Merate: l'amore di 2 coniugi in 40 formelle donate a Villa dei Cedri da Corrado Fabbri

55 anni trascorsi con l'amata moglie, gli ultimi 16 assistendola in un cammino diverso dove il cuore continua a palpitare di amore ma la mente fatica a restare agganciata alla realtà e viaggia in altri mondi insondabili.
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Così Corrado Fabbri una volta capito cosa erano quei segni che la consorte tracciava sui fogli di carta con matite colorate ha deciso di collaborare con lei per un'opera d'arte a quattro mani, che simboleggiasse il loro legame indissolubile e inscindibile, e che al tempo stesso raccontasse quello che è dentro ciascuno e che riaffiora, come e perchè non è noto, in un certo periodo della vita.
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Corrado Fabbri
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Ne sono uscite 40 formelle colorate che dopo essere rimaste in mostra nell'esposizione a villa Confalonieri che ha raccolto il plauso e l'apprezzamento di centinaia di persone, catturate dalla intensità delle tinte e dall'originalità dei soggetti, sono state poste ora su una enorme parete del reparto "Magnolia" dedicato ai malati di alzheimer di Villa dei Cedri. Alla struttura meratese l'artista milanese ha voluto fare dono di questi quaranta quadretti, sia per ricordare il percorso di malattia della moglie ma al tempo stesso per condividere quello che ne era scaturito e cioè una parentesi di vita sicuramente faticosa ma con dei risvolti affettuosi e carichi di significato che probabilmente nemmeno lui si sarebbe mai aspettato.
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Taglio del nastro: da sinistra il direttore Marco Arosio, l'assessore alla cultura Fiorenza Albani (a cui fa il merito di avere portato la mostra in Villa Confalonieri), l'artista Corrado Fabbri, la critica d'arte Elisabetta Parente

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E lì nel reparto “Magnolia” sono state temporaneamente allestite sulla parete, in attesa di essere traslate al terzo piano che sarà realizzato più avanti. Quadri che raccontano l'amore e il legame dei due coniugi attraverso l'arte, dando un senso alla malattia: la moglie di Corrado è come se avesse tratteggiato le bozze di ciascuna formella e lui con la sua capacità ne ha rifinito i particolari.

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Sono opere che fanno stare bene, che omaggiano il prendersi cura delle persone, che esprimono la bellezza di un sentimento che dura negli anni e che va oltre anche il percorso terreno della persona.
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Marco Arosio

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Elisabetta Parente

Lo hanno espresso e sottolineato più volte sia il direttore della struttura Marco Arosio che la critica d'arte Elisabetta Parente, presenti al taglio del nastro con i parenti di Corrado Fabbri e con gli ospiti che hanno assistito con interesse e curiosità a questo momento.
S.V.
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