Merate: i Cinque Stelle in piazza per il salario minimo
Sabato mattina i sostenitori del "Movimento Cinque Stelle" di Merate sono stati presenti in piazza con uno stand per chiedere la firma per il salario minimo a sostegno della proposta di legge.
"È una misura di dignità per la quale il Movimento si batte da 10 anni. Nei mesi scorsi siamo riusciti a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme a loro abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte. se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori” hanno spiegato i referenti, tra cui Elena Calogero, nel comunicato diramato per l'occasione.
I capisaldi della proposta sono 2:
Riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a
livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda;
Introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro.
Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
CLICCA QUI per un approfondimento
"È una misura di dignità per la quale il Movimento si batte da 10 anni. Nei mesi scorsi siamo riusciti a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme a loro abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte. se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori” hanno spiegato i referenti, tra cui Elena Calogero, nel comunicato diramato per l'occasione.
I capisaldi della proposta sono 2:
Riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a
livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda;
Introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro.
Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
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S.V.