Airuno: artisti locali e fotografie storiche della famiglia Pizzagalli-Magno per la Festa del Paées

Durante il fine settimana, in occasione della Festa del Paées curata dalla Pro Loco, la palestra della scuola primaria Aldo Moro di Airuno è stata abbellita da quadri di artisti locali e fotografie storiche del paese e delle famiglie che ne hanno fatto la storia.
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Elvira Bonfanti, Rita Mauri e Adelaide Bonfanti

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In particolare, grazie alla passione di Rita Mauri, la Pro Loco ha potuto presentare un’esposizione fotografica narrante la nascita e l’estinzione della famiglia Pizzagalli-Magno. Dopo la prima metà del 1700, giunto ad Airuno, il setaiolo bergamasco Paolo Francesco Magno decise di comprare tutte le proprietà che i conti Cernusco avevano ottenuto dalla famiglia airunese Vimercati, riconquistando così dei beni che erano stati sottratti in precedenza al paese. Uno dei suoi dieci figli adottò Giovanni Pizzagalli, fondendo così i cognomi delle due dinastie. Giovanni si sposò e tra i numerosi figli è interessante ricordare Franco, che nel 1922 si trasferisce in Libia per fondare una ghiacciaia con l’aiuto di tanti airunesi, che lo seguirono fino a Tripoli per sostenerlo nella sua impresa. Nel 1956 Franco si sposò con Angela Perego nella parrocchia SS. Cosma e Damiano, non potendo però avere eredi, la dinastia fu destinata ad estinguersi nel 2002.
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Durante lo svolgimento della manifestazione è stato oltretutto possibile consultare sei album ricchi di immagini che hanno caratterizzato la storia del comune: le famiglie, le associazioni, il capitano Francesco Perego e il periodo della prima guerra mondiale, insieme a documenti ufficiali perfettamente conservati, tra i quali spicca l’apertura della filanda di Paolo Magno il 7 marzo del 1754.

Galleria fotografica (vedi tutte le 29 immagini)

Con le mostre fotografiche allestite dal Fotoclub di Airuno e Fotolibera di Merate i visitatori hanno potuto invece osservare architetture del territorio, spesso situate in posti isolati, che conservano ancora un pezzo di storia: i luoghi di culto, gli edifici civili e le aree industrializzate che hanno segnato un’epoca ospitando generazioni, generando lavoro e rappresentando ideologie.

Anche quattro artisti del territorio hanno deciso di mostrare alla comunità il loro talento: Elvira e Adelaide Bonfanti con i loro acquerelli e Daniela Donizzetti e Renato Limonta con i loro dipinti ad olio, che hanno spiccato con il loro colore tra il bianco e nero delle fotografie d’epoca.
I.Bi.

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