Paderno: Piccoli Idilli, voce a giovani e minoranze con VUS
VÛS, un festival integrato di teatro d'arte e teatro della comunità che per 4 giorni nei comuni di Robbiate, Osnago, Paderno d'Adda e Casatenovo con laboratori, spettacoli e conferenze ha promosso i valori del multiculturalismo, della condivisione, dell'accoglienza e dell'inclusione sociale e culturale. La rassegna si è aperta nel pomeriggio di venerdì 22 settembre nella Sala delle Associazioni di Paderno con un convegno “Siamo qui” che ha coinvolto diverse realtà in un dialogo sul teatro e l’inclusività.
Il sindaco di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio ha spiegato come ormai da anni, per i comuni e le amministrazioni, lavorare sull’integrazione sia una necessità fondamentale da concretizzarsi costruendo momenti ed occasioni di ritrovo di cucitura tra le varie componenti del paese. “Abbiamo bisogno di essere supportati in questo tipo di attività da chi ci lavora con attenzione, professionalità e fantasia. Questi sono gli elementi che abbiamo ritrovato in questo progetto e che ci hanno spinto ad accompagnarlo”.
Il sindaco di Osnago Paolo Brivio ha presentato la situazione del suo comune che da 30 anni lavora con fatica a sostegno degli stranieri. “Nella classe di mia figlia è arrivata una bambina peruviana che non parla né italiano né inglese. Lei attarderà il percorso della sua classe? In qualche modo sì, chiederà a noi amministratori di fare ancora di più per stanziare fondi per l’integrazione scolastica? Sicuramente sì. In cambio però favorirà un incontro tra culture, lingue, tradizioni che genereranno attriti e problemi ma anche opportunità e incontri. Si hanno due possibilità per affrontare queste situazioni: la paura o la curiosità. La curiosità è quella che genera la possibilità di affrontare positivamente i problemi, ed è questo che siamo chiamati a fare perché la nostra identità collettiva di domani diventi ancora più ricca”.
L’Iniziativa VÛS, voci del mondo è nata da un progetto Cariplo Quinta Parete con lo scopo di porre un’attenzione speciale proprio sugli adolescenti e stranieri che maggiormente hanno risentito dell’assenza di iniziative culturali durante il periodo della pandemia. Carla Peirolero, direttrice e ideatrice del Suq Festival di Genova ha spiegato però come il mondo della cultura abbia faticato da sempre ad entrare in relazione con la migrazione. “Spesso c’è la possibilità di partecipare a bandi che aiutano in questa direzione ma spesso e volentieri dei “paletti” burocratici impediscono la partecipazione degli individui ai quali dovrebbero essere maggiormente rivolti. Negli ultimi anni ha preso vita una molla di cambiamento che però ha bisogno di essere accompagnata per non farsi fermare da quella paura per la curiosità di cui parlava Paolo”.
Renato Cazzaniga e Giuliana Lanfranchi del CPIA di Lecco, hanno presentato con un video la realtà in cui operano e le attività che hanno offerto in collaborazione con Piccoli Idilli che hanno aiutato alcune persone ad uscire da situazioni di difficoltà.Cecilia Bartoli, fondatrice di Asinitas con cui promuove a Roma attività rivolte alla cura, all’educazione e alla testimonianza di persone minori e adulte, italiane e straniere, ha infatti sottolineato la capacità del teatro di unire ed accomunare. “È come un enzima che velocizza i processi rendendoli in poco tempo alla portata di tutti.”. Filippo Ughi, che insieme ad Eugenia Neri ha fondato nel 2006 Piccoli Idilli, ha puntualizzato come negli anni lavorando con diversi gruppi e compagnie è risultato evidente come il teatro sia un bel posto per non parlare. “In teatro si può essere timidi o chiacchieroni, non occorre condividere una lingua perché un gesto si trasforma magicamente in una parola che esprime i nostri sentimenti più profondi”.
Presenti all’incontro inoltre Andrea Riva insegnante di lettere e volontario del doposcuola di Robbiate, così come il consigliere di Paderno Barbara Canziani, l’assessore ai servizi alle Persone e Cultura di Paderno Barbara Riva, Silvia Melis e Paola che operano teatro terapia con l’associazione padernese Antisopore, Marisa, Lucia e Antonella di Dietrolalavagna e del Gruppo Ora Basta, il consigliere comunale di Imbersago Chiara Bonfanti, l’assessore all’istruzione di Robbiate Antonella Cagliani e l’assessore alla Cultura di Osnago con delega all’Integrazione Maria Grazia Caglio.
Il sindaco di Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio ha spiegato come ormai da anni, per i comuni e le amministrazioni, lavorare sull’integrazione sia una necessità fondamentale da concretizzarsi costruendo momenti ed occasioni di ritrovo di cucitura tra le varie componenti del paese. “Abbiamo bisogno di essere supportati in questo tipo di attività da chi ci lavora con attenzione, professionalità e fantasia. Questi sono gli elementi che abbiamo ritrovato in questo progetto e che ci hanno spinto ad accompagnarlo”.
Il sindaco di Osnago Paolo Brivio ha presentato la situazione del suo comune che da 30 anni lavora con fatica a sostegno degli stranieri. “Nella classe di mia figlia è arrivata una bambina peruviana che non parla né italiano né inglese. Lei attarderà il percorso della sua classe? In qualche modo sì, chiederà a noi amministratori di fare ancora di più per stanziare fondi per l’integrazione scolastica? Sicuramente sì. In cambio però favorirà un incontro tra culture, lingue, tradizioni che genereranno attriti e problemi ma anche opportunità e incontri. Si hanno due possibilità per affrontare queste situazioni: la paura o la curiosità. La curiosità è quella che genera la possibilità di affrontare positivamente i problemi, ed è questo che siamo chiamati a fare perché la nostra identità collettiva di domani diventi ancora più ricca”.
L’Iniziativa VÛS, voci del mondo è nata da un progetto Cariplo Quinta Parete con lo scopo di porre un’attenzione speciale proprio sugli adolescenti e stranieri che maggiormente hanno risentito dell’assenza di iniziative culturali durante il periodo della pandemia. Carla Peirolero, direttrice e ideatrice del Suq Festival di Genova ha spiegato però come il mondo della cultura abbia faticato da sempre ad entrare in relazione con la migrazione. “Spesso c’è la possibilità di partecipare a bandi che aiutano in questa direzione ma spesso e volentieri dei “paletti” burocratici impediscono la partecipazione degli individui ai quali dovrebbero essere maggiormente rivolti. Negli ultimi anni ha preso vita una molla di cambiamento che però ha bisogno di essere accompagnata per non farsi fermare da quella paura per la curiosità di cui parlava Paolo”.
Renato Cazzaniga e Giuliana Lanfranchi del CPIA di Lecco, hanno presentato con un video la realtà in cui operano e le attività che hanno offerto in collaborazione con Piccoli Idilli che hanno aiutato alcune persone ad uscire da situazioni di difficoltà.Cecilia Bartoli, fondatrice di Asinitas con cui promuove a Roma attività rivolte alla cura, all’educazione e alla testimonianza di persone minori e adulte, italiane e straniere, ha infatti sottolineato la capacità del teatro di unire ed accomunare. “È come un enzima che velocizza i processi rendendoli in poco tempo alla portata di tutti.”. Filippo Ughi, che insieme ad Eugenia Neri ha fondato nel 2006 Piccoli Idilli, ha puntualizzato come negli anni lavorando con diversi gruppi e compagnie è risultato evidente come il teatro sia un bel posto per non parlare. “In teatro si può essere timidi o chiacchieroni, non occorre condividere una lingua perché un gesto si trasforma magicamente in una parola che esprime i nostri sentimenti più profondi”.
Presenti all’incontro inoltre Andrea Riva insegnante di lettere e volontario del doposcuola di Robbiate, così come il consigliere di Paderno Barbara Canziani, l’assessore ai servizi alle Persone e Cultura di Paderno Barbara Riva, Silvia Melis e Paola che operano teatro terapia con l’associazione padernese Antisopore, Marisa, Lucia e Antonella di Dietrolalavagna e del Gruppo Ora Basta, il consigliere comunale di Imbersago Chiara Bonfanti, l’assessore all’istruzione di Robbiate Antonella Cagliani e l’assessore alla Cultura di Osnago con delega all’Integrazione Maria Grazia Caglio.
I.Bi.