Airuno: si è spento all'Hospice Il Nespolo Carlo Gilardi, il benefattore 92enne
E' morto Carlo Gilardi. Il 92enne, benefattore e filantropo, si è spento questa mattina poco dopo le 8 all'Hospice Il Nespolo di Airuno dove era ricoverato da qualche settimana a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Una figura di spicco per la comunità: ex insegnante, nel 1972 era stato tra i fondatori della Pro Loco e nel 1960 anche consigliere comunale. Diverse le sue donazioni al paese, ma anche a chi aveva bisogno di aiuto; l'anziano non si tirava mai indietro cercando di dare una mano ai più deboli. Una missione di solidarietà verso il prossimo che ha portato avanti per un'intera esistenza.
''Carlo Gilardi amministratore ebbe il lume del politico consapevole con uno sguardo attento sulla realtà del suo tempo e lungimirante per le necessità della comunità futura, in continua evoluzione'' aveva detto di lui il sindaco airunese Alessandro Milani in occasione del recente conferimento della cittadinanza onoraria all'anziano. ''Si informa sull’andamento demografico della popolazione e almeno una sua domanda è sempre rivolta all'amata Airuno'' aveva aggiunto il primo cittadino ricordando l'attaccamento alla comunità che non è mai venuto meno.
Una persona semplice e schiva, finita suo malgrado al centro della cronaca. Con il suo allontamento dalla casa di Airuno ed il trasferimento all'Airoldi e Muzzi, RSA di Lecco - deciso dal giudice tutelare del Tribunale nel confronto con l'amministrazione di sostegno - Gilardi era rimasto coinvolto (sempre a titolo di presunta vittima) in una vicenda giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di una circonvenzione ai suoi danni da parte di una serie di soggetti. Su questo e su altri episodi di cronaca legati alla figura dell'anziano si sono accesi i riflettori dei media, anche nazionali.
Fra poche settimane avrebbe compiuto 93 anni, nelle scorse ore invece Gilardi si è spento nella sua Airuno, seppur presso Il Nespolo, struttura che lo ha accolto in queste ultime delicate fasi di vita.
Una figura di spicco per la comunità: ex insegnante, nel 1972 era stato tra i fondatori della Pro Loco e nel 1960 anche consigliere comunale. Diverse le sue donazioni al paese, ma anche a chi aveva bisogno di aiuto; l'anziano non si tirava mai indietro cercando di dare una mano ai più deboli. Una missione di solidarietà verso il prossimo che ha portato avanti per un'intera esistenza.
''Carlo Gilardi amministratore ebbe il lume del politico consapevole con uno sguardo attento sulla realtà del suo tempo e lungimirante per le necessità della comunità futura, in continua evoluzione'' aveva detto di lui il sindaco airunese Alessandro Milani in occasione del recente conferimento della cittadinanza onoraria all'anziano. ''Si informa sull’andamento demografico della popolazione e almeno una sua domanda è sempre rivolta all'amata Airuno'' aveva aggiunto il primo cittadino ricordando l'attaccamento alla comunità che non è mai venuto meno.
Una persona semplice e schiva, finita suo malgrado al centro della cronaca. Con il suo allontamento dalla casa di Airuno ed il trasferimento all'Airoldi e Muzzi, RSA di Lecco - deciso dal giudice tutelare del Tribunale nel confronto con l'amministrazione di sostegno - Gilardi era rimasto coinvolto (sempre a titolo di presunta vittima) in una vicenda giudiziaria volta ad accertare l'ipotesi di una circonvenzione ai suoi danni da parte di una serie di soggetti. Su questo e su altri episodi di cronaca legati alla figura dell'anziano si sono accesi i riflettori dei media, anche nazionali.
Fra poche settimane avrebbe compiuto 93 anni, nelle scorse ore invece Gilardi si è spento nella sua Airuno, seppur presso Il Nespolo, struttura che lo ha accolto in queste ultime delicate fasi di vita.