Olgiate: in consiglio passa la mozione di Cogliati. “Qualora ci fosse, voteremo anche quella condivisa da tutti quanti”
Il consiglio comunale di Olgiate Molgora non è stato in grado di approvare all’unanimità nessuna delle due mozioni in difesa del Mandic presenti al momento. Nella serata di venerdì 27 ottobre, di fronte ai due testi, maggioranza e opposizione hanno discusso a lungo, c’è stato un ampio confronto, si è sfiorato il ritiro di entrambi i documenti in attesa che ne venga steso uno condiviso da tutti i sindaci del Casatese e del Meratese, ma alla fine si è arrivati ad approvare la mozione presentata dal capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati – con 9 voti a favore e 3 contro – e a bocciare quella attraverso cui la minoranza chiedeva di approvare la mozione stesa da un tavolo di lavoro che ha visto coinvolte diverse figure del territorio – con 3 voti a favore e 9 a contro.
Ma andiamo con ordine. La mozione di Cogliati e quella di “Olgiate Cambia Passo” erano rispettivamente al penultimo e all’ultimo punto all’ordine del giorno. Prima di dare la parola al capogruppo per leggere il testo, il sindaco Giovanni Battista Bernocco ha voluto riportare la sua versione di come si sono svolti gli eventi nell’ultima settimana. “La nostra mozione nasce da un articolo della minoranza in cui siamo stati invitati a prendere una posizione chiara e netta sul tema dell’ospedale” ha detto, citando lo scritto che Stefano Golfari ha mandato al nostro giornale. “Il capogruppo Cogliati e l’assessore Maggioni hanno portato avanti la mozione, ma poi da lì è successo di tutto. La verità è che noi sindaci ci siamo lasciati dalla riunione con i consiglieri regionali senza nessun documento scritto. Lo scorso martedì sono andato all’apertura dell’Anci a Genova e sul pullman con gli altri sindaci è saltato fuori un pienone, in cui mi è stato fatto presente che io avrei portato la mozione in consiglio, ma che avrei dovuto aspettare, dato che da un’altra riunione a cui Olgiate non era invitato, ma neanche tantissimi altri sindaci di qualsiasi estrazione politica, stava nascendo una mozione da condividere a livello unitario” ha detto, ribadendo che la mozione di Cogliati era strettamente legata al consiglio di Olgiate per rispondere alla minoranza.
Il capogruppo Cogliati, prima di leggere il testo da lui presentato attraverso cui si chiede di conferire al sindaco la rappresentanza degli interessi dei cittadini nelle sedi istituzionali per valorizzare e tutelare l’Ospedale, ha ribadito che il testo è stato scritto di suo pugno, che lui non ha nessuno a cui deve rendere conto, che rigetta la politica partitica e che nessuno può imporgli di mettere la firma su un documento. “Sono amareggiato da alcune dichiarazioni uscite su determinati giornali. Il nostro scopo era semplicemente quello di unire il consiglio di Olgiate e dare una forte dimostrazione. Il documento aveva l’obiettivo di essere solo un punto di partenza per tutti, uno spunto per trovarci allo stesso tavolo e dire «Siamo tutti favorevoli, a prescindere dalle rispettive posizioni politiche, a portare avanti la causa del Mandic»”.
Data lettura del testo, è intervenuto il capogruppo di minoranza Stefano Golfari, che, anche ponendo di credere a tutto ciò che è stato premesso dal sindaco e dal consigliere, ha puntualizzato un fatto: “Se volevate portare avanti un’iniziativa per il consiglio, ci potevate coinvolgere. Se volete la nostra firma su quel documento, ce lo dovevate far sapere”. Quindi, leggendo il comunicato stampa del presidente della Conferenza dei Sindaci del Meratese a seguito della riunione del 26 ottobre, ha continuato: “La vostra azione ha già spaccato il fronte comune che si sta cercando di mettere insieme. Inoltre la vostra proposta è negativa perché è rimasta un passo indietro rispetto a quello che intanto andava avanti, e perché ha dato l’occasione a coloro che vogliono frenare l’iniziativa dei sindaci, del territorio e dei cittadini per farlo. La vostra mozione, essendo nata qui, incarica il sindaco di Olgiate, che da solo non può fare nulla. L’obbiettivo invece è formare una massa critica perché tra novembre e dicembre verrà sostituito il Direttore Generale della Asst e quello nuovo dovrà trovarsi davanti l’immagine di una forza d’urto compatta” ha detto, commentando poi – testo alla mano – tutto ciò che non concordava del testo di Cogliati, per poi definirlo “troppo generico”.
Pur ammettendo di non aver pensato di coinvolgere la minoranza nella stesura del testo, Cogliati è rimasto fermo sul fatto che nella mozione realizzata dal tavolo di lavoro composto da alcuni sindaci e cittadini ci sarebbe poco di trasversale. “È condivisa da ben pochi sindaci”. “Da 4 su 24” ha fatto eco l’assessore Maurizio Maggioni, che ha poi preso parola avanzando una considerazione: “Ieri c’è stata un’assemblea, abbastanza accesa a tratti. Quando il presidente della Conferenza è in una fotografia dove viene presentato un testo che qualcuno utilizza dicendo che è condiviso dall’Assemblea dei sindaci del Meratese e Casatese, capisci che molti primi cittadini, non solo del centrodestra, si sono un po’ risentiti di questa cosa. Nonostante questo, ci è stato chiesto se potevamo lasciare la nostra mozione e noi l’abbiamo fatto. È solo lì che siamo riusciti a ricostruire e a formare un gruppo di lavoro concreto (di cui fa parte, insieme ad altri sette sindaci, anche Maggioni ndr). Io dico che presentare una mozione come unitaria quando non lo è, è molto grave, perché si è delegittimato in modo pauroso i due presidenti delle conferenze”.
Terminato il giro di dichiarazioni, è stato il vicesindaco Matteo Fratangeli a far vertere la discussione verso una risoluzione della faccenda. Premettendo infatti che le mozioni si somigliano e ricordando che già in sede di capigruppo c’è stato un confronto tra Cogliati e Golfari, Fratangeli ha proposto di trovare un accordo. “Se fatichiamo tra noi, come si fa a trovare un accordo a livello sovracomunale? Questo consiglio può essere la sede per trovare una soluzione. Volete proporre degli emendamenti alla nostra mozione? Facciamolo e votiamola. Essere d’accordo tra noi può essere un segnale positivo”.
Il tentativo di Fratangeli però è stato soppiantato dalla dichiarazione del consigliere Pierantonio Galbusera, che ha detto di non trovare molte similitudini tra le due mozioni e si è lasciato andare a una serie di considerazioni sul testo di Cogliati.
Intervenuto quindi anche Cogliati stesso, che ha ripercorso i tentativi di trattazione tra lui e Golfari, avvenuti la sera prima e il pomeriggio stesso attraverso una telefonata durante la quale sarebbe stato proposto (da Golfari) di ritirare entrambe le mozioni e di approvare solo quella redatta dal tavolo di lavoro.
Golfari ha confermato quanto detto e ha ribadito la proposta. A questo punto l’assessore Maurizio Maggioni ha controproposto di ritirare entrambe le mozioni e di attendere che le conferenze dei sindaci ne stendano una davvero condivisa da tutti. È scaturito caos in sala consiliare, sfociato in Cogliati che ha chiesto di mettere a verbale la proposta di Maggioni e Golfari che ha chiesto di mettere a verbale la proposta di ritirare entrambe le mozione, ma di votare il testo prodotto dal tavolo di lavoro. Vista l’inconciliabilità delle proposte, si è proceduto mettendo ai voti la mozione di Cogliati, che è stata approvata dalla maggioranza. Contrari i 3 consigli di minoranza.
Quindi si è passati alla mozione della minoranza. Terminata la lettura da parte di Golfari, Cogliati ha fatto una dichiarazione di voto: “Il gruppo di maggioranza non voterà favorevolmente, non perché la mozione non sia condivisa negli intenti, ma perché tale mozione era apertamente descritta come condivisa da tutti gli amministratori del Casatese e Meratese, circostanza che non corrisponde alla realtà. Il gruppo si impegna, qualora dovesse essere approvato dalla Conferenza dei Sindaci un testo condiviso di votarlo senza alcun tipo di riserva”.
Anche Golfari ha fatto una dichiarazione di voto: “Votiamo a favore. Qualora ci fosse una mozione che contiene questi contenuti e viene condivisa da più sindaci di quelli che oggi condividono questa, noi la voteremo”. Messa ai voti, la mozione ha visto il favore dei tre consiglieri della minoranza e la contrarietà dei nove di maggioranza.
Ma andiamo con ordine. La mozione di Cogliati e quella di “Olgiate Cambia Passo” erano rispettivamente al penultimo e all’ultimo punto all’ordine del giorno. Prima di dare la parola al capogruppo per leggere il testo, il sindaco Giovanni Battista Bernocco ha voluto riportare la sua versione di come si sono svolti gli eventi nell’ultima settimana. “La nostra mozione nasce da un articolo della minoranza in cui siamo stati invitati a prendere una posizione chiara e netta sul tema dell’ospedale” ha detto, citando lo scritto che Stefano Golfari ha mandato al nostro giornale. “Il capogruppo Cogliati e l’assessore Maggioni hanno portato avanti la mozione, ma poi da lì è successo di tutto. La verità è che noi sindaci ci siamo lasciati dalla riunione con i consiglieri regionali senza nessun documento scritto. Lo scorso martedì sono andato all’apertura dell’Anci a Genova e sul pullman con gli altri sindaci è saltato fuori un pienone, in cui mi è stato fatto presente che io avrei portato la mozione in consiglio, ma che avrei dovuto aspettare, dato che da un’altra riunione a cui Olgiate non era invitato, ma neanche tantissimi altri sindaci di qualsiasi estrazione politica, stava nascendo una mozione da condividere a livello unitario” ha detto, ribadendo che la mozione di Cogliati era strettamente legata al consiglio di Olgiate per rispondere alla minoranza.
Il capogruppo Cogliati, prima di leggere il testo da lui presentato attraverso cui si chiede di conferire al sindaco la rappresentanza degli interessi dei cittadini nelle sedi istituzionali per valorizzare e tutelare l’Ospedale, ha ribadito che il testo è stato scritto di suo pugno, che lui non ha nessuno a cui deve rendere conto, che rigetta la politica partitica e che nessuno può imporgli di mettere la firma su un documento. “Sono amareggiato da alcune dichiarazioni uscite su determinati giornali. Il nostro scopo era semplicemente quello di unire il consiglio di Olgiate e dare una forte dimostrazione. Il documento aveva l’obiettivo di essere solo un punto di partenza per tutti, uno spunto per trovarci allo stesso tavolo e dire «Siamo tutti favorevoli, a prescindere dalle rispettive posizioni politiche, a portare avanti la causa del Mandic»”.
Data lettura del testo, è intervenuto il capogruppo di minoranza Stefano Golfari, che, anche ponendo di credere a tutto ciò che è stato premesso dal sindaco e dal consigliere, ha puntualizzato un fatto: “Se volevate portare avanti un’iniziativa per il consiglio, ci potevate coinvolgere. Se volete la nostra firma su quel documento, ce lo dovevate far sapere”. Quindi, leggendo il comunicato stampa del presidente della Conferenza dei Sindaci del Meratese a seguito della riunione del 26 ottobre, ha continuato: “La vostra azione ha già spaccato il fronte comune che si sta cercando di mettere insieme. Inoltre la vostra proposta è negativa perché è rimasta un passo indietro rispetto a quello che intanto andava avanti, e perché ha dato l’occasione a coloro che vogliono frenare l’iniziativa dei sindaci, del territorio e dei cittadini per farlo. La vostra mozione, essendo nata qui, incarica il sindaco di Olgiate, che da solo non può fare nulla. L’obbiettivo invece è formare una massa critica perché tra novembre e dicembre verrà sostituito il Direttore Generale della Asst e quello nuovo dovrà trovarsi davanti l’immagine di una forza d’urto compatta” ha detto, commentando poi – testo alla mano – tutto ciò che non concordava del testo di Cogliati, per poi definirlo “troppo generico”.
Pur ammettendo di non aver pensato di coinvolgere la minoranza nella stesura del testo, Cogliati è rimasto fermo sul fatto che nella mozione realizzata dal tavolo di lavoro composto da alcuni sindaci e cittadini ci sarebbe poco di trasversale. “È condivisa da ben pochi sindaci”. “Da 4 su 24” ha fatto eco l’assessore Maurizio Maggioni, che ha poi preso parola avanzando una considerazione: “Ieri c’è stata un’assemblea, abbastanza accesa a tratti. Quando il presidente della Conferenza è in una fotografia dove viene presentato un testo che qualcuno utilizza dicendo che è condiviso dall’Assemblea dei sindaci del Meratese e Casatese, capisci che molti primi cittadini, non solo del centrodestra, si sono un po’ risentiti di questa cosa. Nonostante questo, ci è stato chiesto se potevamo lasciare la nostra mozione e noi l’abbiamo fatto. È solo lì che siamo riusciti a ricostruire e a formare un gruppo di lavoro concreto (di cui fa parte, insieme ad altri sette sindaci, anche Maggioni ndr). Io dico che presentare una mozione come unitaria quando non lo è, è molto grave, perché si è delegittimato in modo pauroso i due presidenti delle conferenze”.
Terminato il giro di dichiarazioni, è stato il vicesindaco Matteo Fratangeli a far vertere la discussione verso una risoluzione della faccenda. Premettendo infatti che le mozioni si somigliano e ricordando che già in sede di capigruppo c’è stato un confronto tra Cogliati e Golfari, Fratangeli ha proposto di trovare un accordo. “Se fatichiamo tra noi, come si fa a trovare un accordo a livello sovracomunale? Questo consiglio può essere la sede per trovare una soluzione. Volete proporre degli emendamenti alla nostra mozione? Facciamolo e votiamola. Essere d’accordo tra noi può essere un segnale positivo”.
Il tentativo di Fratangeli però è stato soppiantato dalla dichiarazione del consigliere Pierantonio Galbusera, che ha detto di non trovare molte similitudini tra le due mozioni e si è lasciato andare a una serie di considerazioni sul testo di Cogliati.
Intervenuto quindi anche Cogliati stesso, che ha ripercorso i tentativi di trattazione tra lui e Golfari, avvenuti la sera prima e il pomeriggio stesso attraverso una telefonata durante la quale sarebbe stato proposto (da Golfari) di ritirare entrambe le mozioni e di approvare solo quella redatta dal tavolo di lavoro.
Golfari ha confermato quanto detto e ha ribadito la proposta. A questo punto l’assessore Maurizio Maggioni ha controproposto di ritirare entrambe le mozioni e di attendere che le conferenze dei sindaci ne stendano una davvero condivisa da tutti. È scaturito caos in sala consiliare, sfociato in Cogliati che ha chiesto di mettere a verbale la proposta di Maggioni e Golfari che ha chiesto di mettere a verbale la proposta di ritirare entrambe le mozione, ma di votare il testo prodotto dal tavolo di lavoro. Vista l’inconciliabilità delle proposte, si è proceduto mettendo ai voti la mozione di Cogliati, che è stata approvata dalla maggioranza. Contrari i 3 consigli di minoranza.
Quindi si è passati alla mozione della minoranza. Terminata la lettura da parte di Golfari, Cogliati ha fatto una dichiarazione di voto: “Il gruppo di maggioranza non voterà favorevolmente, non perché la mozione non sia condivisa negli intenti, ma perché tale mozione era apertamente descritta come condivisa da tutti gli amministratori del Casatese e Meratese, circostanza che non corrisponde alla realtà. Il gruppo si impegna, qualora dovesse essere approvato dalla Conferenza dei Sindaci un testo condiviso di votarlo senza alcun tipo di riserva”.
Anche Golfari ha fatto una dichiarazione di voto: “Votiamo a favore. Qualora ci fosse una mozione che contiene questi contenuti e viene condivisa da più sindaci di quelli che oggi condividono questa, noi la voteremo”. Messa ai voti, la mozione ha visto il favore dei tre consiglieri della minoranza e la contrarietà dei nove di maggioranza.
E.Ma.
FILO DI NOTA
Sono sempre i fatti a incaricarsi di indicare lo spergiuro. E i fatti confermano che Olgiate ha agito da ariete, da cuneo al solo scopo di incrinare il tentativo di unire tutto il distretto attorno ad un’unica mozione per ridare slancio al San Leopoldo Mandic. Mozione da fare approvare nei Consigli comunai e poi da sottoporre alla Direzione strategica che verrà.
Il testo di Olgiate è aria fritta, scritto da chi non ha preso alcuna informazione all’interno del presidio e che nulla conosce delle relative dinamiche. Il solito polpettone di cui l’avvocato Cogliati – di cui possiamo presumere l’ampia conoscenza storica dell’ospedale – ha rivendicato la paternità.
Non servirà a nulla, alla regione darà meno fastidio di una piuma. Intanto però il cuneo è stato inserito. E ha del buon tempo l’assessore Maggioni a dire che il testo è condiviso da 4 amministrazioni su 24. Anche qui saranno i fatti a confermare o smentire tale avventatezza.
Casatenovo ha iscritto all'ordine del giorno la mozione firmata da tutti i capigruppo. Vedremo Merate come agirà.
Peccato però: la vicenda Retesalute ci aveva convinto che Olgiate avesse un’Amministrazione competente e indipendente. E forse in quel settore è vero. Ma sull’ospedale di Merate ha dimostrato di non possedere né l’uno né l’altro requisito.
Con pochi emendamenti, come opportunamente ha proposto Stefano Golfari, la mozione poteva essere approvata. E poi riversata sul documento che in settimana i sindaci tenteranno di scrivere.
La bocciatura secca corrisponde a un a stroncatura tecnica e politica. Più che confermato il Signorsì.C.B.