Lomagna: bilancio "stabile" I numeri in Commissione
Un assaggio dei temi che occuperanno l’attenzione del Consiglio comunale di Lomagna, convocato per lunedì 25 settembre, è stato offerto alla Commissione Bilancio. L’assessore alla partita Pierangelo Manganini ha illustrato il nuovo DUP (Documento Unico di Programmazione), riferito al triennio 2024-2026, nella serata di martedì 19 settembre. Dai dati mostrati la condizione del bilancio è stabile.
Manganini ha evidenziato l’evoluzione delle entrate e delle uscite dal 2015 al 2022. Per quanto riguarda le entrate tributarie il 2022 ha fatto registrare il valore più alto (2 milioni 866 mila euro). Le previsioni per il prossimo triennio non si discostano (2.849.466 euro nel 2024; 2.859.466 euro nel 2025; 2.858.365 euro nel 2026). La constatazione delle alte cifre raggiunte non può essere disgiunta dalla soglia a cui arriva la spesa in parte corrente. Tra il 2021 e il 2022 si osservano i numeri più alti dal 2015 che sfiorano i 4 milioni 250 mila euro. Livello che sarà superato negli anni a venire. Alla fine del 2023 si potrebbe arrivare, in base alle previsioni degli Uffici, ai 4.458.885 euro. Nel 2024 il valore viene leggermente ritoccato al ribasso con 4.423.219 euro, valore ridotto di circa 10 mila euro per ciascuna delle due annualità successive.
Anche nella suddivisione per Missioni per la spesa corrente non si notano grossi scostamenti, fatta eccezione per l’istruzione e il diritto allo studio, in cui pesano gli aumenti nei costi dei servizi scolastici, in particolare del trasporto. Per questo il rendiconto del 2022 accertava 851.081 euro. Il 2023 si dovrebbe chiudere per la medesima Missione a 945.384 euro, quindi quasi 100 mila euro in più. Spesa che lievita ancora nel 2024 fino a toccare i 955.973 euro e nel 2025 (956.564 euro). Nel 2026 la voce si flette invece a 944.764 euro. Gli aumenti sono dettati dai recenti affidamenti negli appalti per mensa e scuolabus.
Per quanto riguarda gli investimenti del prossimo triennio non emergono spiccate novità. Nel 2024 l’opera più consistente interessa il cimitero, già procrastinata, per 380 mila euro da reperire tramite contributi statali. C’è poi il secondo lotto dei lavori al campo sportivo di via Volta per la realizzazione di un pozzo di prima falda (90.833 euro), sempre tramite finanziamento statale da reperire. Torna la sistemazione del tetto della mensa scolastica alla primaria (224.084 euro statali) per ovviare alle infiltrazioni d’acqua che si verificano con i forti acquazzoni. E poi c’è il rifacimento dell’impianto di climatizzazione del centro diurno per anziani “Corte Busca” per 197.745 euro con fondi propri dell’Ente comunale. Nel 2025 spiccano i 528.507 euro per la copertura delle tribune del campo da calcio.
L’assessore Manganini si è soffermato anche sui dati demografici contenuti nel DUP. La popolazione residente al 2022 sta leggermente sotto la soglia dei 5.000 abitanti, per la precisione i residenti erano 4.967 (2.507 femmine e 2.460 maschi). I nuclei famigliari nel 2022 erano 2.145. In 682 (31,79%) vivevano da soli. 647 (30,16%) le coppie. 380 (17,72%) i nuclei da tre persone. 326 (15,20%) le famiglie da quattro componenti. 110 (5,13%) i nuclei più numerosi.
Sebbene i nuovi nati nel 2022 siano stati appena 26 (dato più basso nell’ultimo decennio), la coorte 0-4 anni è composta da 181 bambini (76 femmine e 105 maschi). Va meglio per la fascia 5-9 anni che vede la presenza di 249 bambini (129 femmine e 120 maschi). I più rappresentati sono i 50enni, nel 2022 ce n’erano 418. Nell’ultimo biennio si è allargata la forbice tra nati e deceduti. Nel 2022 ci sono state 26 nascite e 51 decessi. L’anno prima i nati erano stati 35 e i morti 44. Anche il saldo migratorio è in difetto. Sono più le persone che lasciano Lomagna di quelle che arrivano ad abitarci. Il divario non era mai stato così a favore dell’emigrazione nell’ultimo decennio come nel 2022 (228 emigrati e 189 immigrati). Manganini ha osservato che l’analisi dei fenomeni demografici sono utili alle amministrazioni locali per meglio impostare le politiche dell’abitare, dell’urbanistica e dei servizi offerti alla cittadinanza.
Manganini ha evidenziato l’evoluzione delle entrate e delle uscite dal 2015 al 2022. Per quanto riguarda le entrate tributarie il 2022 ha fatto registrare il valore più alto (2 milioni 866 mila euro). Le previsioni per il prossimo triennio non si discostano (2.849.466 euro nel 2024; 2.859.466 euro nel 2025; 2.858.365 euro nel 2026). La constatazione delle alte cifre raggiunte non può essere disgiunta dalla soglia a cui arriva la spesa in parte corrente. Tra il 2021 e il 2022 si osservano i numeri più alti dal 2015 che sfiorano i 4 milioni 250 mila euro. Livello che sarà superato negli anni a venire. Alla fine del 2023 si potrebbe arrivare, in base alle previsioni degli Uffici, ai 4.458.885 euro. Nel 2024 il valore viene leggermente ritoccato al ribasso con 4.423.219 euro, valore ridotto di circa 10 mila euro per ciascuna delle due annualità successive.
Anche nella suddivisione per Missioni per la spesa corrente non si notano grossi scostamenti, fatta eccezione per l’istruzione e il diritto allo studio, in cui pesano gli aumenti nei costi dei servizi scolastici, in particolare del trasporto. Per questo il rendiconto del 2022 accertava 851.081 euro. Il 2023 si dovrebbe chiudere per la medesima Missione a 945.384 euro, quindi quasi 100 mila euro in più. Spesa che lievita ancora nel 2024 fino a toccare i 955.973 euro e nel 2025 (956.564 euro). Nel 2026 la voce si flette invece a 944.764 euro. Gli aumenti sono dettati dai recenti affidamenti negli appalti per mensa e scuolabus.
Per quanto riguarda gli investimenti del prossimo triennio non emergono spiccate novità. Nel 2024 l’opera più consistente interessa il cimitero, già procrastinata, per 380 mila euro da reperire tramite contributi statali. C’è poi il secondo lotto dei lavori al campo sportivo di via Volta per la realizzazione di un pozzo di prima falda (90.833 euro), sempre tramite finanziamento statale da reperire. Torna la sistemazione del tetto della mensa scolastica alla primaria (224.084 euro statali) per ovviare alle infiltrazioni d’acqua che si verificano con i forti acquazzoni. E poi c’è il rifacimento dell’impianto di climatizzazione del centro diurno per anziani “Corte Busca” per 197.745 euro con fondi propri dell’Ente comunale. Nel 2025 spiccano i 528.507 euro per la copertura delle tribune del campo da calcio.
L’assessore Manganini si è soffermato anche sui dati demografici contenuti nel DUP. La popolazione residente al 2022 sta leggermente sotto la soglia dei 5.000 abitanti, per la precisione i residenti erano 4.967 (2.507 femmine e 2.460 maschi). I nuclei famigliari nel 2022 erano 2.145. In 682 (31,79%) vivevano da soli. 647 (30,16%) le coppie. 380 (17,72%) i nuclei da tre persone. 326 (15,20%) le famiglie da quattro componenti. 110 (5,13%) i nuclei più numerosi.
Sebbene i nuovi nati nel 2022 siano stati appena 26 (dato più basso nell’ultimo decennio), la coorte 0-4 anni è composta da 181 bambini (76 femmine e 105 maschi). Va meglio per la fascia 5-9 anni che vede la presenza di 249 bambini (129 femmine e 120 maschi). I più rappresentati sono i 50enni, nel 2022 ce n’erano 418. Nell’ultimo biennio si è allargata la forbice tra nati e deceduti. Nel 2022 ci sono state 26 nascite e 51 decessi. L’anno prima i nati erano stati 35 e i morti 44. Anche il saldo migratorio è in difetto. Sono più le persone che lasciano Lomagna di quelle che arrivano ad abitarci. Il divario non era mai stato così a favore dell’emigrazione nell’ultimo decennio come nel 2022 (228 emigrati e 189 immigrati). Manganini ha osservato che l’analisi dei fenomeni demografici sono utili alle amministrazioni locali per meglio impostare le politiche dell’abitare, dell’urbanistica e dei servizi offerti alla cittadinanza.
M.P.