Merate: puzza di urina, bagni chiusi, un ascensore rotto, telecamera fuori uso. Benvenuti nei "cessi" di via Cazzaniga
Un olezzo di urina terribile, muri sporchi, scale e gradini scrostati, pareti ricoperte da scritte e impronte di piedi, una telecamera che vigila penzolando da mesi dalla parete.
Benvenuti nei cessi dell'area Cazzaniga.
La situazione è ormai la stessa da anni, con momenti più o meno intensi a seconda delle frequentazioni del silos.
Di certo la vigilanza su questa zona è carente e l'attenzione all'utenza altrettanto.
Dei tre bagni presenti al piano interrato la porta è aperta solo per quello delle donne: uomini e handicappati si ritiene possono utilizzare probabilmente gli spazi esterni. E infatti scale e corridoi puzzano come parole e fotografie non possono rendere l'idea.
Su due ascensori uno solo è in funzione (sopralluogo alla data del 17 ottobre), scarsamente illuminato e con a terra fazzoletti e una sospetta chiazza di liquido.
La tromba di scale che porta al piano terra, con uscita nei pressi dell'area fitness, è malconcia tanto quanto i bagni. Le rampe vanno percorse in apnea, pena il rischio di vomitare.
I listelli dei gradini di cemento sono ormai arrugginiti e si sono staccati, risultando ora un ostacolo pericoloso. Corrimano nemmeno a parlarsene anche avere un contatto risulterebbe rischioso date le condizioni.
Che l'amministrazione possa ben poco di fronte all'inciviltà e all'ignoranza di una fetta di popolazione è evidente, ma forse una maggiore vigilanza con passaggi spot e qualche telecamera in più o la ri-messa in funzione di quella esistente potrebbe fare la differenza. Altrimenti tra servizi aperti in queste condizioni e servizi chiusi, forse è meglio la seconda opzione.
Benvenuti nei cessi dell'area Cazzaniga.
La situazione è ormai la stessa da anni, con momenti più o meno intensi a seconda delle frequentazioni del silos.
Di certo la vigilanza su questa zona è carente e l'attenzione all'utenza altrettanto.
Dei tre bagni presenti al piano interrato la porta è aperta solo per quello delle donne: uomini e handicappati si ritiene possono utilizzare probabilmente gli spazi esterni. E infatti scale e corridoi puzzano come parole e fotografie non possono rendere l'idea.
Su due ascensori uno solo è in funzione (sopralluogo alla data del 17 ottobre), scarsamente illuminato e con a terra fazzoletti e una sospetta chiazza di liquido.
La tromba di scale che porta al piano terra, con uscita nei pressi dell'area fitness, è malconcia tanto quanto i bagni. Le rampe vanno percorse in apnea, pena il rischio di vomitare.
I listelli dei gradini di cemento sono ormai arrugginiti e si sono staccati, risultando ora un ostacolo pericoloso. Corrimano nemmeno a parlarsene anche avere un contatto risulterebbe rischioso date le condizioni.
Che l'amministrazione possa ben poco di fronte all'inciviltà e all'ignoranza di una fetta di popolazione è evidente, ma forse una maggiore vigilanza con passaggi spot e qualche telecamera in più o la ri-messa in funzione di quella esistente potrebbe fare la differenza. Altrimenti tra servizi aperti in queste condizioni e servizi chiusi, forse è meglio la seconda opzione.
S.V.