Merate: auto lanciata contro le vetrine di Fotocolombo. Danni e bottino ingenti
Spaccata nella notte a cavallo tra lunedì 18 e martedì 19 settembre a Merate. Ignoti hanno preso di mira “Fotocolombo”, negozio di macchine fotografiche e accessori situato all’angolo tra viale Verdi e via don Cesare Cazzaniga. Il fatto è accaduto dopo le 3. I ladri hanno sfondato la saracinesca e la vetrata dell’esercizio commerciale servendosi di un’auto rubata.
Un'azione decisamente impensabile se si tiene conto che il negozio si trova molto rialzato rispetto al piano stradale ed è protetto dalle colonne del porticato sotto il quale si trova. I ladri sono comunque riusciti a salire tutti i gradini con l’auto e giunti sul portico hanno eseguito una serie di manovre per posizionarsi esattamente davanti a una delle vetrine del negozio. Sei metri circa di rincorsa sono stati sufficienti per l’auto per sfondare saracinesca e vetrata. Dal buco creatosi i ladri sono entrati incappucciati e hanno portato via più macchine fotografiche possibile in pochi minuti e subito dopo sono scappati a bordo di un’altra auto lasciata in strada.
Il rumore dell’auto contro la saracinesca e la sirena dell’allarme hanno attirato l’attenzione di molti condomini. Rapido l’arrivo dei Carabinieri poco dopo, ma ormai troppo tardi per cogliere i ladri in flagrante. Del loro passaggio è rimasta solo l’auto usata per sfondare la saracinesca e il danno fatto.
Alle 4:50 è stato chiamato il titolare, che giunto sul posto altro non ha potuto fare che prendere atto di quello che era successo.
“In tanti anni di attività questa è la prima volta che subiamo un furto” ha spiegato a poche ore del misfatto, mentre gli operai erano già al lavoro per aggiustare la saracinesca. “Mai avremmo immaginato una cosa del genere, vista la posizione del negozio. È un peccato perché se solo l’ultimo gradino fosse stato di poco più alto, secondo me non ce l’avrebbero fatta”. E mentre fa la conta di tutto ciò che è stato portato via, in modo da quantificare il danno, Colombo resta in attesa dell’esito delle indagini dei Carabinieri. “Proprio recentemente parlavo della sicurezza del negozio con un amico. Sostenevo che dopo i lavori fatti in viale Verdi e la presenza di videocamere, probabilmente saremmo stati più protetti, e invece… Ora penseremo a quali altri deterrenti adottare per proteggerci”.
Un'azione decisamente impensabile se si tiene conto che il negozio si trova molto rialzato rispetto al piano stradale ed è protetto dalle colonne del porticato sotto il quale si trova. I ladri sono comunque riusciti a salire tutti i gradini con l’auto e giunti sul portico hanno eseguito una serie di manovre per posizionarsi esattamente davanti a una delle vetrine del negozio. Sei metri circa di rincorsa sono stati sufficienti per l’auto per sfondare saracinesca e vetrata. Dal buco creatosi i ladri sono entrati incappucciati e hanno portato via più macchine fotografiche possibile in pochi minuti e subito dopo sono scappati a bordo di un’altra auto lasciata in strada.
Il rumore dell’auto contro la saracinesca e la sirena dell’allarme hanno attirato l’attenzione di molti condomini. Rapido l’arrivo dei Carabinieri poco dopo, ma ormai troppo tardi per cogliere i ladri in flagrante. Del loro passaggio è rimasta solo l’auto usata per sfondare la saracinesca e il danno fatto.
Alle 4:50 è stato chiamato il titolare, che giunto sul posto altro non ha potuto fare che prendere atto di quello che era successo.
“In tanti anni di attività questa è la prima volta che subiamo un furto” ha spiegato a poche ore del misfatto, mentre gli operai erano già al lavoro per aggiustare la saracinesca. “Mai avremmo immaginato una cosa del genere, vista la posizione del negozio. È un peccato perché se solo l’ultimo gradino fosse stato di poco più alto, secondo me non ce l’avrebbero fatta”. E mentre fa la conta di tutto ciò che è stato portato via, in modo da quantificare il danno, Colombo resta in attesa dell’esito delle indagini dei Carabinieri. “Proprio recentemente parlavo della sicurezza del negozio con un amico. Sostenevo che dopo i lavori fatti in viale Verdi e la presenza di videocamere, probabilmente saremmo stati più protetti, e invece… Ora penseremo a quali altri deterrenti adottare per proteggerci”.