Ambito: in riunione aggiornamenti su ‘Dopo di noi’, anziani e poli educativi
Non solo il tema degli insediamenti di migranti nel territorio. La sera di martedì 19 settembre i primi cittadini del Meratese e del Casatese sono stati aggiornati anche su altre importanti questioni. La dottoressa Donatella Barberis ha illustrato il piano di riparto dei 655.412,20 euro assegnati all’Ambito di Merate dal Fondo Nazionale Politiche Sociali 2022 per l’esercizio 2023 e le principali novità. Rispetto al riparto del 2022, quest’anno trova spazio il finanziamento per i servizi che assicurano integrazione e inclusione degli alunni e delle famiglie straniere, facilitazioni linguistiche per la scuola, mediazione per scuola e servizi, counseling transculturale per famiglie e sportelli per espletamento delle pratiche. L’idea sarebbe quella di creare dei veri e propri “pacchetti di accoglienza”. La dottoressa Barberis ha spiegato che è importante pensare di compiere uno sforzo di formazione degli stranieri, anche a fronte dell’alta necessità di manodopera e lavoro richiesta in questo momento storico.
Approvato il punto, sono state illustrate le nuove linee operative territoriali del fondo “Dopo di noi”. A maggio infatti la Regione ha integrato i precedenti programmi operativi prestando particolare attenzione a garantire la continuità dei percorsi in atto, anche a fronte della lenta ma progressiva crescita registrata delle esperienze di residenzialità che si vanno consolidando. Le novità fondamentali introdotte sono la revisione del percorso di accompagnamento all’autonomia (il voucher “Durate noi” utile all’attivazione del percorso di emancipazione passa da un massimo di 600 a 800 euro annui), l’introduzione della figura del “support manager della residenza dell’abitare in autonomia”, un aggiornamento rispetto ai sostegni al vivere in autonomia (per le coabitazioni il tetto massimo di spesa sarà di 12mila euro annui; per le persone con un quadro clinico ad elevata intensità di sostegno il contributo è di 14mila euro annui) e uno snellimento generale delle pratiche burocratiche (da quest’anno non sarà più necessaria la presentazione della domanda di prosecuzione per i progetti in atto).
Le risorse a disposizione per l’Ambito di Merate ammontano a 471.654,94 euro. Attualmente le domande pervenute sono 39, i percorsi di accompagnamento all’autonomia attivi sono 25, le valutazioni in attesa di avvio sono 6 e l’utente in fase di avvio verso la residenzialità è uno solo.
Questione importante però sono gli alloggi. Quelli attivi per i percorsi di accompagnamento sono 5 e sono messi a disposizione da enti del terzo settore. La dottoressa Barberis ha fatto presente che mancano alloggi di destinazione a lungo termine. Al momento sono stati individuati degli alloggi a Lomagna e Merate, un terzo è in fase di valutazione a Cernusco. In buona sostanza, è stato spiegato, o i privati e i Comuni trovano alloggi che possano essere adeguati, oppure gli utenti iniziano i percorsi e intanto mancano le case. (Clicca QUI per visualizzare l'avviso)
A intervenire con alcune puntualizzazioni è stato l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Olgiate Molgora, Maurizio Maggioni, che ha fatto presente che per i ricoveri di sollievo per disabili gravi non è stanziata una somma sufficiente. Inoltre Maggioni ha voluto sapere quanti posti di sollievo in pronto intervento sono presenti sul territorio. La dottoressa Barberis ha fatto sapere che la voce “pronto intervento” vede assegnati 36mila euro. Su quanti posti di sollievo in pronto intervento sono presenti sul territorio non è stata fornita una risposta precisa. Maggioni ha quindi posto l’accento su una questione ben specifica: “Ci sono genitori di figli con disabilità grave che pur avendone necessità non si sottopongono a interventi per paura di lasciare i figli soli”. La soluzione per questi casi, secondo l’assessore, un tempo c’era, ovvero la formula del “vuoto per pieno”. Sarebbe opportuno quindi riuscire a proporre forme analoghe, oppure introdurre una figura da affiancare al disabile grave (in casa sua) durante l’assenza del genitore.
La riunione è proseguita con l’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle cinque linee di investimento frutto dei fondi derivanti dal PNRR. Per quanto riguarda l’autonomia di anziani non autosufficienti, per cui sono stati stanziati 2 milioni e 460mila euro, è stato spiegato che entro dicembre verranno individuati 80 anziani che beneficeranno di interventi presso il proprio domicilio. Altri 14 anziani beneficeranno dell’housing e cohousing presso l’edificio in piazza della Vittoria a Cernusco Lombardone. Si resta in attesa che il Comuni deliberi il cambio di destinazione d’uso dell’immobile i cui appartamenti al momento appartengo ad Aler. Infine, altri 6 anziani beneficeranno dell’housing e cohousing presso gli alloggi individuati a Robbiate. È al vaglio anche la villetta confiscata alla mafia a Osnago, che potrebbe essere utilizzata per i medesimi scopi. Riguardo ai percorsi di autonomia per le persone con gravità, per cui saranno stanziati 715mila euro, sono stati ricordati i 4 posti in appartamento reperiti a Merate e i 4 a Lomagna. In entrambi i luoghi sono necessari i lavori di sistemazione che termineranno entro fine anno. I primi ingressi sono previsti per il 2024.
Prima di congedarsi i primi cittadini sono stati aggiornati dalla dottoressa Giulia Gentili anche sull’idea progettuale dei Poli Educativi, finanziati dalla fondazione Comunitaria Lecchese con l’apporto degli Ambiti distrettuali. Il progetto vuole essere una risposta al bisogno emergenziale della povertà educativa, prevenendola e contrastandola con l’attivazione di spazi – appunto Poli Educativi – per offrire opportunità di apprendimento e socializzazione. L’aggiornamento in particolare è stato sulla distribuzione dei poli sul territorio. La previsione per ora è di crearne 7. Uno per gli Istituti comprensivi di Barzanò e Cassago gestito da La Grande Casa; uno per gli ICS di Casatenovo e Missaglia gestito da La Grande Casa; uno l’ICS di Cernusco Lombardone gestito dalla Paso; uno per l’ICS di Merate gestito dalla Paso, uno per l’ICS di Olgiate Molgora gestito da La Casa Ragazzi; uno per l’ICS di La Valletta e Santa Maria Hoé gestito da La Grande Casa.
A questi enti gestori si aggiunge anche Liberi Sogni, la progettualità infatti prevede di creare amplia offerta di iniziative tra sport, natura e cultura. Da progetto sarebbe prevista l’apertura dei Poli dalle due alle cinque volte a settimana al pomeriggio. I ragazzi e le ragazze che frequenteranno i poli saranno selezionati. I sindaci sono già stati informati che il budget per il progetto potrebbe non bastare, soprattutto se qualcuno dovesse pensare di avere un Polo tutto per sé. In tal caso sarà necessario incrementare le risorse messe dai Comuni. L’invito che è stato rivolto ai primi cittadini è stato di fare tutte le valutazioni del caso e poi riaggiornarsi.
Approvato il punto, sono state illustrate le nuove linee operative territoriali del fondo “Dopo di noi”. A maggio infatti la Regione ha integrato i precedenti programmi operativi prestando particolare attenzione a garantire la continuità dei percorsi in atto, anche a fronte della lenta ma progressiva crescita registrata delle esperienze di residenzialità che si vanno consolidando. Le novità fondamentali introdotte sono la revisione del percorso di accompagnamento all’autonomia (il voucher “Durate noi” utile all’attivazione del percorso di emancipazione passa da un massimo di 600 a 800 euro annui), l’introduzione della figura del “support manager della residenza dell’abitare in autonomia”, un aggiornamento rispetto ai sostegni al vivere in autonomia (per le coabitazioni il tetto massimo di spesa sarà di 12mila euro annui; per le persone con un quadro clinico ad elevata intensità di sostegno il contributo è di 14mila euro annui) e uno snellimento generale delle pratiche burocratiche (da quest’anno non sarà più necessaria la presentazione della domanda di prosecuzione per i progetti in atto).
Le risorse a disposizione per l’Ambito di Merate ammontano a 471.654,94 euro. Attualmente le domande pervenute sono 39, i percorsi di accompagnamento all’autonomia attivi sono 25, le valutazioni in attesa di avvio sono 6 e l’utente in fase di avvio verso la residenzialità è uno solo.
Questione importante però sono gli alloggi. Quelli attivi per i percorsi di accompagnamento sono 5 e sono messi a disposizione da enti del terzo settore. La dottoressa Barberis ha fatto presente che mancano alloggi di destinazione a lungo termine. Al momento sono stati individuati degli alloggi a Lomagna e Merate, un terzo è in fase di valutazione a Cernusco. In buona sostanza, è stato spiegato, o i privati e i Comuni trovano alloggi che possano essere adeguati, oppure gli utenti iniziano i percorsi e intanto mancano le case. (Clicca QUI per visualizzare l'avviso)
A intervenire con alcune puntualizzazioni è stato l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Olgiate Molgora, Maurizio Maggioni, che ha fatto presente che per i ricoveri di sollievo per disabili gravi non è stanziata una somma sufficiente. Inoltre Maggioni ha voluto sapere quanti posti di sollievo in pronto intervento sono presenti sul territorio. La dottoressa Barberis ha fatto sapere che la voce “pronto intervento” vede assegnati 36mila euro. Su quanti posti di sollievo in pronto intervento sono presenti sul territorio non è stata fornita una risposta precisa. Maggioni ha quindi posto l’accento su una questione ben specifica: “Ci sono genitori di figli con disabilità grave che pur avendone necessità non si sottopongono a interventi per paura di lasciare i figli soli”. La soluzione per questi casi, secondo l’assessore, un tempo c’era, ovvero la formula del “vuoto per pieno”. Sarebbe opportuno quindi riuscire a proporre forme analoghe, oppure introdurre una figura da affiancare al disabile grave (in casa sua) durante l’assenza del genitore.
La riunione è proseguita con l’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle cinque linee di investimento frutto dei fondi derivanti dal PNRR. Per quanto riguarda l’autonomia di anziani non autosufficienti, per cui sono stati stanziati 2 milioni e 460mila euro, è stato spiegato che entro dicembre verranno individuati 80 anziani che beneficeranno di interventi presso il proprio domicilio. Altri 14 anziani beneficeranno dell’housing e cohousing presso l’edificio in piazza della Vittoria a Cernusco Lombardone. Si resta in attesa che il Comuni deliberi il cambio di destinazione d’uso dell’immobile i cui appartamenti al momento appartengo ad Aler. Infine, altri 6 anziani beneficeranno dell’housing e cohousing presso gli alloggi individuati a Robbiate. È al vaglio anche la villetta confiscata alla mafia a Osnago, che potrebbe essere utilizzata per i medesimi scopi. Riguardo ai percorsi di autonomia per le persone con gravità, per cui saranno stanziati 715mila euro, sono stati ricordati i 4 posti in appartamento reperiti a Merate e i 4 a Lomagna. In entrambi i luoghi sono necessari i lavori di sistemazione che termineranno entro fine anno. I primi ingressi sono previsti per il 2024.
Prima di congedarsi i primi cittadini sono stati aggiornati dalla dottoressa Giulia Gentili anche sull’idea progettuale dei Poli Educativi, finanziati dalla fondazione Comunitaria Lecchese con l’apporto degli Ambiti distrettuali. Il progetto vuole essere una risposta al bisogno emergenziale della povertà educativa, prevenendola e contrastandola con l’attivazione di spazi – appunto Poli Educativi – per offrire opportunità di apprendimento e socializzazione. L’aggiornamento in particolare è stato sulla distribuzione dei poli sul territorio. La previsione per ora è di crearne 7. Uno per gli Istituti comprensivi di Barzanò e Cassago gestito da La Grande Casa; uno per gli ICS di Casatenovo e Missaglia gestito da La Grande Casa; uno l’ICS di Cernusco Lombardone gestito dalla Paso; uno per l’ICS di Merate gestito dalla Paso, uno per l’ICS di Olgiate Molgora gestito da La Casa Ragazzi; uno per l’ICS di La Valletta e Santa Maria Hoé gestito da La Grande Casa.
A questi enti gestori si aggiunge anche Liberi Sogni, la progettualità infatti prevede di creare amplia offerta di iniziative tra sport, natura e cultura. Da progetto sarebbe prevista l’apertura dei Poli dalle due alle cinque volte a settimana al pomeriggio. I ragazzi e le ragazze che frequenteranno i poli saranno selezionati. I sindaci sono già stati informati che il budget per il progetto potrebbe non bastare, soprattutto se qualcuno dovesse pensare di avere un Polo tutto per sé. In tal caso sarà necessario incrementare le risorse messe dai Comuni. L’invito che è stato rivolto ai primi cittadini è stato di fare tutte le valutazioni del caso e poi riaggiornarsi.
E.Ma.