Carlo, un'enciclopedia
Ricordo i primi incontri un po' "timidi" e molto riservati all'Airoldi e Muzzi.
Già ci conoscevamo, ma Carlo mi dava del lei e dovetti insistere parecchio per ottenere la giusta confidenza.
"Carlo, gli dicevo, siamo colleghi, non possiamo comportarci come Fantozzi e Filini".
Poi il rapporto divenne più intenso.
Si discorreva di tutto, senza limiti.
Carlo era un'enciclopedia ed era piacevole ascoltare le sue esperienze.
Carlo non giudicava.
Di fronte alle debolezze di questo mondo si poneva in atteggiamento di indulgenza, comprensione.
Sorretto da una Fede esemplare amava affidarsi alla Provvidenza.
Quando una persona muore lascia dietro sé un vuoto, un senso di smarrimento.
Passano nella mente le immagini dei momenti vissuti insieme e con maggior insistenza le più recenti, quando la malattia è diventata invalidante fino ad annullare la coscienza.
Le polemiche, le cattiverie, le dispute per soddisfare ingordigie non mi interessano.
Il mio ruolo si chiude.
Ei fu ...e così sia.
Ciao grande Uomo!
Già ci conoscevamo, ma Carlo mi dava del lei e dovetti insistere parecchio per ottenere la giusta confidenza.
"Carlo, gli dicevo, siamo colleghi, non possiamo comportarci come Fantozzi e Filini".
Poi il rapporto divenne più intenso.
Si discorreva di tutto, senza limiti.
Carlo era un'enciclopedia ed era piacevole ascoltare le sue esperienze.
Carlo non giudicava.
Di fronte alle debolezze di questo mondo si poneva in atteggiamento di indulgenza, comprensione.
Sorretto da una Fede esemplare amava affidarsi alla Provvidenza.
Quando una persona muore lascia dietro sé un vuoto, un senso di smarrimento.
Passano nella mente le immagini dei momenti vissuti insieme e con maggior insistenza le più recenti, quando la malattia è diventata invalidante fino ad annullare la coscienza.
Le polemiche, le cattiverie, le dispute per soddisfare ingordigie non mi interessano.
Il mio ruolo si chiude.
Ei fu ...e così sia.
Ciao grande Uomo!
Luigi Gasparini