La Valletta: alla scoperta dell'antico borgo di Perego con i suoi tesori
Dopo il grande successo dell'Edizione Primavera, Ville Aperte in Brianza è tornato per proporre itinerari e visite guidate alla scoperta del bello nei nostri territori. Specificatamente al comune di La Valletta Brianza, sono stati due i programmi organizzati, entrambi escursioni alla scoperta di edifici artistici e storici.
Il primo itinerario proposto si è snodato tra i sentieri, i boschi ed i vigneti che seguono i crinali delle colline del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, alla riscoperta delle tre chiesette di San Rocco in Cereda, San Francesco in Galbusera Bianca e San Martino in Casternago. Pur nella loro semplicità, i tre luoghi sacri sono rimasti per lungo tempo al centro della vita di piccole comunità, che le hanno tenute vive con la loro fervida fede e popolare devozione.
La seconda visita guidata ha portato invece decine di cittadini e turisti a visitare il centro storico di Perego, alla volta di un viaggio nell'arte e nella storia del paese. Con ritrovo in via Montegrappa, l'itinerario ha ripercorso, toccando panorami e angoli conosciuti e vissuti solo dagli autoctoni, antichi tracciati che attraversano il centro. "Le tracce di questi paesi sono molto esigue e non sappiamo tutto di quello che ci circonda" hanno spiegato le guide. La visita ha incluso ovviamente i tre punti storici più importanti del luogo, ovvero la Casa delle Torri, l'antica chiesa parrocchiale ed il centro del paese, ovvero il Chiostro.
Di epoca medievale il cortile delle torri fungeva da fortificazione del feudo appartenuto nel XVI secolo prima alla famiglia Da Perego poi a quella Pozzi. Le due torri presenti nel centro ora abitato, una principale con funzione di porta e la seconda malmessa e troncata a metà, sono il simbolo di un'importante complesso fortilizio che il Duca Bernabò Visconti di Milano sfruttò nel 1373, assieme ad altri feudi della Brianza, nella lotta contro il fronte guelfo. Spostandosi verso via Montegrappa si sono poi raggiunte le altre due tappe. L'antica chiesa parrocchiale, che per secoli è stata il tempio del paese , ora si trova sconsacrata da una data non precisa dopo il 1927, ma continua a mantenere l'importanza storica di un tempo ed è teatro di innumerevoli eventi culturali.
Infine, la visita si è conclusa presso il Chiostro cinquecentesco, testimonianza architettonica più importante di Perego. Composto sui lati est e sud dalle pareti della chiesa edificata agli inizi del secolo scorso e della casa parrocchiale, a ovest e nord, parte architettonica conosciuta come "Palazzo", si apre l'elegante portico a campate con volte a crociera, scandito da archi a tutto sesto poggianti su colonne in granito. L’architettura è impreziosita da alcuni affreschi, purtroppo frammentari, ma che restituiscono l’idea di come dovesse presentarsi originariamente il complesso. Sulla parete ovest è possibile osservare una particolare iconografia della crocifissione di Cristo, mentre nella lunetta all’estremità sud del portico è possibile osservare lo stemma araldico della famiglia Da Perego in tre differenti versioni che simboleggiano i diversi rami della famiglia. La parte maggiormente leggibile è quella dello stemma che rappresenta il castello con due torri, recante di fronte un albero di pero (da Perego - pero) su fondo a fasce rosse e oro, sormontato dall’aquila imperiale.
M.Pen.