Verderio: i giovani del decanato si ascoltano e si raccontano
Ascolto, empatia e comprensione, queste tre parole hanno caratterizzato l’incontro per i giovani organizzato dall’Assemblea Sinodale Decanale.
Nella serata di martedì 10 ottobre sei ragazze di Merate, Osnago e Montevecchia hanno illustrato con video e presentazioni il loro rapporto con il mondo degli adulti, le difficoltà nel relazionarsi e nell’esprimere i propri sentimenti con i più grandi.
Il gruppo degli oratori di Osnago e di Montevecchia ha realizzato un video per definire le caratteristiche e i comportamenti da prendere come spunto dagli adulti per mostrarsi come modelli e punti di riferimento. Gloria e Giada invece hanno mostrato le più comuni incomprensioni fra genitori e figli nella routine quotidiana, che spesso creano inutilmente distanza e incomprensione.
A dire la loro sono state anche le scuole, incarnate da Martina e Aurora del liceo scientifico M.G. Agnesi che con l’aiuto del professor Vincenzo Baccaro hanno condotto un’indagine sui loro compagni per comprendere la loro relazione con la famiglia. Da questi progetti ciò che è emerso maggiormente è stato il bisogno dei ragazzi di sentirsi rispettati, ascoltati senza distrazioni e assistiti, in quanto il nucleo famigliare rappresenta la prima comunità necessaria ad un essere umano per vivere. Anche le realtà del territorio come l’oratorio, i gruppi sportivi e la scuola spesso aiutano ad aprirsi e sentirsi protetti, giocando un ruolo importante per il benessere dei più piccoli
La dottoressa, psicologa e psicoterapeuta Daniela Genesini durante la serata ha aiutato adulti e adolescenti a navigare questo rapporto spesso difficile, raccogliendo domande, dubbi e pensieri dal pubblico e dimostrando come, dal momento in cui viene fatto uno sforzo da entrambe le parti, con tanta pazienza e amore si possa dialogare e convivere in maniera serena.
Presente all’incontro il nuovo Vicario episcopale Gianni Cesena che citando il testo della canzone de I Giganti “Proposta”: “La mia famiglia è di gente bene, con mamma non parlo, col vecchio nemmeno, lui mette le mie camicie e poi critica se vesto così”, ha invitato ad un aiuto reciproco. “Questo brano del 1969 fa capire che le difficoltà che sembrano nascere più frequentemente ogni giorno in realtà ci sono sempre state”. L’attuale critica di un rapporto quasi paritario tra genitori e figli, in netta opposizione con la freddezza che si dimostrava anni fa, nasce da una paura di non essere all’altezza, la stessa che dettava lo stile di vita dei nostri antenati. “Non c’è un regolamento, un modo giusto e sbagliato di comportarsi, l’importante è dimostrare buona volontà, un orecchio sempre aperto all’ascolto e un tentativo di comunicazione costante”.
Questa conferenza è stata organizzata dall’Assemblea Sinodale Decanale, partita due anni fa dietro l’impulso del vescovo che ha chiesto alle parrocchie di uscire da se stesse, di mettersi in cammino verso il mondo e il territorio in cui sono ubicate. È stato dunque creato un primo nucleo di sette persone che guidate da don Fabio hanno cercato di capire come incontrare gli altri. Hanno intessuto relazioni con le associazioni, le famiglie, i giovani, i sacerdoti e in un percorso di ascolto e confronto hanno raccolto gli input e le necessità di questi gruppi. Da maggio dello scorso anno, dopo aver ricevuto il mandato ufficiale, hanno deciso di restituire qualcosa alla comunità. QqQuesto primo appuntamento è stato il primo passo di un percorso insieme, che porterà alla crescita e all’unione di tutte le fasce della comunità.
I.Bi.