Osnago: riorganizzazione interna agli uffici con Lomagna
È stata presentata in consiglio comunale a Osnago la sera di mercoledì 11 ottobre la modifica alla struttura organizzativa e dell’organigramma della gestione associata volontaria con il comune di Lomagna. Il sindaco Paolo Brivio ha brevemente riassunto la questione spiegando che si tratta di modifiche a una convenzione che resterà in vigore fino alla fine del 2024. A renderle necessarie sono stati l’istituzione dell’Unità Temporanea di Progetto per il Servizio Associato del Personale (prorogato nel tempo fino alla fine dell’anno corrente aspettando l’arrivo del nuovo Responsabile del Personale) e la partenza dei due capiservizio Lara Spreafico e Michela Cavalli.
“A questo punto siamo entrati nella prospettiva di modificare l’assetto organizzativo della gestione associata. Ne è scaturito che sono state fatte delle modifiche. Non vengono toccati i contenuti di tre settori su sei, ma vengono modificati gli assetti degli altri tre” ha spiegato il primo cittadino. “Registriamo con favore la nascita di un nuovo servizio che riguarda l’area del welfare. Al settore dei Servizi Finanziari, la ragioneria, viene confermata la competenza dei servizi digitali e della comunicazione. Un altro settore che subisce delle modifiche è quello dei Tributi, a cui vengono associate le competenze per gli affari del personale e per i servizi demografici” ha aggiunto spiegando che è stato trovato un equilibrio per l’anno e mezzo di convenzione che manca. “Subiremo le conseguenze della transizione, dobbiamo fare i concorsi per trovare i nuovi dirigenti per due dei tre settori e non sarà facile, ma confidiamo di trovare persone all’altezza”.
Osnago metterà in campo il concorso per una figura di addetto ai servizi digitali alla comunicazione e Lomagna invece metterà a disposizione una figura che si occuperà di personale. “Guardiamo al futuro con fiducia sapendo che i due Comuni stanno investendo sul rafforzamento del proprio capitale umano”.
Aperta la discussione, il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi ha detto che che quella che è stata presentata come una riorganizzazione degli uffici cela in realtà una serie di tensioni interne agli uffici a cui si è cercato di porre rimedio con l’introduzione di figure “ibride” sulla cui legittimità si potrebbe discutere. “Quello che si vuole presentare come un nuovo slancio verso il futuro non è altro che una soluzione provvisoria e un po’ arrangiata” ha detto, specificando poi che i dubbi sulla legittimità sono dovuti al parere contrario che avrebbe dato un dipendente.
Il sindaco Brivio ha chiesto direttamente al consigliere Bonanomi quali fonti ha per parlare di tensioni. “Le tensioni ci sono state, l’ho detto io, c’erano opinioni differenti sulla riorganizzazione e c’erano magari anche problemi nelle relazioni tra dipendenti, ma come ci sono in qualsiasi ambiente di lavoro. Il tutto è stato complicato da un fatto, che ci sono due teste politiche che hanno avuto una diversa visione sugli aspetti dell’organizzazione. Motivo per cui ho sempre detto che bisogna andare a fusione, perché si semplificano processi. Alla fine è stata trovata una sana mediazioni” ha detto Brivio.
Sulla legittimità, il sindaco ha fatto presente che se riferito al parere contrario di un dipendente (il dirigente dell’area Tecnica dei Lavori pubblici) che non voleva un vice-vicario, figura invece prevista, si tratta solo di una valutazione del funzionario. Il consigliere Riva ha fatto presente che questa motivazione del parere contrario non è stata scritta da nessuna parte. “Comunque non è normale che ci siano tutti questi movimenti di personale. A mio avviso è facile pensare che qualcosa non ha funzionato” ha detto il consigliere, spiegando comunque di non aver capito la reale motivazione della riorganizzazione. Messo ai voti il punto ha visto la contrarietà dei quattro consiglieri di minoranza.
“A questo punto siamo entrati nella prospettiva di modificare l’assetto organizzativo della gestione associata. Ne è scaturito che sono state fatte delle modifiche. Non vengono toccati i contenuti di tre settori su sei, ma vengono modificati gli assetti degli altri tre” ha spiegato il primo cittadino. “Registriamo con favore la nascita di un nuovo servizio che riguarda l’area del welfare. Al settore dei Servizi Finanziari, la ragioneria, viene confermata la competenza dei servizi digitali e della comunicazione. Un altro settore che subisce delle modifiche è quello dei Tributi, a cui vengono associate le competenze per gli affari del personale e per i servizi demografici” ha aggiunto spiegando che è stato trovato un equilibrio per l’anno e mezzo di convenzione che manca. “Subiremo le conseguenze della transizione, dobbiamo fare i concorsi per trovare i nuovi dirigenti per due dei tre settori e non sarà facile, ma confidiamo di trovare persone all’altezza”.
Osnago metterà in campo il concorso per una figura di addetto ai servizi digitali alla comunicazione e Lomagna invece metterà a disposizione una figura che si occuperà di personale. “Guardiamo al futuro con fiducia sapendo che i due Comuni stanno investendo sul rafforzamento del proprio capitale umano”.
Aperta la discussione, il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi ha detto che che quella che è stata presentata come una riorganizzazione degli uffici cela in realtà una serie di tensioni interne agli uffici a cui si è cercato di porre rimedio con l’introduzione di figure “ibride” sulla cui legittimità si potrebbe discutere. “Quello che si vuole presentare come un nuovo slancio verso il futuro non è altro che una soluzione provvisoria e un po’ arrangiata” ha detto, specificando poi che i dubbi sulla legittimità sono dovuti al parere contrario che avrebbe dato un dipendente.
Il sindaco Brivio ha chiesto direttamente al consigliere Bonanomi quali fonti ha per parlare di tensioni. “Le tensioni ci sono state, l’ho detto io, c’erano opinioni differenti sulla riorganizzazione e c’erano magari anche problemi nelle relazioni tra dipendenti, ma come ci sono in qualsiasi ambiente di lavoro. Il tutto è stato complicato da un fatto, che ci sono due teste politiche che hanno avuto una diversa visione sugli aspetti dell’organizzazione. Motivo per cui ho sempre detto che bisogna andare a fusione, perché si semplificano processi. Alla fine è stata trovata una sana mediazioni” ha detto Brivio.
Sulla legittimità, il sindaco ha fatto presente che se riferito al parere contrario di un dipendente (il dirigente dell’area Tecnica dei Lavori pubblici) che non voleva un vice-vicario, figura invece prevista, si tratta solo di una valutazione del funzionario. Il consigliere Riva ha fatto presente che questa motivazione del parere contrario non è stata scritta da nessuna parte. “Comunque non è normale che ci siano tutti questi movimenti di personale. A mio avviso è facile pensare che qualcosa non ha funzionato” ha detto il consigliere, spiegando comunque di non aver capito la reale motivazione della riorganizzazione. Messo ai voti il punto ha visto la contrarietà dei quattro consiglieri di minoranza.
E.Ma.