Merate: il nuovo dirigente scolastico del Viganò, tra continuità e precarietà varie
Lavorerà nel segno della continuità in un ambiente già ben strutturato, con personale preparato e motivato, in una scuola che ha avviato progetti all'avanguardia e che si prepara ad affrontare le sfide del mondo del lavoro con indirizzi appetibili e che meritano di essere seguiti e lanciati con particolare attenzione (come quello elettronico).
Da qualche settimana è iniziata la reggenza del nuovo dirigente scolastico dell'istituto Viganò di Merate, Gianluca Mandanici, già operativo presso il Fiocchi di Lecco.
A lui il provveditorato agli studi ha affidato la conduzione della scuola meratese che conta oltre mille studenti, dopo il pensionamento di Manuela Campeggi.
Nessun incarico titolare, almeno per quest'anno e, dunque, il preside ha deciso di entrare in punta di piedi, accogliendo con grande disponibilità e ascolto tutto quanto portato alla sua attenzione dal corpo docente.
“Ho trovato una scuola ben organizzata e avviata” ha raccontato seduto al tavolo della presidenza che occupa tre dei sei giorni lavorativi “il primo impatto è stato sicuramente positivo”.
Docente di matematica e fisica, per una serie di contingenze si è trovato ad affrontare gli esami da dirigente e in questo mondo poi è rimasto.
“Mi piace ma mi manca il contatto con gli studenti e anche con la materia che ho studiato però in questi anni ho capito che il preside può fare davvero tanto per un migliore funzionamento della scuola”.
Una scuola che, a livello generale, presenta tante sofferenze a partire dal punto di vista amministrativo con un valzer dei docenti che ogni anno “sembra di essere all'anno zero. Ogni volta c'è una ripartenza. In questo istituto la precarietà è più bassa che altrove ma è comunque una situazione che non dà continuità e stabilità al corpo docente e di riflesso agli studenti”.
Ragazzi che, dal canto loro, sono più fragili ed emotivi e che vivono nell'incertezza a partire dalle situazioni famigliari.
“Oggi ci sono studenti, tanti, che hanno bisogno di essere seguiti. Qui al Viganò c'è un progetto Armonia che è ben avviato e che offre uno sportello psicologico. È una grande risorsa di cui sono rimasto molto sorpreso e soddisfatto. Non ci si immagina il carico emotivo che questi ragazzi si portano dentro. La scuola oggi non è chiamata solo a insegnare e ad affrontare tematiche relative alle materie di studio, ma si trova a vivere con ragazzi che sembrano bloccati, che hanno stati di ansia molto profondi”.
Nuovo al meratese, il prof. Mandanici sta prendendo famigliarità col territorio e con le persone che vivranno con lui questo anno scolastico sino a giugno. Poi si vedrà. L'inizio però è stato di certo positivo da ambo le parti.
Da qualche settimana è iniziata la reggenza del nuovo dirigente scolastico dell'istituto Viganò di Merate, Gianluca Mandanici, già operativo presso il Fiocchi di Lecco.
A lui il provveditorato agli studi ha affidato la conduzione della scuola meratese che conta oltre mille studenti, dopo il pensionamento di Manuela Campeggi.
Nessun incarico titolare, almeno per quest'anno e, dunque, il preside ha deciso di entrare in punta di piedi, accogliendo con grande disponibilità e ascolto tutto quanto portato alla sua attenzione dal corpo docente.
“Ho trovato una scuola ben organizzata e avviata” ha raccontato seduto al tavolo della presidenza che occupa tre dei sei giorni lavorativi “il primo impatto è stato sicuramente positivo”.
Docente di matematica e fisica, per una serie di contingenze si è trovato ad affrontare gli esami da dirigente e in questo mondo poi è rimasto.
“Mi piace ma mi manca il contatto con gli studenti e anche con la materia che ho studiato però in questi anni ho capito che il preside può fare davvero tanto per un migliore funzionamento della scuola”.
Una scuola che, a livello generale, presenta tante sofferenze a partire dal punto di vista amministrativo con un valzer dei docenti che ogni anno “sembra di essere all'anno zero. Ogni volta c'è una ripartenza. In questo istituto la precarietà è più bassa che altrove ma è comunque una situazione che non dà continuità e stabilità al corpo docente e di riflesso agli studenti”.
Ragazzi che, dal canto loro, sono più fragili ed emotivi e che vivono nell'incertezza a partire dalle situazioni famigliari.
“Oggi ci sono studenti, tanti, che hanno bisogno di essere seguiti. Qui al Viganò c'è un progetto Armonia che è ben avviato e che offre uno sportello psicologico. È una grande risorsa di cui sono rimasto molto sorpreso e soddisfatto. Non ci si immagina il carico emotivo che questi ragazzi si portano dentro. La scuola oggi non è chiamata solo a insegnare e ad affrontare tematiche relative alle materie di studio, ma si trova a vivere con ragazzi che sembrano bloccati, che hanno stati di ansia molto profondi”.
Nuovo al meratese, il prof. Mandanici sta prendendo famigliarità col territorio e con le persone che vivranno con lui questo anno scolastico sino a giugno. Poi si vedrà. L'inizio però è stato di certo positivo da ambo le parti.
S.V.