Mandic: lascia Tiziana Dell'Anna primario f.f. di ostetricia. Problemi in pediatria. La situazione si fa sempre più difficile
Se le indiscrezioni che circolano si rivelassero veritiere, si può affermare che la nave affonda. E chi può scappa.
In queste ore circola la voce che la dottoressa Tiziana Dell'Anna, primario facente funzioni di Ostetricia-Ginecologia abbia presentato le dimissioni. La
Dell'Anna operava a Lecco fino al novembre scorso quando, a causa delle dimissioni del primario Gregorio Del Boca e di Anna Biffi, era stata nominata primario facente funzioni al San Leopoldo Mandic. Una presentazione in pompa magna curata personalmente dal direttore generale Paolo Favini, col direttore sanitario Vito Corrao e col direttore del dipartimento materno-infantile Roberto Bellù. Costui aveva affermato che, dopo l'uscita di Del Boca la situazione sarebbe nettamente cambiata con una inversione del trend negativo di nascite presso il presidio.
Ma i fatti si sono incaricati di dargli torto. I parti a nove mesi dall'inizio dell'anno sono circa 150, il numero più basso mai fatto registrare all'ospedale di Merate.
Addirittura secondo Favini l'operazione avrebbe favorito il riavvicinarsi di molte mamme meratesi che negli ultimi anni hanno scelto di abbandonare la Ginecologia di Merate preferendo quelle di altre aziende ospedaliere vicine.
Mai profezia fu tanto errata.
Il reparto spesso ha visto la presenza di una o due pazienti con un crollo verticale dell'attività. Tanto che già aveva lasciato la capo ostetrica mentre altre hanno richiesto il trasferimento al Consultorio oppure si sono dimesse per andare a operare in presidi bergamaschi. Insomma l'esatto contrario di quanto aveva prefigurato la Direzioen strategica. E ora la notizia delle dimissioni della dottoressa Dell'Anna che pure ha presentato la propria candidatura al concorso per primario effettivo del reparto. In tal senso sembra che il concorso sia stato bloccato. Due sole erano le candidature: quella della Dell'Anna e quella di Giuseppe Losa, classe 1965. Impossibile per ora sapere le cause di queste dimissioni. Tuttavia il forte calo dell'attività sembra sia alla base della sofferta decisione della primaria facente funzioni. Al momento non è chiaro se la dottoressa Dell'Anna tornerà al Manzoni di Lecco o lascerà l'azienda socio-sanitaria territoriale lecchese.
Da tenere sotto controllo anche la situazione di Pediatria dove la dottoressa Francesca Cortinovis, primaria facente funzioni, si sta impegnando al massimo per tenere assieme il reparto, ma le degenze sono ridotte e da Lecco pare abbiano già idee diverse circa il futuro di quello che è stato uno dei reparti di punta del San leopoldo mandic, rinomato in tutta la regione e anche fuori grazie ai primari Rusca, Valli, Bettinelli, Cogliati e ultimo, Morandi.
Ma le brutte notizie non finiscono qui. Sempre secondo indiscrezioni si sarebbe dimessa anche Katia Rusconi, responsabile del servizio infermieristico dopo il pensionamento di Anna Cazzaniga, già "capo del Sitra".
Due dirigenti dell'azienda le cui sostituzioni saranno tutt'altro che agevoli. Si affonda. . . . mentre la città che ospita l'ospedale discute della lingua inglese e il suo sindaco finisce pure in minoranza.
In queste ore circola la voce che la dottoressa Tiziana Dell'Anna, primario facente funzioni di Ostetricia-Ginecologia abbia presentato le dimissioni. La
Dell'Anna operava a Lecco fino al novembre scorso quando, a causa delle dimissioni del primario Gregorio Del Boca e di Anna Biffi, era stata nominata primario facente funzioni al San Leopoldo Mandic. Una presentazione in pompa magna curata personalmente dal direttore generale Paolo Favini, col direttore sanitario Vito Corrao e col direttore del dipartimento materno-infantile Roberto Bellù. Costui aveva affermato che, dopo l'uscita di Del Boca la situazione sarebbe nettamente cambiata con una inversione del trend negativo di nascite presso il presidio.
Ma i fatti si sono incaricati di dargli torto. I parti a nove mesi dall'inizio dell'anno sono circa 150, il numero più basso mai fatto registrare all'ospedale di Merate.
Addirittura secondo Favini l'operazione avrebbe favorito il riavvicinarsi di molte mamme meratesi che negli ultimi anni hanno scelto di abbandonare la Ginecologia di Merate preferendo quelle di altre aziende ospedaliere vicine.
Mai profezia fu tanto errata.
Il reparto spesso ha visto la presenza di una o due pazienti con un crollo verticale dell'attività. Tanto che già aveva lasciato la capo ostetrica mentre altre hanno richiesto il trasferimento al Consultorio oppure si sono dimesse per andare a operare in presidi bergamaschi. Insomma l'esatto contrario di quanto aveva prefigurato la Direzioen strategica. E ora la notizia delle dimissioni della dottoressa Dell'Anna che pure ha presentato la propria candidatura al concorso per primario effettivo del reparto. In tal senso sembra che il concorso sia stato bloccato. Due sole erano le candidature: quella della Dell'Anna e quella di Giuseppe Losa, classe 1965. Impossibile per ora sapere le cause di queste dimissioni. Tuttavia il forte calo dell'attività sembra sia alla base della sofferta decisione della primaria facente funzioni. Al momento non è chiaro se la dottoressa Dell'Anna tornerà al Manzoni di Lecco o lascerà l'azienda socio-sanitaria territoriale lecchese.
Da tenere sotto controllo anche la situazione di Pediatria dove la dottoressa Francesca Cortinovis, primaria facente funzioni, si sta impegnando al massimo per tenere assieme il reparto, ma le degenze sono ridotte e da Lecco pare abbiano già idee diverse circa il futuro di quello che è stato uno dei reparti di punta del San leopoldo mandic, rinomato in tutta la regione e anche fuori grazie ai primari Rusca, Valli, Bettinelli, Cogliati e ultimo, Morandi.
Ma le brutte notizie non finiscono qui. Sempre secondo indiscrezioni si sarebbe dimessa anche Katia Rusconi, responsabile del servizio infermieristico dopo il pensionamento di Anna Cazzaniga, già "capo del Sitra".
Due dirigenti dell'azienda le cui sostituzioni saranno tutt'altro che agevoli. Si affonda. . . . mentre la città che ospita l'ospedale discute della lingua inglese e il suo sindaco finisce pure in minoranza.