Lomagna: grande festa per i 55 anni del gruppo Alpini
Si sono conclusi domenica 29 ottobre a Lomagna i festeggiamenti per i 55 anni della sezione locale degli Alpini, iniziati lo scorso venerdì con l’apertura della mostra fotografica della sezione di Lecco.
La mattina di domenica, le Penne Nere del gruppo, partendo dalla baita di via Pellico, hanno sfilato per il centro del paese accompagnate dalla Fanfara Alpina di Asso, dal presidente del gruppo Loris Pirovano, dal presidente provinciale Emiliano Invernizzi, dall’ex presidente Marco Magni e dalla sindaca Cristina Citterio, con in corteo tanti cittadini.
Attraversato il cuore del paese, gli Alpini sono giunti alla chiesa parrocchiale, dove don Andrea Restelli ha celebrato la santa Messa. Rinnovando un saluto a tutte le Penne Nere, il parroco ha voluto condividere una riflessione durante l’omelia. “Il 25 ottobre ricorre la memoria di don Carlo Gnocchi, che è stato cappellano degli Alpini e ha vissuto la Prima Guerra Mondiale. Lui diceva che c’è soltanto un modo per spiegare l’errore e il male, la teoria del piano inclinato. È un’immagine forte e significativa che ci aiuta a comprendere come il nostro modo di agire e pensare deve andare in un’altra direzione” ha detto, spiegando che se anche l’esperienza di essere Alpini è un modo per capire ciò che è bene e ciò che va scartato nella vita, allora è bene continuare a mantenere viva la memoria dei gruppi di Penne Nere, per conservarne i valori.
La santa Messa è stata accompagnata dal coro Stelutis di Brivio, che ha deliziato i fedeli con canti tradizionali. Al termine dell’eucarestia è stata recitata la preghiera dell’Alpino.
Nonostante la pioggia, fuori dalla chiesa gli Alpini, la Fanfara, i rappresentanti delle associazioni Aido, Avis e Protezione Civile e le autorità presenti si sono rimessi in fila e, scortati dalla Polizia Locale, sono giunti di fronte al monumento ai caduti, dove è stata deposta una corona d’alloro per onorare tutti coloro che sono andati avanti. Dicendosi fiero e orgoglioso di essere presente a una celebrazione così importante, il presidente del gruppo locale Loris Pirovano ha detto: “Se siamo qui oggi è grazie ai nostri vecchi, che un giorno di 55 anni fa hanno acceso quella scintilla che ha dato origine al nostro gruppo, portandolo a diventare una fiamma nella nostra comunità. In questi anni ha portato avanti valori con umiltà, contribuendo con donazioni al rinnovo di alcune strutture importanti per la comunità, come l’oratorio, partecipando operativamente a eventi organizzati dalle varie associazioni e collaborando con l’amministrazione comunale in situazioni di emergenza”. Il presidente ha ringraziato poi Giampiero Comi, appartenente al gruppo e all’associazione ANA da 30 anni, per il suo impegno e la disponibilità durante la pandemia. “La forza di questo gruppo è data dai consiglieri, dagli Alpini e dagli amici che indipendentemente dagli impegni lavorano in sinergia per raggiungere gli obbiettivi prefissati con volontà e molta umiltà”.
Presenti alla manifestazione anche alcuni Alpini della sezione di Alessandria, in particolare del gruppo di di Quattordio, che con quello di Lomagna mantiene un rapporto da anni. L’ha ricordato infatti il capogruppo Mario Venezia: “Ci fu una grande commozione di noi Alpini a Quattordio quando nel 1995 arrivò una telefonata degli Alpini di Lomagna che ci chiedevano di poter venire a donare dei denari a seguito dell’alluvione che c’era stata. Da quel gesto schietto, sincero e non richiesto, nacque immediatamente una sintonia che si ritrova pienamente nei valori che ha citato il capogruppo Pirovano”.
Anche la sindaca Cristina Citterio ha rivolto un saluto e un augurio al gruppo per l’importante traguardo dei 55 anni. “Buon compleanno. Sembra un augurio banale, ma c’è tutto l’affetto di casa, della famiglia, della comunità. Celebrare un anniversario significa ripartire dalla nascita e ripartire dall’entusiasmo da cui si è partiti, e rinnovare l’intento”. Ha quindi ringraziato per il prezioso aiuto e la disponibilità di tutte le Penne Nere del gruppo, sempre in prima linea quando c’è bisogno di una mano. “La parola che mi risuona pensando a voi è tenacia. Voi siete tenaci, non vi arrendete. Portate i vostri valori ovunque e andate verso la vetta sempre insieme. Anche io non mi sento mai sola sapendovi a fianco”.
Un augurio, prima di fare ritorno alla baita di via Pellico, è giunto anche dal presidente provinciale Emiliano Invernizzi, che si è complimentato per il traguardo raggiunto e ha lanciato un appello: “Dobbiamo dare valore e giusto significato alle nostre tradizioni e consuetudini. Entrate nelle scuole, nell’oratorio, in parrocchia. Questo vuol dire essere Alpini, dobbiamo condividere i nostri principi”.
La mattina di domenica, le Penne Nere del gruppo, partendo dalla baita di via Pellico, hanno sfilato per il centro del paese accompagnate dalla Fanfara Alpina di Asso, dal presidente del gruppo Loris Pirovano, dal presidente provinciale Emiliano Invernizzi, dall’ex presidente Marco Magni e dalla sindaca Cristina Citterio, con in corteo tanti cittadini.
Attraversato il cuore del paese, gli Alpini sono giunti alla chiesa parrocchiale, dove don Andrea Restelli ha celebrato la santa Messa. Rinnovando un saluto a tutte le Penne Nere, il parroco ha voluto condividere una riflessione durante l’omelia. “Il 25 ottobre ricorre la memoria di don Carlo Gnocchi, che è stato cappellano degli Alpini e ha vissuto la Prima Guerra Mondiale. Lui diceva che c’è soltanto un modo per spiegare l’errore e il male, la teoria del piano inclinato. È un’immagine forte e significativa che ci aiuta a comprendere come il nostro modo di agire e pensare deve andare in un’altra direzione” ha detto, spiegando che se anche l’esperienza di essere Alpini è un modo per capire ciò che è bene e ciò che va scartato nella vita, allora è bene continuare a mantenere viva la memoria dei gruppi di Penne Nere, per conservarne i valori.
La santa Messa è stata accompagnata dal coro Stelutis di Brivio, che ha deliziato i fedeli con canti tradizionali. Al termine dell’eucarestia è stata recitata la preghiera dell’Alpino.
Nonostante la pioggia, fuori dalla chiesa gli Alpini, la Fanfara, i rappresentanti delle associazioni Aido, Avis e Protezione Civile e le autorità presenti si sono rimessi in fila e, scortati dalla Polizia Locale, sono giunti di fronte al monumento ai caduti, dove è stata deposta una corona d’alloro per onorare tutti coloro che sono andati avanti. Dicendosi fiero e orgoglioso di essere presente a una celebrazione così importante, il presidente del gruppo locale Loris Pirovano ha detto: “Se siamo qui oggi è grazie ai nostri vecchi, che un giorno di 55 anni fa hanno acceso quella scintilla che ha dato origine al nostro gruppo, portandolo a diventare una fiamma nella nostra comunità. In questi anni ha portato avanti valori con umiltà, contribuendo con donazioni al rinnovo di alcune strutture importanti per la comunità, come l’oratorio, partecipando operativamente a eventi organizzati dalle varie associazioni e collaborando con l’amministrazione comunale in situazioni di emergenza”. Il presidente ha ringraziato poi Giampiero Comi, appartenente al gruppo e all’associazione ANA da 30 anni, per il suo impegno e la disponibilità durante la pandemia. “La forza di questo gruppo è data dai consiglieri, dagli Alpini e dagli amici che indipendentemente dagli impegni lavorano in sinergia per raggiungere gli obbiettivi prefissati con volontà e molta umiltà”.
Presenti alla manifestazione anche alcuni Alpini della sezione di Alessandria, in particolare del gruppo di di Quattordio, che con quello di Lomagna mantiene un rapporto da anni. L’ha ricordato infatti il capogruppo Mario Venezia: “Ci fu una grande commozione di noi Alpini a Quattordio quando nel 1995 arrivò una telefonata degli Alpini di Lomagna che ci chiedevano di poter venire a donare dei denari a seguito dell’alluvione che c’era stata. Da quel gesto schietto, sincero e non richiesto, nacque immediatamente una sintonia che si ritrova pienamente nei valori che ha citato il capogruppo Pirovano”.
Anche la sindaca Cristina Citterio ha rivolto un saluto e un augurio al gruppo per l’importante traguardo dei 55 anni. “Buon compleanno. Sembra un augurio banale, ma c’è tutto l’affetto di casa, della famiglia, della comunità. Celebrare un anniversario significa ripartire dalla nascita e ripartire dall’entusiasmo da cui si è partiti, e rinnovare l’intento”. Ha quindi ringraziato per il prezioso aiuto e la disponibilità di tutte le Penne Nere del gruppo, sempre in prima linea quando c’è bisogno di una mano. “La parola che mi risuona pensando a voi è tenacia. Voi siete tenaci, non vi arrendete. Portate i vostri valori ovunque e andate verso la vetta sempre insieme. Anche io non mi sento mai sola sapendovi a fianco”.
Un augurio, prima di fare ritorno alla baita di via Pellico, è giunto anche dal presidente provinciale Emiliano Invernizzi, che si è complimentato per il traguardo raggiunto e ha lanciato un appello: “Dobbiamo dare valore e giusto significato alle nostre tradizioni e consuetudini. Entrate nelle scuole, nell’oratorio, in parrocchia. Questo vuol dire essere Alpini, dobbiamo condividere i nostri principi”.
E.Ma.