Il mastrogiardiniere/57: le piante in casa purificano l'aria? Credenza popolare o realtà?
Buongiorno sono Maurizia. Vorrei sapere qualcosa su questa pianta e se sono vere le cose che hanno scritto le mando la foto grazie
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Buongiorno,
oggi rispondiamo al dilemma delle piante in casa, ma
veramente purificano o no l’ambiente casalingo, sono pericolose se lasciate in camera durante la notte mentre noi dormiamo?
Per capire:
Partiamo dalla regola generale che conosciamo a sufficienza, quella che dice: “Le piante producono ossigeno per mezzo del processo di fotosintesi clorofilliana e tutto avviene all’interno delle foglie e parti verdi delle piante.” Cioè, come dice la parola, esse sintetizzano (separano) l'ossigeno, presente nell'atmosfera all'interno delle molecole di anidride carbonica (CO2), usando come fonte di energia la luce del sole un equilibrio perfetto tra le esigenze di umani e flora: ciò che noi scartiamo con la respirazione (l'anidride carbonica) serve alle piante per sopravvivere e prosperare; allo stesso modo ciò che le piante scartano (l'ossigeno) serve agli umani per sopravvivere e prosperare.
Credenza popolare
Mentre di giorno le piante rilasciano ossigeno per effetto della fotosintesi clorofilliana, di notte – a causa dell'assenza di luce – producono anidride carbonica. In altre parole: cosa fanno le piante di notte? Consumano ossigeno e producono anidride carbonica. È proprio a causa dell'anidride
carbonica emessa durante le ore notturne che, nella credenza popolare, si dice che dormire con le piante possa essere dannoso per la salute.
Riflessione
Allora di notte non si può andare nel bosco dove c’è una grandissima quantità di piante e miliardi di foglie che ci rubano ossigeno emettendo anidride carbonica? Non credo proprio sia così, ogni albero produce in media 20 – 30 litri di ossigeno al giorno, ma ogni uomo necessita in media 300 litri di ossigeno al giorno per vivere sano. Tra le piante che emettono più ossigeno, vi sono gli abeti, gli aceri, i faggi e gli abeti rossi; i meno ossigenanti sono invece i pini; a metà strada, querce e pioppi. Diversi
fattori incidono, come la grandezza dell'albero, il fatto che abbia molte foglie o che sia o meno sempreverde. Insomma, producono più ossigeno le piante che hanno più foglie e che prendono più luce solare, rispetto alla pianta di piccole dimensioni e magari esposta meno alla luce tipo in
appartamento.
Ho provato per diversi anni a lavorare all’interno delle serre, e d’inverno dove per esigenza rimangono chiuse, ancora prima che sorgesse il sole ho provato ad entrarci e non mi è mai capitato che mi mancasse l’aria, l’ossigeno.
Sono dei purificatori?
Dopo diverse prove eseguite dalla Nasa, si è rilevato che alcune piante commercializzate e facili da trovare, sono in grado di purificare, meglio ancora ridurre, le sostanze tossiche presenti nelle nostre case e uffici.
Tricloroetilene, Formaldeide Benzene, Xilene’ Ammoniaca, Biossido di azoto, Anidride solforosa, Particolato sospeso sono tra le sostanze tossiche che l’uomo si è prodotto con oggetti e materiali che strutturano i nostri appartamenti e case.
Piante purificatrici
Palma Areca, Sanseveria Dracaena tri fasciata, Gerbera, Aglanoema, Chlorophytum, Aloe vera, Rhapis excelsa, Dracaena, Ficus benjamina, Ficus elastica e tante altre ancora aggiungerei io.
Concluderei rispondendo alla lettrice preoccupata di dover scegliere una pianta o un’altra:
Le piante senza luce sono destinate a morire e senza luce non mi risulta possano produrre con il processo della fotosintesi clorofilliana lo scarto chiamato ossigeno, da noi umani e non solo, molto gradito.
Quindi, il mio consiglio è di riempire la casa, tanto non fanno altro che bene!
Spero di essere stato esaustivo, vi auguro buon lavoro!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Alla prossima!
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Buongiorno,
oggi rispondiamo al dilemma delle piante in casa, ma
veramente purificano o no l’ambiente casalingo, sono pericolose se lasciate in camera durante la notte mentre noi dormiamo?
Per capire:
Partiamo dalla regola generale che conosciamo a sufficienza, quella che dice: “Le piante producono ossigeno per mezzo del processo di fotosintesi clorofilliana e tutto avviene all’interno delle foglie e parti verdi delle piante.” Cioè, come dice la parola, esse sintetizzano (separano) l'ossigeno, presente nell'atmosfera all'interno delle molecole di anidride carbonica (CO2), usando come fonte di energia la luce del sole un equilibrio perfetto tra le esigenze di umani e flora: ciò che noi scartiamo con la respirazione (l'anidride carbonica) serve alle piante per sopravvivere e prosperare; allo stesso modo ciò che le piante scartano (l'ossigeno) serve agli umani per sopravvivere e prosperare.
Credenza popolare
Mentre di giorno le piante rilasciano ossigeno per effetto della fotosintesi clorofilliana, di notte – a causa dell'assenza di luce – producono anidride carbonica. In altre parole: cosa fanno le piante di notte? Consumano ossigeno e producono anidride carbonica. È proprio a causa dell'anidride
carbonica emessa durante le ore notturne che, nella credenza popolare, si dice che dormire con le piante possa essere dannoso per la salute.
Riflessione
Allora di notte non si può andare nel bosco dove c’è una grandissima quantità di piante e miliardi di foglie che ci rubano ossigeno emettendo anidride carbonica? Non credo proprio sia così, ogni albero produce in media 20 – 30 litri di ossigeno al giorno, ma ogni uomo necessita in media 300 litri di ossigeno al giorno per vivere sano. Tra le piante che emettono più ossigeno, vi sono gli abeti, gli aceri, i faggi e gli abeti rossi; i meno ossigenanti sono invece i pini; a metà strada, querce e pioppi. Diversi
fattori incidono, come la grandezza dell'albero, il fatto che abbia molte foglie o che sia o meno sempreverde. Insomma, producono più ossigeno le piante che hanno più foglie e che prendono più luce solare, rispetto alla pianta di piccole dimensioni e magari esposta meno alla luce tipo in
appartamento.
Ho provato per diversi anni a lavorare all’interno delle serre, e d’inverno dove per esigenza rimangono chiuse, ancora prima che sorgesse il sole ho provato ad entrarci e non mi è mai capitato che mi mancasse l’aria, l’ossigeno.
Sono dei purificatori?
Dopo diverse prove eseguite dalla Nasa, si è rilevato che alcune piante commercializzate e facili da trovare, sono in grado di purificare, meglio ancora ridurre, le sostanze tossiche presenti nelle nostre case e uffici.
Tricloroetilene, Formaldeide Benzene, Xilene’ Ammoniaca, Biossido di azoto, Anidride solforosa, Particolato sospeso sono tra le sostanze tossiche che l’uomo si è prodotto con oggetti e materiali che strutturano i nostri appartamenti e case.
Piante purificatrici
Palma Areca, Sanseveria Dracaena tri fasciata, Gerbera, Aglanoema, Chlorophytum, Aloe vera, Rhapis excelsa, Dracaena, Ficus benjamina, Ficus elastica e tante altre ancora aggiungerei io.
Concluderei rispondendo alla lettrice preoccupata di dover scegliere una pianta o un’altra:
Le piante senza luce sono destinate a morire e senza luce non mi risulta possano produrre con il processo della fotosintesi clorofilliana lo scarto chiamato ossigeno, da noi umani e non solo, molto gradito.
Quindi, il mio consiglio è di riempire la casa, tanto non fanno altro che bene!
Spero di essere stato esaustivo, vi auguro buon lavoro!
Se avete domande, dubbi, curiosità, criticità del vostro verde da sottoporre al "mastro" inviatele pure a redazione@merateonline.it oppure scrivete al numero 340.957.40.11 corredando il vostro scritto possibilmente di fotografie.
Alla prossima!
Il Mastrogiardiniere