Valletta: a Bagaggera il 1° workshop su disabilità e vita indipendente con tante realtà e l’assessore regionale Lucchini
Si è svolto sabato 7 ottobre a La Valletta Brianza – presso la fattoria sociale Bagaggera – “Voglio vivere come dico io”, il primo workshop sulla legge regionale per il diritto alla vita indipendente per tutte le persone con disabilità. A organizzare e promuovere questo confronto diretto tra famiglie e istituzioni per avviare un lavoro di rete sul territorio è stata l’associazione Corimbo Onlus di La Valletta in collaborazione con Agricoltura Sociale Lombardia e Ledha.
Numerosi gli ospiti e i relatori che hanno preso parte all’evento, tra cui la presidente di Corimbo Onlus Paola Lazzarotto, il preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente dell’associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo Domenico Bodega, il direttore di Ledha Giovanni Merlo e la presidente dell’associazione Italiana Socioterapia Sara Colonna. Presenti da remoto anche il direttore dell’Unità Organizzativa Disabilità di Regione Lombardia Roberto Daffonchio e l’assessore regionale alla Disabilità e Pari Opportunità Elena Lucchini.
A dare inizio al workshop è stato proprio l’intervento dell’assessore Lucchini, che ha ribadito l’importanza della Legge 25 per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. “Si tratta della prima legge così innovativa fatta in Italia, una legge che cambia il paradigma e il modo di pensare. Se prima si lavorava per cercare delle risposte, adesso si mette al centro la persona e attorno a lei viene costruito tutto” ha detto l’assessore Lucchini, spiegando che tutto deve essere portato avanti con naturalezza e che l’obbiettivo deve essere la presa in carico globale delle persone.
Con questa legge infatti la Regione intende promuovere azioni finalizzate a rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità facendo particolare riferimento alla possibilità di scegliere dove e con chi vivere; all’accesso ai servizi domiciliari diurni e residenziali della rete sanitaria e sociosanitaria al fine di sostenere la vita indipendente e garantendo l’inclusione nel tessuto sociale; alle modalità di fruizione dei servizi e delle strutture sociali; alla dimensione lavorativa garantendo e favorendo l’esercizio del diritto al lavoro. Per portare avanti questo progetto la Regione stanzierà 2 milioni di euro per 2023 e altrettanti per il 2024.
Terminato l’intervento, il workshop è proseguitò con l’apertura della tavola rotonda. Gli ospiti e i relatori hanno affrontato il tema “cambio di paradigma del welfare e concetto di accompagnamento del disabile adulto”. In secondo luogo si è parlato delle azioni messe attualmente in campo a livello locale, come quelle di Corimbo Onlus con l’agricoltura sociale, della rete Tikitaka nel territorio di Monza e Brianza e di quelle della rete lecchese dell’Impresa Sociale Girasole. È quindi stato proiettato il video “E noi cosa vogliamo?”, e dopo pranzo sono state tirare le prime conclusioni sulla Legge 25. Tutti i partecipanti sono stati invitati al prossimo workshop, che sarà intitolato “Lavoro, tra luci e ombre”.
Numerosi gli ospiti e i relatori che hanno preso parte all’evento, tra cui la presidente di Corimbo Onlus Paola Lazzarotto, il preside della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente dell’associazione per lo Sviluppo del Potenziale Cognitivo Domenico Bodega, il direttore di Ledha Giovanni Merlo e la presidente dell’associazione Italiana Socioterapia Sara Colonna. Presenti da remoto anche il direttore dell’Unità Organizzativa Disabilità di Regione Lombardia Roberto Daffonchio e l’assessore regionale alla Disabilità e Pari Opportunità Elena Lucchini.
A dare inizio al workshop è stato proprio l’intervento dell’assessore Lucchini, che ha ribadito l’importanza della Legge 25 per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. “Si tratta della prima legge così innovativa fatta in Italia, una legge che cambia il paradigma e il modo di pensare. Se prima si lavorava per cercare delle risposte, adesso si mette al centro la persona e attorno a lei viene costruito tutto” ha detto l’assessore Lucchini, spiegando che tutto deve essere portato avanti con naturalezza e che l’obbiettivo deve essere la presa in carico globale delle persone.
Con questa legge infatti la Regione intende promuovere azioni finalizzate a rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità facendo particolare riferimento alla possibilità di scegliere dove e con chi vivere; all’accesso ai servizi domiciliari diurni e residenziali della rete sanitaria e sociosanitaria al fine di sostenere la vita indipendente e garantendo l’inclusione nel tessuto sociale; alle modalità di fruizione dei servizi e delle strutture sociali; alla dimensione lavorativa garantendo e favorendo l’esercizio del diritto al lavoro. Per portare avanti questo progetto la Regione stanzierà 2 milioni di euro per 2023 e altrettanti per il 2024.
Terminato l’intervento, il workshop è proseguitò con l’apertura della tavola rotonda. Gli ospiti e i relatori hanno affrontato il tema “cambio di paradigma del welfare e concetto di accompagnamento del disabile adulto”. In secondo luogo si è parlato delle azioni messe attualmente in campo a livello locale, come quelle di Corimbo Onlus con l’agricoltura sociale, della rete Tikitaka nel territorio di Monza e Brianza e di quelle della rete lecchese dell’Impresa Sociale Girasole. È quindi stato proiettato il video “E noi cosa vogliamo?”, e dopo pranzo sono state tirare le prime conclusioni sulla Legge 25. Tutti i partecipanti sono stati invitati al prossimo workshop, che sarà intitolato “Lavoro, tra luci e ombre”.