I giovani di oggi non sono diversi dai giovani di ieri
l nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico. I ragazzi non ascoltano più i loro genitori. La fine del mondo non può essere lontana” “Questa gioventù è guasta fino in fondo al cuore. Non sarà mai come quella di una volta. Quella di oggi non sarà capace di conservare la nostra cultura” “Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro Paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando, perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa” “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, se ne infischia dell’autorità e non ha nessun rispetto per gli anziani. I ragazzi d’oggi sono tiranni. Non si alzano in piedi quando un anziano entra in un ambiente, rispondono male ai loro genitori” “... non hanno né rispetto né stima per i genitori. Ciò che essi vogliono è essere liberi. Il professore ha paura degli allievi, gli allievi insultano i professori; i giovani esigono immediatamente il posto degli anziani; gli anziani, per non apparire retrogradi o dispotici, acconsentono a tale cedimento e, a corona di tutto, in nome della libertà e dell'uguaglianza, si reclama la libertà dei sessi” Ferma restando la condanna per i vandali che hanno danneggiato la nuova palestra del Manzoni mi trovo ancora una volta incuriosito da alcuni commenti qui sul vostro sito, sui social e anche sentiti davanti alle scuole. "Quanti giovani allo sbando" chiosa una vostra lettrice, "ai miei tempi non era così, ci vorrebbe il servizio militare obbligatorio" leggo sui social, "non si è mai vista una cosa simile" sento da qualche mamma davanti alla scuola. Sarà, ma dall'alto dei miei quasi 60 anni non posso fare a meno di ricordare periodi in cui il vandalismo, i danneggiamenti e "lo sbando" erano forse persino più presenti di ora. Penso alla fine degli anni '70 in cui non era raro sentire oltre al vandalismo anche di risse e accoltellamenti vari tra ragazzi. Penso agli anni '80 in cui oltre al solito vandalismo c'era una piaga che si chiamava eroina e chi andava a scuola al di fuori dei nostri paesi si ricorda quanti ragazzi in overdose nei parchi e in metropolitana si vedevano al mattino. Poi basta fare una ricerca negli archivi dei quotidiani locali per vedere che anche gli anni'90 e 2000 non sono stati indenni da vandalismi e sbando. Ogni decennio ha avuto i suoi sbandati. Ipotizzerei anzi che, vedendo le percentuali dei reati che diminuiscono costantemente, i numeri delle società sportive che sono tutt'altro che in crisi rispetto ad altri periodi "mitizzati" e l'attenzione dei ragazzi verso i problemi "globali" (loro manifestano per il loro futuro, noi scioperavamo perché il bar della scuola aveva aumentato di 50 lire la pizzetta), forse i giovani d'oggi hanno anche qualche "numero" in più rispetto al passato ma probabilmente anche qui rischio di fare lo stesso errore dei nostalgici generalizzando. Più che pensare a punizioni corporali come le sberle suggerite da un vostro lettore e oltre al sacrosanto rifondere i danni sarebbe bello far capire ai ragazzi che i primi a essere stati danneggiati dai vandalismi sono proprio centinaia di loro coetanei che da mesi aspettano la consegna di una palestra per fare lezione e potersi allenare. Non sarebbe una cattiva idea, e ricordo che il vecchio Preside del Viganò Lorenzo Pelamatti lo fece varie volte, coinvolgerli nel ripristino o la pulizia della struttura perché la propria fatica vale di più di 1000 Euro della mamma e del papà. I giovani di oggi non sono diversi dai giovani di ieri, siamo stati tutti i "giovinastri" di qualcun altro e viceversa; c'è sempre stata una percentuale, minima per fortuna, di "sbandati" in ogni generazione. E noi oggi vogliamo avviarci a essere i "vecchi brontoloni" dei nostri figli e nipoti o c'è un'altra via, magari fatta di ascolto e collaborazione? Giusto per i più curiosi riporto l'origine delle cinque frasi riportate all'inizio della lettera: Egitto (circa 2000 AC) Babilonia (data incerta probabilmente intorno al 1500 AC) Esiodo (circa 720 AC) Socrate (circa 420 AC) Platone (circa 400 AC)
Nongiovane d'oggi