Caso Gilardi: confermata la condanna in Appello per il badante  Brahim El Mazuory

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Brahim El Mazuory e Carlo Gilardi
La sezione quarta della Corte di appello di Milano ha confermato la sentenza di condanna a carico di  Brahim El Mazuory, badante di Carlo Gilardi, considerato responsabile del reato di circonvenzione di incapace a danno del professore.

Il tribunale di Lecco, nella persona del giudice per l'udienza preliminare dottor Salvatore Catalano, lo aveva condannato a un anno e otto mesi, rispetto alla richiesta di due anni e otto mesi formulata dal pubblico ministero. Al centro del procedimento giudiziario, che in primo grado si era svolto con il rito abbreviato, un bonifico da 18mila euro che l'anziano airunese, una volta ricevuto il nulla osta dal giudice tutelare per poter disporre liberamente di una somma di denaro, aveva devoluto a favore dell'imputato, con la causale “restituzione prestito”.

Un'azione che il magistrato lecchese non aveva ritenuto fosse stata compiuta in piena consapevolezza e “libertà” condannando così Brahim, difeso dall'avvocato Pistollato del foro di Firenze che aveva poi presentato ricorso.

Questa mattina all'esito dell'udienza, la conferma della condanna con il pagamento delle spese processuali di primo e secondo grado e la restituzione dei 18mila euro.

Soddisfatto l'avvocato di parte civile Stefano Pelizzari, in rappresentanza della dottoressa Elena Barra amministratore di sostegno di Gilardi. 

“Siamo soddisfatti della sentenza del giudice d'Appello. Il signor Brahim El Mazuory resta presunto innocente sino alla sentenza definitiva ma anche questo grado di giudizio con una sentenza di tale portata dà atto di una realtà che spesso è stata ignorata da tanti mezzi di informazione” il commento dell'avvocato Stefano Pelizzari.
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