La Valletta: dal 1° novembre parte il Controllo del Vicinato
Secondo appuntamento di Controllo del Vicinato per i cittadini di La Valletta. Nella serata di mercoledì 18 ottobre l’Amministrazione comunale ha annunciato l’apertura delle candidature per l’attività di volontariato che si intende attivare a partire dal 1°novembre.
Il consigliere Mauro Brivio, referente comunale del progetto, sarà colui che riceverà gli avvisi e sarà in comunicazione con la Polizia Locale comandata da Vincenzo Barile. Il paese è stato diviso in 13 zone di controllo, nelle quali sarà scelto un capo zona che avrà maggiori responsabilità e contatti con le autorità. Solo gli iscritti al servizio potranno comunicare con un bot della propria sezione per inviare le proprie dichiarazioni, in messaggi brevi e coincisi completi di immagini e posizione di riferimento. Si creerà così una rete cittadina volta a sorvegliare informalmente le zone abitative individuandone le vulnerabilità, creando coesione sociale, intraprendendo un ruolo di vigilante e non di sostituzione alle Forze dell’Ordine che, ove necessario, interverranno per risolvere il problema.
Il sindaco Marco Panzeri ha rassicurato che tramite l’utilizzo dell’app Telegram si avrà la possibilità di dividere l’informazione dal segnalatore stesso, garantendo la preservazione dell’identità della persona e volendo, anche del numero di cellulare. “La segnalazione deve essere discreta, non vuole tramutarsi in una ronda del territorio, ma un controllo organizzato e sicuro per chi lo opera”. L’ingegnere Rosa Santaniello, responsabile del servizio Comune Smart, ha studiato con minuziosità questo servizio di messaggistica in modo da renderlo semplice e immediato all’utilizzo e allo stesso tempo affidabile e protetto. Le comunicazioni potranno essere inviate anche a distanza di tempo, non occorre essere sul luogo al momento dell’invio della segnalazione. “Voi potete notare un comportamento anomalo ad un certo orario e luogo, poi recarvi a casa e con calma indicare tramite la mappa la posizione e specificare nel messaggio tutti i dettagli che potrebbero essere utili alle autorità. Soprattutto all’inizio non abbiate paura a mandare delle comunicazioni, è sempre meglio avvisare piuttosto che stare in silenzio. Le richieste verranno filtrate dal Comune e dalla Polizia Locale quindi non verrà avviato immediatamente un processo di intervento. L’azione verrà valutata e verranno presi i provvedimenti necessari a seconda della gravità”. Importante è inoltre ricordare che questo servizio non vuole sostituirsi a una chiamata alla polizia, in casi di pericolo imminente è necessario digitare il 112 per ricevere un’assistenza tempestiva e non effettuare una richiesta su Telegram, in quanto potrebbe non essere accolta in tempi brevi.
Dal momento in cui il gruppo inizierà ad operare con impegno nella propria sezione, verranno posti dei cartelli al limitare della zona sorvegliata come deterrente per i malintenzionati e nel corso di un anno, verranno istallate delle telecamere di sicurezza. “Sarà un processo lungo perché gli impianti di sorveglianza verranno realizzati in concomitanza della posa della fibra da parte di Open Fiber, siccome le 40 postazioni saranno alimentate da tratti di fibra di proprietà comunale. L’anno prossimo di questi tempi saranno funzionanti, come quelle azionate di recente nei quattro parchi gioco che stanno già scongiurando atti incivili”.
I cittadini interessati sono dunque invitati ad iscriversi celermente a questo servizio senza impegno – si può cessare la propria attività in qualsiasi momento – e contribuire in maniera protetta alla sicurezza del proprio quartiere. Sul sito del Comune (https://www.comune.lavallettabrianza.lc.it/Novita/Avvisi/Controllo-del-Vicinato-del-Comune-di-La-Valletta-Brianza2) sono disponibili tutte le informazioni e i requisiti per partecipare, annessi di un video tutorial sul funzionamento del sistema bot di Telegram e la diretta del primo incontro del 22 settembre nella quale viene spiegata a fondo l’iniziativa. Non servono requisiti particolari per candidarsi, occorre semplicemente essere maggiorenni e dotati di Spid o carta d’identità elettronica e scaricare l’app Telegram.
L’Amministrazione rimarrà a disposizione per qualsiasi dubbio e chiarimento, ulteriori informazioni verranno inviate agli aderenti nei giorni precedenti all’attivazione del servizio e periodicamente saranno stabiliti degli incontri per confrontarsi e verificare l’effettività di questo progetto sostenuto dalla Provincia.
Il consigliere Mauro Brivio, referente comunale del progetto, sarà colui che riceverà gli avvisi e sarà in comunicazione con la Polizia Locale comandata da Vincenzo Barile. Il paese è stato diviso in 13 zone di controllo, nelle quali sarà scelto un capo zona che avrà maggiori responsabilità e contatti con le autorità. Solo gli iscritti al servizio potranno comunicare con un bot della propria sezione per inviare le proprie dichiarazioni, in messaggi brevi e coincisi completi di immagini e posizione di riferimento. Si creerà così una rete cittadina volta a sorvegliare informalmente le zone abitative individuandone le vulnerabilità, creando coesione sociale, intraprendendo un ruolo di vigilante e non di sostituzione alle Forze dell’Ordine che, ove necessario, interverranno per risolvere il problema.
Il sindaco Marco Panzeri ha rassicurato che tramite l’utilizzo dell’app Telegram si avrà la possibilità di dividere l’informazione dal segnalatore stesso, garantendo la preservazione dell’identità della persona e volendo, anche del numero di cellulare. “La segnalazione deve essere discreta, non vuole tramutarsi in una ronda del territorio, ma un controllo organizzato e sicuro per chi lo opera”. L’ingegnere Rosa Santaniello, responsabile del servizio Comune Smart, ha studiato con minuziosità questo servizio di messaggistica in modo da renderlo semplice e immediato all’utilizzo e allo stesso tempo affidabile e protetto. Le comunicazioni potranno essere inviate anche a distanza di tempo, non occorre essere sul luogo al momento dell’invio della segnalazione. “Voi potete notare un comportamento anomalo ad un certo orario e luogo, poi recarvi a casa e con calma indicare tramite la mappa la posizione e specificare nel messaggio tutti i dettagli che potrebbero essere utili alle autorità. Soprattutto all’inizio non abbiate paura a mandare delle comunicazioni, è sempre meglio avvisare piuttosto che stare in silenzio. Le richieste verranno filtrate dal Comune e dalla Polizia Locale quindi non verrà avviato immediatamente un processo di intervento. L’azione verrà valutata e verranno presi i provvedimenti necessari a seconda della gravità”. Importante è inoltre ricordare che questo servizio non vuole sostituirsi a una chiamata alla polizia, in casi di pericolo imminente è necessario digitare il 112 per ricevere un’assistenza tempestiva e non effettuare una richiesta su Telegram, in quanto potrebbe non essere accolta in tempi brevi.
Dal momento in cui il gruppo inizierà ad operare con impegno nella propria sezione, verranno posti dei cartelli al limitare della zona sorvegliata come deterrente per i malintenzionati e nel corso di un anno, verranno istallate delle telecamere di sicurezza. “Sarà un processo lungo perché gli impianti di sorveglianza verranno realizzati in concomitanza della posa della fibra da parte di Open Fiber, siccome le 40 postazioni saranno alimentate da tratti di fibra di proprietà comunale. L’anno prossimo di questi tempi saranno funzionanti, come quelle azionate di recente nei quattro parchi gioco che stanno già scongiurando atti incivili”.
I cittadini interessati sono dunque invitati ad iscriversi celermente a questo servizio senza impegno – si può cessare la propria attività in qualsiasi momento – e contribuire in maniera protetta alla sicurezza del proprio quartiere. Sul sito del Comune (https://www.comune.lavallettabrianza.lc.it/Novita/Avvisi/Controllo-del-Vicinato-del-Comune-di-La-Valletta-Brianza2) sono disponibili tutte le informazioni e i requisiti per partecipare, annessi di un video tutorial sul funzionamento del sistema bot di Telegram e la diretta del primo incontro del 22 settembre nella quale viene spiegata a fondo l’iniziativa. Non servono requisiti particolari per candidarsi, occorre semplicemente essere maggiorenni e dotati di Spid o carta d’identità elettronica e scaricare l’app Telegram.
L’Amministrazione rimarrà a disposizione per qualsiasi dubbio e chiarimento, ulteriori informazioni verranno inviate agli aderenti nei giorni precedenti all’attivazione del servizio e periodicamente saranno stabiliti degli incontri per confrontarsi e verificare l’effettività di questo progetto sostenuto dalla Provincia.
I.Bi.