Lomagna: critica la situazione del personale del Municipio

Dalla stabilità degli Uffici comunali dipende il buon andamento dell’attività amministrativa di un Ente. Quello che sta accadendo nel palazzo municipale di via Fratelli Kennedy rischia di ingolfare la gestione del Comune, con riflessi sui servizi erogati ai cittadini e sui rapporti con l’Ente associato, Osnago.

A Lomagna nel giro di pochi mesi due Responsabili di servizio su tre hanno fatto le valigie. La prima a salutare i colleghi è stata Lara Spreafico, che aveva in capo l’area Tributi. Dal 1° settembre non è più dipendente di Lomagna. È scritto in una determina dell’11 settembre, curiosamente infilata qualche giorno fa a pagina 2 dell’albo pretorio, preceduta da provvedimenti più vecchi già a disposizione da qualche giorno. Sicuramente un errore non voluto. Fatto sta che la dipendente che da oltre 20 anni prestava servizio a Lomagna ha lasciato la Pubblica Amministrazione, preferendo andare nel privato.
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Si trasferirà invece ad Olginate la Responsabile Michela Cavalli. Risultata prima al bando di mobilità indetto da Olginate, Cavalli ha già ottenuto dalla Giunta di Lomagna il nulla osta definitivo al passaggio. Per Lomagna e Osnago seguiva i Servizi Sociali, l’Istruzione, l’U.R.P., i Servizi Demografici e, fino all’anno scorso, anche il Personale, e su questo ci torniamo. Era entrata a Lomagna a seguito del pensionamento della storica dipendente Patrizia Conti. Il passaggio a Olginate di Cavalli avverrà nei tempi che saranno pattuiti tra i due Comuni, ma difficilmente è ipotizzabile un’attesa superiore allo scadere dell’anno solare.

Se dal 1° settembre la dott.ssa Spreafico non è più a Lomagna significa che da almeno due mesi il Comune sapeva della sua scelta. Mentre per la dott.ssa Cavalli è del 20 maggio la concessione da parte della Giunta di un nulla osta preventivo per partecipare al bando di mobilità. Eppure non si è ancora proceduto né ad approvare il documento relativo al Fabbisogno del personale né a procedere con le nuove assunzioni.

La gestione della macchina amministrativa tra Lomagna e Osnago in questi mesi è sembrata non poggiare su basi solide. Le nomine dei Responsabili di servizio non sono state fatte di durata annuale come di solito, ma per periodi brevi, seguiti da proroghe. Nel frattempo è stata pescata dal cilindro anche una fantomatica “unità temporanea di progetto per il servizio associato del personale”. Un’operazione che ha di fatto scalzato l’Area del Personale alla dott.ssa Cavalli, che ha poi deciso di andarsene.

A Lomagna negli ultimi anni erano stati diversi gli impiegati a fuggire. All’Ufficio Istruzione sono passate tre diverse figure per brevissimo tempo. Movimenti a dir poco turbolenti all’Anagrafe. Un clima di serenità all’interno del municipio spesso compromesso, su cui la parte politica (Giunta e sindaca in primis) non ha saputo offrire risposte convincenti. Con il declassamento di Cavalli è stato soltanto individuato un capro espiatorio, con tutto ciò che ora ne conseguirà sull’attività dell’Ente.

Sulla legittimità di questa UDP si sollevano diverse perplessità. Il Regolamento le ammette “al fine dello sviluppo o della gestione di specifici progetti, programmi o per il raggiungimento di obiettivi determinati”. Non è mai stato chiaro quale fosse l’obiettivo dell’UDP, se non quello di eliminare la regolare Area Personale e distribuire le competenze tra i suoi componenti, un mix di dipendenti sia di Lomagna sia di Osnago, Comune che si è visto perciò aggiungersi sulla carta altro impegno sul fronte dell’Area Personale che era in capo a Lomagna. È il paradosso di una Unità di Progetto, senza progetto. L’UDP è di fatto un tappabuchi per arginare il vuoto della mancata conferma della dott.ssa Cavalli a Responsabile del Personale, in attesa di “una revisione dell’assetto organizzativo delle politiche del personale”. Non esattamente lo scopo per cui sono state concepite le Unità di Progetto.

Le Giunte di Lomagna e Osnago avevano inizialmente ipotizzato una data di scadenza dell’Unità di Progetto. Sei mesi. Il periodo è stato ampliato per ulteriori tre mesi, fino al 30 settembre, ma ancora – al 25 settembre – non è noto se verrà ancora dilatato il tempo. Quel che è certo è che la vigente proroga non aveva visto d’accordo tutti i Responsabili di Servizio. Michela Cavalli di Lomagna e Barbara Massironi di Osnago avevano espresso parere tecnico negativo. Entrambe avevano evidenziato che la natura dell’UDP dovesse essere temporanea, per poi motivare: “Non si ritiene che una ulteriore proroga possa consentire il proseguo di una efficiente gestione complessiva dei servizi di propria competenza a causa degli ulteriori adempimenti che conseguirebbero in capo alla sottoscritta ed ai dipendenti assegnati al proprio Settore, soprattutto viste le nuove disposizioni legislative in materia la cui applicazione richiede competenza specifica e continua formazione”.

In questo marasma, ormai a pochi mesi dalle elezioni comunali della prossima primavera che interesseranno sia Lomagna che Osnago, sono in fase avanzata i lavori per redistribuire le aree. A breve i due Consigli comunali si dovranno esprimere perciò sulla modifica della convenzione sulle funzioni associate degli uffici. Una modifica dell’accordo quinquennale che arriverà a un anno dal suo naturale termine. Con ogni probabilità nulla cambierà per Polizia locale, Lavori pubblici, Urbanistica. A logica, tanto per cominciare, l’Area dei tributi dovrebbe essere inglobata nei Servizi finanziari, la cui responsabile dovrebbe essere sgravata da altre funzioni, in primis quelle dell’Informatica (come richiesto dalla stessa Massironi quattro anni fa al momento del rinnovo delle funzioni associate). Ma in tutti questi movimenti di logica se ne intravede ben poca. Se la razionalizzazione sarà effettivamente razionale o se risponderà alla ostinata difesa di piccoli e traballanti feudi lo si scoprirà tra non molto.
M.P.
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