Merate: ''Mind the STEM gap - Together'' con gli studenti del Viganò. Per dare parità alla donna
Manifesti colorati, originali ma anche provocatori per mostrare la parità di genere in ambito scientifico. Queste le opere realizzate dai ragazzi della classe 4^L dell’istituto Viganò tra il 22 maggio e il 7 giugno 2023 durante il Project Work “Mind The STEM Gap – Together” in collaborazione con Politecnico di Milano, Fondazione Bracco e Fondazione Politecnico.
Il progetto è nato dalla concezione di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche e i relativi corsi di studio, come appannaggio esclusivo dell’universo maschile privo di modelli femminili di riferimento per le ragazze, che quindi si sentono scoraggiate nell’intraprendere una carriera in questa categoria. L’obiettivo è stato quello di sfatare questo mito, mostrando le donne che negli anni hanno ottenuto risultati importanti nei settori STEM. I ragazzi di 4^ hanno lavorato con la professoressa Serena Ratti e il professor Flavio Ulmia, la dottoressa Francesca Casnati e la coordinatrice del Politecnico Valeria Bucchetti e, insieme agli alunni delle scuole superiori Liceo Artistico “Nanni Valentini” di Monza, dell’ITSOS Albe Steiner di Milano e dell’Istituto Einstein di Vimercate, hanno dato vita a una mostra inaugurata l’1 luglio presso il Centro Diagnostico Italiano, visitabile, nella sua interezza, virtualmente.
Il dirigente scolastico Gianluca Mandanici si è complimentato con i ragazzi per la qualità tecnica e la tematica trattata con i loro lavori. “Esiste ancora un ‘gap’ da generazioni in questo ambito tra uomini e donne, sicuramente si stanno facendo passi avanti ma rimane importante sensibilizzare e voi avete dimostrato quanto l’indirizzo grafico sia importante per raggiungere questo scopo”. Il preside ha invitato a non dare mai per scontata l’uguaglianza che ad oggi non è garantita per tutti. “È un percorso tortuoso non ancora terminato, bisogna diffondere questa concezione e voi dell’indirizzo grafico con i vostri strumenti state avendo un ruolo importante”.
La rappresentante della Fondazione Bracco Patrizia Galeazzo ha mostrato grande soddisfazione per l’impegno profuso dai ragazzi in questo progetto che verrà diffuso sul territorio grazie al sostegno della Regione. L’esposizione sarà itinerante, si sposterà in diverse scuole, all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, al Politecnico di Milano, a Como e a Cremona. La professoressa Serena Ratti ha rivelato che inizialmente era sorta un po’ di sfiducia sulla riuscita del lavoro a causa dei tempi ristretti.
“In due settimane non pensavamo di produrre così tanti manifesti e soprattutto non mi aspettavo la profondità mostrata dai ragazzi che con i loro tratti grafici sono riusciti a trasmettere un forte messaggio. Questo progetto mi ha fatto rivalutare ciò che si pensa oggi dei giovani, che spesso vengono considerati estranei da questioni importanti, quando in realtà non è così”.
Infatti ai ragazzi questa ricerca ha lasciato tanto. “In qualità di docente referente di questo progetto ho parlato con gli alunni ed è emerso che hanno ampliato la conoscenza verso donne di cui non avevano mai sentito parlare, hanno preso atto delle difficoltà che hanno riscontrato nella vita e all’ingiustizia della non riconoscenza, rafforzando ancora di più l’idea che le donne possono svolgere qualsiasi lavoro e che non si devono sentire inferiori agli uomini”.
Per la prima metà di ottobre nell’aula Borsellino dell’istituto Viganò rimarrà allestita una parte dell’esposizione per permettere ai ragazzi della scuola superiore di ammirare i manifesti curati dai loro coetanei che celebrano e danno visibilità alle donne italiane e straniere che hanno dato un contributo importante in ambito tecnico-scientifico.
Inoltre sarà possibile visitare la mostra virtuale con tutti i manifesti presentati durante il progetto al seguente link CLICCA QUI
I.Bi.