Airuno: Carlo Gilardi torna a essere cittadino del suo paese

Carlo Gilardi è nuovamente un cittadino airunese. Nella serata di lunedì 2 ottobre il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al professore che non risultava più essere residente nel suo paese natale. Per l’occasione diverse persone hanno voluto assistere alla riunione in qualità di uditori. Tra i presenti anche Daniele Lorenzet, presidente della Fabio Sassi, l’associazione che ospita presso il proprio Hospice il professore, e l’ex assessore e amico di Gilardi, Angelo Tavola.
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“Vorrei esplicitare che questa scelta nasce dal fatto che il professore ha sempre vissuto a Airuno, ma per le note vicende che si sono susseguite a oggi non risulta più essere residente” ha detto il sindaco Alessandro Milani. “In occasione delle ultime visite al professore abbiamo colto un rammarico per il fatto che non fosse più residente nel suo amato paese, lui che è da sempre persona stimatissima nella nostra comunità airunese, da parte di tutte le generazioni che si sono negli anni succedute. Egli ha dedicato grande parte della sua vita a beneficio della nostra comunità; Airuno è sempre stata nel suo cuore e il professore lo ha sempre dimostrato prodigandosi nel concreto per la crescita sociale e culturale della nostra comunità”

Il primo cittadino ha proseguito ricordato che il professor Gilardi fu, nel 1972 tra i fondatori della Pro Loco e che nel 1960 fu anche consigliere comunale. “Carlo Gilardi amministratore ebbe il lume del politico consapevole con uno sguardo attento sulla realtà del suo tempo e lungimirante per le necessità della comunità futura, in continua evoluzione” ha detto, spiegando che il professor continua ad informarsi su ciò che riguardo a ciò che l’amministrazione mette in campo per lo sviluppo del territorio. “Si informa sull’andamento demografico della popolazione e almeno una sua domanda è sempre rivolta all'amata Airuno”.
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“In questi anni ha pubblicato, tramite la Pro Loco di Airuno, due raccolte di poesie dal titolo Erbette I e II, le quali rappresentano un realistico e nitido spaccato della sua vita e del suo sentire poetico, avente sempre il cuore ed il pensiero rivolto alla comunità di Airuno, quale filantropo e benefattore.
Per le ragioni esposte sono a proporre di poter conferire la cittadinanza onoraria al professor Carlo Gilardi, che tanto ha dato lustro alla nostra comunità” ha concluso il primo cittadino. 

“Fa un po’ effetto vedere questo punto all’ordine del giorno” ha commentato il capogruppo di minoranza, Gianfranco Lavelli. “Fondamentalmente stiamo dando la cittadinanza a un uomo che ha fondato il paese, a un illustre cittadino da sempre. Se la situazione di oggi però lo richiede, noi siamo favorevoli al conferimento della cittadinanza”. Lavelli si è quindi lasciato andare a una serie di ricordi sulla vita del professore e a tutto ciò che di buono ha fatto per il paese. Altrettanto d’accordo si sono detti i consiglieri di “Al centro”, che hanno però espresso qualche perplessità sulle tempistiche. “Non siamo sicuri che sia il momento più giusto per fare questo passaggio” ha detto il capogruppo Bruno Ferrario. “Ma siamo favorevoli”. 
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Prima di mettere in votazione il punto, il sindaco Milani ha tenuto a leggere un biglietto che il professor Gilardi scrisse a mano proprio per i consiglieri. “Agli onorevoli signori del consiglio comunale di Airuno, ricordando che anche io, con sindaco Alessandro Sella, feci parte del consiglio e della giunta, auguro a tutti buon lavoro. Vogliatevi bene: siamo tutti cittadini di Airuno”.

Applausi dopo le toccanti parole e approvazione all’unanimità del conferimento della cittadinanza onoraria. 
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Una nota a margine riguarda i provvedimenti presi a scopo precauzionale. Vista la risonanza mediatica che le vicende relative al professor Gilardi hanno avuto, gli agenti di Polizia Locale, insieme a due Carabinieri, sono rimasti all’ingresso del municipio per tutta la durata del consiglio. Non ci sono state però manifestazioni di nessun tipo né intromissioni durante la riunione da parte di nessuno. 
E.Ma.
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