Calco: famiglie sempre più in difficoltà per i servizi scolastici. Sale il contributo del Comune

Sempre più famiglie a Calco necessitano del sostegno economico del comune per affrontare i costi dei servizi scolastici. Sono aumentate infatti rispetto allo scorso anno scolastico le famiglie che rientrano nella fascia Isee più bassa e che di conseguenza pagano meno alcuni servizi, come per esempio la refezione, per cui il comune compensa spendendo 17.249,10 euro. A renderlo noto è stato l’assessore all’Istruzione Ilaria Ravasi nel corso del consiglio comunale di mercoledì 4 ottobre, illustrando il Piano per il Diritto allo studio dell’anno 2023/2024

Il comune per quest’anno spenderà in totale 511.986,05 euro. Un grossa cifra composta, oltre che dal costo del servizio di refezione, dai 145mila euro per il trasporto scolastico (usufruito da 75 studenti della primaria e 69 della secondaria), dai 14.666,29 euro per i progetti alla primaria (quest’anno la novità è il progetto Innovamat, per stimolare l’apprendimento della matematica), dagli 11.952 euro di progetti per la secondaria, dagli 85.838,50 euro di assistenza educativa scolastica per alunni disabili e da ulteriori voci per progetti di inclusione, doposcuola, supporto ad alunni con disturbi specifici di apprendimento e sportello psicopedagogico. A tutto questo si aggiungono i 102.900 euro che il comune spende per coprire le quote degli alunni residenti all’asilo Origo, i 15mila euro a sostegno delle famiglie (prima erano 8mila) e i 15mila per la promozione alla frequenza scolastica e sostegno ai servizi educativi. La consigliera Marianna Comotti (l’unica seduta al banco della minoranza) ha chiesto delucidazioni proprio su quest’ultima voce. Come spiegato dal sindaco Stefano Motta si tratta di una linea di sostegno nazionale che mira a promuovere la costituzione della classi primavera. Vengono destinate alle amministrazioni delle risorse in modo che sia anticipato l’ingresso dei bambini nelle scuole.
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Proprio per gli alunni dell’asilo Origo l’amministrazione ha pensato al progetto “La scuola in biblioteca” nato dalla collaborazione tra l’assessorato all’Istruzione e l’assessorato alla Biblioteca. Il progetto non ha alcun costo e prevede che gli alunni nel corso dell’anno in determinati momenti andranno in pullman in biblioteca, dove gli verranno letti libri. 

“Negli anni qualcosa sta cambiando e questo porta con sé a maggiori investimenti in alcune aree, come quella di intervento sociale, dove le misure proposte di sostegno educativo stanno progressivamente aumentando” ha osservato il sindaco Stefano Motta, commentando in generale il Piano per il Diritto allo Studio. “Ogni anno registriamo sempre più difficoltà di carattere educativo e quindi cerchiamo di dare una risposta pronta e ferma anche in termini economici rispetto ai bisogni che registriamo. Intervenire subito è importante, sin dalla primaria se non prima, in modo che i problemi non vengano trascinati nel tempo”. In secondo luogo il primo cittadino ha commentato la riduzione delle disponibilità economica delle famiglie: “Siamo chiamati ad aumentare le misure a sostegno”. 

Una nota positiva invece è il potenziamento dell’insegnamento della lingua inglese, un obiettivo che l’amministrazione si era prefissata e che sta perseguendo con successo. Anche quest’anno, come nel 2022, gli studenti della scuola media hanno registrato i risultati più alti nelle prove Invalsi a livello nazionale per quanto riguarda appunto la conoscenza della lingua inglese. Non a caso il Comune spende circa 15mila euro tra tutte le sue scuole per gli insegnanti di madrelingua, le ore continuano ad essere potenziate e quest’anno è stato organizzato anche l’EcoCampus in lingua. Rimanendo in tema, nel corso della seduta il consiglio ha approvato una variazione già deliberata dalla giunta per consentire agli uffici di procedere direttamente al bando per l’individuazione dell’insegnante madrelingua inglese, invece che farlo fare direttamente alla scuola. 

CLICCA QUI per visualizzare la presentazione del Piano per il Diritto allo Studio
E.Ma.
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