Merate: mozione contro l’uso dell’inglese. E c’è chi la firma
Multe fino a 100mila euro per chi usa inglesismi. La proposta di legge è targata Fratelli d’Italia e il primo firmatario è Fabio Rampelli, deputato e vice presidente della Camera. Nella proposta di legge si prevede una sanzione amministrativa da 5.000 euro a 100.000 euro per chi non userà la lingua italiana nelle istituzioni, nelle società partecipate come la Rai e in tutta la pubblica amministrazione, comprese scuole e Università. In pratica, una sorta di reato di ‘forestierismo’ linguistico contro l’uso di termini stranieri o derivanti dal linguaggio digitale.
Il Disegno di legge è ancora da discutere. Ma ha subito fatto sorridere quando è stato presentato nel marzo scorso. Anche perché il primo a pagare la sanzione sarebbe il Governo Meloni stesso che ha inventato per Adolfo Urso il ministero del “Made in Italy”. E poi “Open to meraviglia” un ibrido inventato dalla ministra del Turismo Garnero in (ex) Santanché.
Una battuta, insomma, che pareva destinata al magazzino delle minchiate. Invece ecco che arriva Alessandro Vanotti, architetto, capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale che, detto senza offesa, a noi sembra più un capocomico per la postura e la dialettica che caratterizzano i suoi (rarissimi) interventi in Aula, che presenta una mozione da approvare. Sì proprio una mozione, in seconda battuta firmata anche da Paolo Centemero (ex capogruppo) e Angelo Panzeri (ex Tipes) con la quale vietare l’uso dell’inglese in tutti i rapporti con la pubblica amministrazione, financo con le scuole dove la prima lingua straniera è giustappunto l’inglese, spesso potenziato.
Non sono ancora note le reazioni dentro la maggioranza, soprattutto da parte di assessori come gli avvocati Procopio, Casaletto e Maggioni e di “viaggiatori” come Robbiani e Tamandi che spessissimo soggiornano all’estero per lavoro (l’uno), per gaudio (l’altro) e che con l’inglese convivono pacificamente.
L’italiano, con la sua letteratura, la sua grammatica, la sua sintassi, resta la materia numero uno in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Poi quando ci si addentra nei percorsi scolastici e lavorativi ci si accorge che l’informatica diventa Coding che affare diventa business, che ascolti diventa audience, che marchio diventa brand, che riunione diventa convention, che immagine diventa look, che fallimento diventa flop, che gruppo diventa network, che compagno diventa partner, che l’allenamento fisico diventa fitness mentre il benessere psico-fisico diventa wellness, che preventivo diventa budget, che dirigente diventa manager, che spettacolo diventa show, che seminario diventa workshop, . . . . e così via. Tutti vocaboli inseriti nella Treccani.
Il Consiglio comunale si riunirà giovedì 28 settembre e al primo punto dopo i verbali e prima di bilancio consolidato 2022 e Dup, discuterà proprio la mozione. Una seduta da non perdere.
Certo che per scrivere un polpettone del genere, sostanzialmente illeggibile, Vanotti e fratelli ne devono avere del tempo libero.
CLICCA QUI per il testo della mozione