Osnago: "Progetto" (senza Brivio) prepara le elezioni
È cominciata la marcia elettorale di Progetto Osnago. Con un comunicato stampa l’associazione politica di centro-sinistra ufficializza l’avvio del percorso per le elezioni locali nella prossima primavera, probabilmente a inizio giugno. La nota non aggiunge nulla rispetto alle poche indiscrezioni di stampa finora trapelate, ma implicitamente le conferma.
Scopo primario dell’informativa è quella di comunicare alla popolazione che Progetto Osnago c’è, potendo vantare un’esperienza amministrativa alla salda guida del paese dal 1995. Il gruppo sta lavorando in vista del rinnovo del Consiglio comunale, con anticipo ma senza agitazione, come a dire che ogni valutazione sarà soppesata con senso di responsabilità.
Con la nuova riforma, i sindaci possono candidarsi anche a un terzo mandato consecutivo, ma che l’intenso ciclo di Paolo Brivio stia volgendo al termine era talmente tanto nell’aria che persino il comunicato stampa lo dà come dato assodato e come fattore di causa della ricerca di una nuova leadership.
Il passaggio più interessante è proprio quello sull’impegno nella scelta del nuovo candidato sindaco: “È nostra intenzione valorizzare chi all’interno del gruppo abbia maturato una significativa esperienza amministrativa. Il sindaco Paolo Brivio sta verificando la disponibilità delle persone attualmente in Consiglio Comunale ad una ricandidatura e in quale ruolo. Prevediamo di annunciare il nome del/la candidato/a sindaco/a agli inizi del 2024”.
Agli addetti ai lavori risulta piuttosto intuitivo il messaggio criptato. Se volete trovare i candidati a sindaco, cercateli nell’attuale gruppo di maggioranza e, tra questi, in chi ha un ampio pedigree amministrativo alle spalle. In sostanza il comunicato ci autorizza a confermare quello che già si sapeva e abbiamo scritto: la corsa è tra la vice sindaca Maria Grazia Caglio e l’assessore Felice Rocca.
Caglio sta svolgendo ormai da 9 anni l’incarico di assessore a Cultura, Tempo libero, Pace e Integrazione. È stata scenografa del Teatro alla Scala fino al recente pensionamento. In caso fosse sindaca potrebbe svolgere il mandato a tempo pieno. Attualmente è anche presidente del Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli. Proviene da una famiglia di osnaghesi DOC ben radicati nel tessuto sociale del paese.
Rocca, progettista elettronico, è assessore ad Ambiente, Lavori pubblici, Attività produttive, Sport, Giovani. Nel mandato precedente ha seguito l’Istruzione, oltre alle Attività produttive, Sport e Giovani. È stato eletto per due volte anche in Consiglio provinciale, la prima volta in maggioranza con delega all’Istruzione e poi al trasporto scolastico, attualmente in minoranza. È stato segretario del circolo del PD di Osnago. È estremamente conosciuto a Osnago in parte per il modo in cui ha esercitato l’assessorato all’Istruzione e alle Politiche giovanili, in parte per il suo impegno da volontario con la Protezione civile e il piedibus. Nel 2019 con le preferenze aveva più che doppiato Maria Grazia Caglio (152 a 67).
Tornando alla “analisi del testo” del comunicato, viene attribuito un ruolo al sindaco uscente Paolo Brivio nella ricerca del candidato. La dichiarazione si ferma a riconoscergli la funzione di verifica delle disponibilità degli attuali consiglieri a ripresentarsi e in quale ruolo. Trattandosi di numeri piuttosto contenuti e di persone affiatate tra loro, il compito di “smista-traffico” appare superfluo per tale contesto. La sottolineatura di una certa centralità di Brivio vorrà forse significare che il sindaco metterà i suoi al corrente di quale sia l’opzione da lui caldeggiata, senza imporla a tutti i costi.
Non è troppo un mistero che la premiazione di Caglio a vice sindaca nel 2019 rientrasse nel disegno a medio-termine di Brivio di prepararle il terreno per la sua successione. Il primo cittadino potrebbe così fregiarsi di aver aperto le porte alla prima donna potenzialmente sindaca di Osnago. Non ci sarebbe troppo da stupirsi se ciò comportasse la rinuncia di Rocca, incassatore di preferenze ad essere inserito in lista per la terza volta. E se così fosse, Progetto Osnago si troverebbe di fronte ad un bel bivio. Alla fine, possiamo comunque star certi che non spunteranno i coltelli e che il confronto interno farà emergere il nome della persona considerata più adeguata a intercettare e interpretare le aspettative degli elettori.
Un’ultima considerazione che potrebbe alimentare il dibattito dentro a Progetto Osnago è di rappresentanza politica. A urne chiuse nel 2019, la composizione del gruppo consiliare era sbilanciata verso il Partito Democratico. Oltre al sindaco Brivio (comunque sembra che quest’anno non abbia rinnovato la tessera del PD) e a un assessore di peso come Rocca, anche il capogruppo Federico Dusi è un dem, tanto che è stato anche segretario dei circoli riuniti di Osnago, Cernusco Lombardone, Lomagna e Montevecchia, carica che ha poi lasciato. E, allargando lo sguardo, è dai tempi di Marco Molgora che Osnago non ha un sindaco più spostato a sinistra. Da questo punto di vista Maria Grazia Caglio, con la sua adesione a Sinistra Italiana, darebbe corpo al principio dell’alternanza.
Proseguendo su questo ragionamento, qualcuno potrebbe far notare che alle Regionali dello scorso febbraio l’Alleanza Verdi e Sinistra aveva collezionato a Osnago il miglior dato percentuale (9,16%) in Provincia di Lecco ed il quinto in tutta la Lombardia, dove l’esito di Verdi-Sinistra è stato del 3,23%.