Merate: in votazione l'adozione del piano di governo del territorio. Minoranza contraria allo sfregio su villa Baslini

Nella serata di lunedì 23 ottobre il consiglio comunale di Merate ha adottato il Piano di Governo del Territorio, strumento urbanistico che risale a 10 anni fa, con una serie di varianti nel mezzo, e che, a detta del vicesindaco e assessore alla partita Giuseppe Procopio, si è caratterizzato per un'impronta green, volta alla riqualificazione e al recupero soprattutto dei centri storici, al non consumo di suolo e a una valorizzazione di qualità all'esistente.
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Se il piano redatto dello studio dell'architetto Silvano Molinetti ha trovato l'apprezzamento di tutta l'aula, non così il voto politico con Cambia Merate che si è mostrata assolutamente contrariata dall'intervento autorizzato su Villa Baslini.

Dubbi e perplessità che in parte erano già stati espressi nel corso della commissione urbanistica e che in consiglio si sono invece palesati con forza, specialmente con l'intervento del consigliere Roberto Perego che ha attaccato direttamente l'assessore Procopio per la scelta.

Nei piani dell'amministrazione, infatti, c'è la concessione di trasformare l'immobile accanto alla chiesa, dove per anni nel cortile in fregio alla strada ha troneggiato una imponente gru, in una struttura ricettiva di pregio, utilizzando parte del parco retrostante.
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Il gruppo di minoranza. In piedi il capogruppo Aldo Castelli

Una scelta che da subito è stata contestata dall'opposizione. Procopio ha ribadito quanto aveva già detto “Oggi ho due scelte: o nego tutto o opto per qualcosa di qualità nel settore alberghiero o della ristorazione. E allora perchè no?”.

La motivazione del perchè no, l'ha fornita Perego. “Se venisse approvata, quella di via Baslini sarebbe uno sfregio. Con il suo parco è una villa monumentale: 4mila metri cubi lì non si possono vedere. Abbiamo approvato il piano di recupero di una villa storica in via Garibaldi, nelle scorse settimane, non siamo a disconoscere scelte che siano ragionevoli. Ma 4mila metri cubi in un parco monumentale non si possono accettare. È un piano ben fatto ma che, dal punto di vista politico, tradisce le promesse elettorali del gruppo di maggioranza sul consumo di suolo zero”.
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L'architetto Silvano Molinetti

Il capogruppo Aldo Castelli si è detto preoccupato e perplesso su come quel comparto possa essere gestito una volta realizzata una struttura ricettiva visto che, tra l'altro, già esiste sulla carta in città uno spazio per tale possibilità di servizio (mai sfruttata, a sud di villa Subaglio). “Si è partiti da 8 villette, ora siamo a un ricettivo di 4mila metri cubi su due piani. Mi chiedo come saranno gli accessi da via Baslini visto che non si può allargare per clienti, inservienti, fornitori, manutentori. E poi i parcheggi che in zona già non ci sono”. 

Apprezzando nel complesso il lavoro, Castelli si è detto dispiaciuto per la mancanza di un piano della mobilità sostenibile e di uno i del verde con una mappatura puntuale e analitica di tutto l'esistente. Stesso pensiero per Patrizia Riva che si sarebbe aspettata qualche soluzione in vista di una popolazione che invecchia, ha pochi nati, eccc...
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Il sindaco Massimo Panzeri

Prodotto in scala 1:5000, buona parte del piano ha ancora un corrispettivo cartaceo, come dimostrano i faldoni. Molinetti e la sua squadra hanno battuto la città palmo a palmo, redigendo una scheda con foto per gli edifici interessati da possibili interventi.

5100 le unità abitative primarie, 2700 quelle secondarie. 3 i livelli in cui la città è ripartita: paesaggistico (fascia a nord), residenziale (fascia centrale), produttivo (fascia a sud).

La città dovrà attuare il cosiddetto bilancio ecologico: quello che si consuma lo si restituisce in agricolo.
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Il vicesindaco e assessore all'urbanistica Giuseppe Procpio durante il suo intervento (rigorosamente in piedi come tutti gli altri colleghi)

Attualmente la popolazione è ferma e non si ravvisano particolari necessità edificatorie residenziali. Delle 72 osservazioni con un totale di 78mila metri quadrati edificativi richiesti, ne saranno accolti solamente 5mila.

13 gli ambi di rigenerazione urbana individuati che vanno a recuperare gli elementi dismessi.

Invariati gli indici fondiari.

Citato, oltre a Villa Baslini, il caso della Laurora, dove è stata rigettata l'istanza di un commerciale vista la presenza di un'arteria già sufficientemente, a favore di un residenziale.
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Poi ancora la Beton Villa, con i suoi 60mila mq che però è di difficile destinazione (si era anche pensato a un trasferimento dell'intero comparto scolastico ma al momento la situazione è troppo incerta). È previsto un piccolo ampliamento per il canile.

Al 31 dicembre la popolazione era di 14897. Riempire tutti i lotti liberi così come rigenerare tutto il possibile porterebbe ad arrivare a quota 16mila abitanti.

Portato in votazione il punto ha visto la compattezza del gruppo di maggioranza (uscita prima del termine Greta Ghezzi) con 11 a favore, contrari i 5 della minoranza.
S.V.
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