Cernusco: furto di dispositivi informatici al "G. Verga"
La scuola media di Cernusco Lombardone è nuovamente finita nelle mire dei malviventi che si sono impossessati di ingente materiale informatico. È accaduto nei giorni scorsi quando ignoti si sono introdotti all'interno dell'istituto "G. Verga" di Moscoro e hanno prelevato una cinquantina tra tablet e computer dall'aula informatica. Un fatto risultato particolarmente sgradevole visto l'anno scolastico appena iniziato e il grave danno arrecato all'attività scolastica dei ragazzi. Ingente chiaramente il bottino e non si esclude che ad agire possano essere stati gli stessi che già lo scorso anno avevano colpito con successo, rimanendo impuniti.
Pare che la scoperta sia avvenuta lunedì 18 settembre, con l'avvio delle lezioni scolastiche. Da quanto ci è stato possibile ricostruire, non ci sarebbero stati segni di effrazione. Non solo, nessun sistema d'allarme sarebbe scattato, nemmeno quello installato giusto giusto un anno fa [clicca QUI]. Telecamere, nebbiogeni, sirene, nulla di tutto questo armamentario avrebbe messo in allerta la scuola e le forze dell'ordine. Sembrerebbe che la SIM della centralina fosse attiva. Quando la scuola è aperta però il sistema di allarme non sarebbe operativo. Il sospetto è dunque che il furto sia avvenuto, dal 1° al 17 settembre, quando la scuola era aperta per l'attività amministrativa e per le riunioni propedeutiche all'entrata a regime regolare.
L'allarme non era scattato nemmeno nei tre furti precedenti, che si erano susseguiti tra maggio e giugno del 2022. All'epoca si era pensato che, se i malfattori si fossero introdotti dall'esterno, sarebbero stati in grado di sfruttare punti ciechi. Sembra per altro che, nell'ultimo episodio del 2022, le viti della serratura della finestra utilizzata come ingresso e via di fuga dai ladri fossero state allentate dall'interno. Ora che l'aula informatica è "blindata" quando la scuola è chiusa gli interrogativi si fanno più insistenti, l'amarezza è ancora maggiore e la ricerca dei responsabili è avvertita come una necessità ancora più urgente.
L'Istituto scolastico ha sporto denuncia verso ignoti nella giornata del 20 settembre e ha avvisato le famiglie dell'accaduto con una comunicazione formale. Spetterà alle forze dell'ordine vederci chiaro con delle indagini approfondite.
Dalle parziali informazioni raccolte, pare che non siano noti all'Istituto scolastico i codici per bloccare da remoto i sistemi operativi dei computer e dei tablet sottratti. Sarebbe dunque facile immettere i dispositivi rubati nel mercato nero.
Pare che la scoperta sia avvenuta lunedì 18 settembre, con l'avvio delle lezioni scolastiche. Da quanto ci è stato possibile ricostruire, non ci sarebbero stati segni di effrazione. Non solo, nessun sistema d'allarme sarebbe scattato, nemmeno quello installato giusto giusto un anno fa [clicca QUI]. Telecamere, nebbiogeni, sirene, nulla di tutto questo armamentario avrebbe messo in allerta la scuola e le forze dell'ordine. Sembrerebbe che la SIM della centralina fosse attiva. Quando la scuola è aperta però il sistema di allarme non sarebbe operativo. Il sospetto è dunque che il furto sia avvenuto, dal 1° al 17 settembre, quando la scuola era aperta per l'attività amministrativa e per le riunioni propedeutiche all'entrata a regime regolare.
L'allarme non era scattato nemmeno nei tre furti precedenti, che si erano susseguiti tra maggio e giugno del 2022. All'epoca si era pensato che, se i malfattori si fossero introdotti dall'esterno, sarebbero stati in grado di sfruttare punti ciechi. Sembra per altro che, nell'ultimo episodio del 2022, le viti della serratura della finestra utilizzata come ingresso e via di fuga dai ladri fossero state allentate dall'interno. Ora che l'aula informatica è "blindata" quando la scuola è chiusa gli interrogativi si fanno più insistenti, l'amarezza è ancora maggiore e la ricerca dei responsabili è avvertita come una necessità ancora più urgente.
L'Istituto scolastico ha sporto denuncia verso ignoti nella giornata del 20 settembre e ha avvisato le famiglie dell'accaduto con una comunicazione formale. Spetterà alle forze dell'ordine vederci chiaro con delle indagini approfondite.
Dalle parziali informazioni raccolte, pare che non siano noti all'Istituto scolastico i codici per bloccare da remoto i sistemi operativi dei computer e dei tablet sottratti. Sarebbe dunque facile immettere i dispositivi rubati nel mercato nero.