Il medico del famoso “cane” ricorre al Giudice del Lavoro
Ricordate la penosa vicenda del medico di Pronto Soccorso che con una battuta sul cane buongustaio è finito su tutti i giornali additato come sessista e solo pochi sono scesi in sua difesa – Vittorio Feltri tra questi – pure avendo dimostrato professionalità, umanità e dedizione? Bene ora c’è una nuova fase, quella giudiziaria. Perché il medico, che con inusuale velocità era stato sospeso dal servizio dal direttore generale ha fatto ricorso al Giudice del Lavoro di Lecco chiedendo il reintegro con procedura d’urgenza (art. 700 c.p.c.).
Antonio Battista era stato sospeso il giorno dopo, con una sorprendente rapidità dal direttore generale il quale aveva esercitato la facoltà – ora in discussione – di sospendere un professionista appartenente a una società privata dal reparto presso cui era stato inviato a operare.
Purtroppo però il reparto è il Pronto Soccorso e a detta di quanti vi lavorano il dottor Antonio Battista oltre ad essere molto esperto (ha 70 anni) è anche assai disponibile a coprire i turni meno agevoli. In sostanza, una perdita per il già acciaccato presidio di emergenza-urgenza del Mandic.