Finalmente un'iniziativa unanime per il Mandic
Buongiorno Direttore,
non è merito del repentino lavaggio del clima meteorologico se, questa mattina respiriamo a pieni polmoni un'aria nuova: è merito Suo e del Suo editoriale. Noi meratesi e non, che quotidianamente leggiamo MOL e i Suoi interventi sempre così puntuali ed attenti nello scandagliare con analisi approfondite i temi del nostro territorio, sappiamo con quanta passione, abnegazione, amore, dedica la Sua vita di giornalista a combattere sempre in prima fila. La situazione del Mandic è stata però quella che più ha coinvolto il nostro cuore, la nostra anima. Il solo pensiero che potesse non avere più un futuro ha toccato le corde più intime di noi vecchi cittadini, fortemente radicati nella nostra Merate e al suo Ospedale, alla storia della sua fondazione, a chi ha continuato con il tempo a renderlo ciò che è stato e a tutto ciò che ha rappresentato nella nostra vita per anni. Lei si è battuto allo stremo e ha sofferto con noi -SEMPRE- , per questo le saremo eternamente riconoscenti. Da oggi come Lei ben dice, si volta pagina. Gli uomini e le donne di buona volontà esistono, lasciamoli lavorare finalmente, unicamente per il bene di tutti - senza appartenenze politiche - Come giustamente ha rimarcato il primo cittadino di Imbersago Fabio Vergani: "I SINDACI SONO I GARANTI DELLA SALUTE PUBBLICA, NON POSSONO SOTTRARSI A QUESTO LORO DOVERE" Con questa frase degna di lode apriamo una parentesi, l'ultima. Tutta la vergogna possibile possa scendere sulla persona del nostro primo cittadino per aver permesso tutto lo scempio di strutture e fughe di competenze altamente preziose dal nostro Mandic e di aver assistito immobile a tutto questo, nonostante avesse da inizio mandato la delega dello stesso. La nostra vergogna per averlo votato resterà, in parte ci sentiamo responsabili per quanto accaduto in questi anni. Le prossime elezioni si avvicinano a grandi passi, abbiamo la memoria lunga e sicuramente non rifaremo gli errori passati. Da oggi, per dimenticare, saremo vicini a chi con rinnovata energia e tanta volontà, restituirà la dignità ad un presidio ospedaliero che merita tutte le attenzioni possibili. A tutti un buon lavoro e un sentito Grazie. A Lei Direttore una cordiale stretta di mano con rinnovata stima.
non è merito del repentino lavaggio del clima meteorologico se, questa mattina respiriamo a pieni polmoni un'aria nuova: è merito Suo e del Suo editoriale. Noi meratesi e non, che quotidianamente leggiamo MOL e i Suoi interventi sempre così puntuali ed attenti nello scandagliare con analisi approfondite i temi del nostro territorio, sappiamo con quanta passione, abnegazione, amore, dedica la Sua vita di giornalista a combattere sempre in prima fila. La situazione del Mandic è stata però quella che più ha coinvolto il nostro cuore, la nostra anima. Il solo pensiero che potesse non avere più un futuro ha toccato le corde più intime di noi vecchi cittadini, fortemente radicati nella nostra Merate e al suo Ospedale, alla storia della sua fondazione, a chi ha continuato con il tempo a renderlo ciò che è stato e a tutto ciò che ha rappresentato nella nostra vita per anni. Lei si è battuto allo stremo e ha sofferto con noi -SEMPRE- , per questo le saremo eternamente riconoscenti. Da oggi come Lei ben dice, si volta pagina. Gli uomini e le donne di buona volontà esistono, lasciamoli lavorare finalmente, unicamente per il bene di tutti - senza appartenenze politiche - Come giustamente ha rimarcato il primo cittadino di Imbersago Fabio Vergani: "I SINDACI SONO I GARANTI DELLA SALUTE PUBBLICA, NON POSSONO SOTTRARSI A QUESTO LORO DOVERE" Con questa frase degna di lode apriamo una parentesi, l'ultima. Tutta la vergogna possibile possa scendere sulla persona del nostro primo cittadino per aver permesso tutto lo scempio di strutture e fughe di competenze altamente preziose dal nostro Mandic e di aver assistito immobile a tutto questo, nonostante avesse da inizio mandato la delega dello stesso. La nostra vergogna per averlo votato resterà, in parte ci sentiamo responsabili per quanto accaduto in questi anni. Le prossime elezioni si avvicinano a grandi passi, abbiamo la memoria lunga e sicuramente non rifaremo gli errori passati. Da oggi, per dimenticare, saremo vicini a chi con rinnovata energia e tanta volontà, restituirà la dignità ad un presidio ospedaliero che merita tutte le attenzioni possibili. A tutti un buon lavoro e un sentito Grazie. A Lei Direttore una cordiale stretta di mano con rinnovata stima.
Due appagati cittadini meratesi