Accadeva 30 anni fa/136 giugno ‘93: i risultati delle elezioni comunali e le foto degli eletti. Merate vuole la Compagnia CC
Il 6 giugno si avvicina. E nel territorio a far discutere nei capannelli sono le imminenti elezioni comunali che interessano una dozzina di comuni lecchesi. E’ una tornata intermedia, quella principale è prevista per il 1995. Merate ha eletto nel 1990 Mario Gallina a sindaco della città sostenuto da una coalizione Dc-Psi-Pri. Il vice sindaco e assessore all’urbanistica è Aldo Castelli.
C’è allo studio una grande variante del piano regolatore destinata a far discutere molto nei decenni a venire per alcune scelte oggettivamente sbagliate. Ma torniamo all’imminente chiamata alle urne. Ecco nello specchietto i comuni coinvolti con il sindaco uscente.
Il comune di Merate mette all’asta. . .tre carrozze antiche che prendono polvere nelle ex scuderie di villa Confalonieri. Si tratta di due carrozze a quattro ruote, di fattura signorile in legno e ferro e un calesse “Tilbury” a due ruote. Il tutto viene offerto a 16 milioni di lire.
Mons. Gianfranco Ravasi è stato nominato cittadino onorario di Merate con delibera unanime del Consiglio comunale dell’1 giugno. Mons. Ravasi è nato in città il 18 ottobre 1942 e giovanissimo è entrato in seminario. “Dotato di notevole intelligenza e acutezza mentale il sacerdote ha sempre dimostrato una propensione particolare per gli studi. Laureato in lettere classiche all’università gregoriana di Roma si è specializzato in aramaico all’università Ebraica di Gerusalemme”. Lungo l’elenco delle pubblicazioni firmate da mons. Ravasi.
Il Consorzio acqua potabile tra i comuni di Merate, Cernusco, Montevecchia, Olgiate, Osnago e Verderio Inferiore è alla vigilia della trasformazione in Società per Azioni. Più snella nel reperire finanziamenti pubblici e privati, meglio aderente a una società che gestisce un bene primario. Ma ci sono divergenze sull’eventuale ingresso di privati sia nella compagine societaria sia all’esterno come società appaltatrici. Il dibattito si sviluppa al calor bianco all’interno della Dc meratese per via di un articolo anonimo pubblicato sul notiziario del partito, attribuito a Ercole Redaelli, capogruppo dello scudocrociato in Consiglio comunale. In campo Antonio Cova, presidente del Consorzio e Andrea Massironi, indicato come sostenitore della Spa e autore dell’articolo, circostanza da lui seccamente smentita.
Sono cinque ragazzi di Olgiate, Merate, Calco e Airuno che, nonostante tre volontari bresciani siano stati fucilati, hanno deciso di partire alla volta di Rabac, in Istria. La guerra nei balcani si fa ogni giorno più feroce, con epurazioni etniche, violenze di ogni genere. Serbi, croati e bosniaci dopo il disfacimento della Jugoslavia sono in guerra. Il gruppo “Croazia, un sorriso” è composto da Roberto Mauri, Alessandra Biffi, Paola Brescia, Alessandro Panzeri e Massimo Formenti. I cinque volontari trasportano soprattutto farmaci per le popolazioni civili vittime dei massacri.
Ed eccoci al 6 giugno, giorno di elezioni. Si vota solo di domenica dalle 7 alle 22. Poi subito lo spoglio. La notte per qualcuno sarà di festa, per qualcuno altro di grande delusione. E allora vediamo l’esito del voto.
LECCO: è l’unica città con oltre 15mila abitanti per cui si va al ballottaggio perché nessun candidato ha superato il 50% dei consensi. Al voto del 20 giugno vanno Giuseppe Pogliani della Lega Nord che ha ottenuto il 36.2% e Rosangela Granata di “Insieme per Lecco”, centrosinistra, con il 26.9%.
BRIVIO: dopo cinque anni trascorsi all’insegna della faida interna con scontri durissimi tra fazioni, la Democrazia Cristiana sorprende tutti e rivince con Romolo Ferrari sindaco che ottiene il 32.1% dei voti contro il favorito Telesforo Boldrini, Lega Nord (22.8%). Seguono Pierluigi Gaffuri di Rinnovamento democratico (20.6%), Valentino Mandelli di “Insieme per Brivio” (14.1%) e Angelo Carozzi, ex segretario della Dc di Democrazia Popolare (10.4%).
OLGIATE MOLGORA: La Democrazia Cristiana del sindaco uscente Abele Rosa è clamorosamente sconfitta dal leghista Gabriele Mandelli e per la prima volta dal dopoguerra finisce all’opposizione. Mandelli, 30 anni, ottiene il 39.2%. Abele Rosa della Dc il 35.6% e Giuseppe Brambilla di “Insieme per Olgiate” il 25.1%.
CERNUSCO LOMBARDONE: La Dc scende sotto il 50% dei consensi, non avveniva dal dopoguerra, ma contiene le perdite e rielegge sindaco il veterano Antonio Conrater, 49 anni, dirigente d’azienda. Conrater ottiene il 48.1% dei voti. Contro di lui erano in campo Amedeo Rigamonti della Lega Nord (26.8%) e Mario Oldani di Rinnovamento democratico (25.1%).
CALCO: qui la Dc non riesce a bissare il successo del quinquennio precedente quando aveva eletto sindaco Giovanni Sella. A vincere la corsa è Giuseppe Magni della Lega Nord che ottiene il 44.7% dei voti. Osvaldo Colombo della Democrazia Cristiana si ferma al 31.1%; Anna Maria Rimini di Vivere Calco, al 24.1%.
MONTEVECCHIA: con Eugenio Mascheroni in campo non c’è storia. Il sindaco uscente conquista il quarto mandato sotto lo scudocrociato con il 48.8% dei consensi. La Lega Nord, guidata da Ugo Gasparoni si ferma al 29.6%; la Lista Civica per Montevecchia di Margaret Licini ottiene un onorevole 21.6%.
ROVAGNATE: la Dc vince ancora ma rispetto alla tornata precedente perde il 20% dei voti. Mario Villa, 45 anni, è il nuovo sindaco. Sotto il simbolo dello scudocrociato ottiene ancora il 56.3% dei voti. Contro ha una futura sindaca, Paola Panzeri (eletta nel 2010) che con la lista “progettare Insieme” conquista il 43.7%.
PEREGO: entrambi i comuni oggi non esistono più, si sono unificati sotto il più complicato nome La Valletta Brianza. Allora invece era un altro comune a solida guida democristiana. E difatti Giampaolo Panzeri, 32 anni, candidato sindaco della Dc vince col 38.8% dei voti, battendo Angelo Panzeri sul filo di lana (37.9%) della Lega Nord. Più staccata Antonella Ghezzi di “Progetto XXI D.C. che ottiene il 23.2% dei consensi. Ma Angelo Panzeri non si rassegna alla sconfitta per quei 9 voti in più assegnati a Giampaolo Panzeri e accusa il presidente del seggio 1, Fausto Crippa, di irregolarità. A sua volta la risposta di Crippa è piccata e documentata. E al titolare della Tipes non resta che sedersi al banco della minoranza.
SANTA MARIA HOE’: anche qui la Democrazia Cristiana perde voti, quasi il 10% rispetto alla tornata precedente, ma si riconferma primo partito con Gilberto Tavola nuovo sindaco i cui consensi arrivano al 58%. La Lista Civica di Vittorio Colombo è al 42%. Tavola dice basta alle logiche di partito e inaugura la nuova figura dell’assessore esterno chiamando Roberto Corbetta, allora praticante avvocato di 26 anni, a guidare i Lavori pubblici.
Per concludere un’occhiata alle consuete tabelle dei più votati.
Nonostante la presa di posizione unitaria dei sindaci l’Ussl 14 di Merate viene soppressa e finisce con Bellano e Lecco a costituire l’Ussl 7. La disfatta inizia qui. Progressivamente i centri di governo di trasferiscono nel capoluogo e la rappresentanza politica locale sparisce. In altre parti di Lombardia gli accorpamenti subiscono battute d’arresto grazie a cordate di politici locali. Ma Lecco già si presenta come la maglia nera, la “zona morta” indifesa politicamente all’interno della quale è possibile sperimentare se e come funzionano grandi aggregazioni. In Consiglio regionale del resto ci sono solo Giliola Sironi della Dc e Stefano Galli della Lega. La loro battaglia è persa in partenza.
A Lecco si vota per il ballottaggio. Vince Giuseppe Pogliani della Lega Nord con il 56.31% dei voti contro Rosi Granata di “Insieme per Lecco” che ottiene il 43.69%.
Il 23 giugno si scatena sul meratese un temporale violentissimo con fulmini che saettano per il cielo. L’area più colpita è la frazione di Cassina fra’ Martino. Attorno alle 15 uno di questi colpisce un pino dell’ex scuola elementare decapitandolo. Pochi minuti dopo un altro fulmine si abbatte sul negozio di alimentari Mandelli, per fortuna chiuso, che provoca un corto circuito e notevoli danni.
Mario Gallina, sindaco di Merate, è decisissimo: se nella prima seduta di Consiglio comunale di luglio non si approverà il progetto di costruzione della Compagnia Carabinieri, lancerà una campagna popolare di raccolta fondi. Il Ministero tentenna, anzi ha più o meno fatto sapere di non volersi sobbarcare la spesa.
Che è ingente: un primo preventivo parla di 4.3 miliardi per il corpo principale e altri 2 miliardi per gli alloggi. Insomma non basteranno 7 miliardi per completare l’opera. Merate tratta con i nove comuni che fanno capo alla stazione e con i comuni delle altre stazioni: Casatenovo, Brivio, Cremella, Oggiono e Olginate. L’obiettivo è concludere la consigliatura (1995) con il progetto approvato e finanziato.
E per concludere la consueta classifica dei 45 e 33 giri più venduti nell’ultima settimana di giugno 1993.
Alcune foto scattate nel 1993 per ricordare come eravamo.
1) Le foto delle feste di fine anno a Merate, Robbiate, Brivio e Airuno.
2) All’oratorio maschile e femminile di Merate tante squadre si contendono il premio di “la città ritrovata” slogan degli oratori estivi. Ecco tante belle foto dei partecipanti.
136/continua
C’è allo studio una grande variante del piano regolatore destinata a far discutere molto nei decenni a venire per alcune scelte oggettivamente sbagliate. Ma torniamo all’imminente chiamata alle urne. Ecco nello specchietto i comuni coinvolti con il sindaco uscente.
Il comune di Merate mette all’asta. . .tre carrozze antiche che prendono polvere nelle ex scuderie di villa Confalonieri. Si tratta di due carrozze a quattro ruote, di fattura signorile in legno e ferro e un calesse “Tilbury” a due ruote. Il tutto viene offerto a 16 milioni di lire.
Mons. Gianfranco Ravasi è stato nominato cittadino onorario di Merate con delibera unanime del Consiglio comunale dell’1 giugno. Mons. Ravasi è nato in città il 18 ottobre 1942 e giovanissimo è entrato in seminario. “Dotato di notevole intelligenza e acutezza mentale il sacerdote ha sempre dimostrato una propensione particolare per gli studi. Laureato in lettere classiche all’università gregoriana di Roma si è specializzato in aramaico all’università Ebraica di Gerusalemme”. Lungo l’elenco delle pubblicazioni firmate da mons. Ravasi.
Il Consorzio acqua potabile tra i comuni di Merate, Cernusco, Montevecchia, Olgiate, Osnago e Verderio Inferiore è alla vigilia della trasformazione in Società per Azioni. Più snella nel reperire finanziamenti pubblici e privati, meglio aderente a una società che gestisce un bene primario. Ma ci sono divergenze sull’eventuale ingresso di privati sia nella compagine societaria sia all’esterno come società appaltatrici. Il dibattito si sviluppa al calor bianco all’interno della Dc meratese per via di un articolo anonimo pubblicato sul notiziario del partito, attribuito a Ercole Redaelli, capogruppo dello scudocrociato in Consiglio comunale. In campo Antonio Cova, presidente del Consorzio e Andrea Massironi, indicato come sostenitore della Spa e autore dell’articolo, circostanza da lui seccamente smentita.
Sono cinque ragazzi di Olgiate, Merate, Calco e Airuno che, nonostante tre volontari bresciani siano stati fucilati, hanno deciso di partire alla volta di Rabac, in Istria. La guerra nei balcani si fa ogni giorno più feroce, con epurazioni etniche, violenze di ogni genere. Serbi, croati e bosniaci dopo il disfacimento della Jugoslavia sono in guerra. Il gruppo “Croazia, un sorriso” è composto da Roberto Mauri, Alessandra Biffi, Paola Brescia, Alessandro Panzeri e Massimo Formenti. I cinque volontari trasportano soprattutto farmaci per le popolazioni civili vittime dei massacri.
Ed eccoci al 6 giugno, giorno di elezioni. Si vota solo di domenica dalle 7 alle 22. Poi subito lo spoglio. La notte per qualcuno sarà di festa, per qualcuno altro di grande delusione. E allora vediamo l’esito del voto.
LECCO: è l’unica città con oltre 15mila abitanti per cui si va al ballottaggio perché nessun candidato ha superato il 50% dei consensi. Al voto del 20 giugno vanno Giuseppe Pogliani della Lega Nord che ha ottenuto il 36.2% e Rosangela Granata di “Insieme per Lecco”, centrosinistra, con il 26.9%.
BRIVIO: dopo cinque anni trascorsi all’insegna della faida interna con scontri durissimi tra fazioni, la Democrazia Cristiana sorprende tutti e rivince con Romolo Ferrari sindaco che ottiene il 32.1% dei voti contro il favorito Telesforo Boldrini, Lega Nord (22.8%). Seguono Pierluigi Gaffuri di Rinnovamento democratico (20.6%), Valentino Mandelli di “Insieme per Brivio” (14.1%) e Angelo Carozzi, ex segretario della Dc di Democrazia Popolare (10.4%).
OLGIATE MOLGORA: La Democrazia Cristiana del sindaco uscente Abele Rosa è clamorosamente sconfitta dal leghista Gabriele Mandelli e per la prima volta dal dopoguerra finisce all’opposizione. Mandelli, 30 anni, ottiene il 39.2%. Abele Rosa della Dc il 35.6% e Giuseppe Brambilla di “Insieme per Olgiate” il 25.1%.
CERNUSCO LOMBARDONE: La Dc scende sotto il 50% dei consensi, non avveniva dal dopoguerra, ma contiene le perdite e rielegge sindaco il veterano Antonio Conrater, 49 anni, dirigente d’azienda. Conrater ottiene il 48.1% dei voti. Contro di lui erano in campo Amedeo Rigamonti della Lega Nord (26.8%) e Mario Oldani di Rinnovamento democratico (25.1%).
CALCO: qui la Dc non riesce a bissare il successo del quinquennio precedente quando aveva eletto sindaco Giovanni Sella. A vincere la corsa è Giuseppe Magni della Lega Nord che ottiene il 44.7% dei voti. Osvaldo Colombo della Democrazia Cristiana si ferma al 31.1%; Anna Maria Rimini di Vivere Calco, al 24.1%.
MONTEVECCHIA: con Eugenio Mascheroni in campo non c’è storia. Il sindaco uscente conquista il quarto mandato sotto lo scudocrociato con il 48.8% dei consensi. La Lega Nord, guidata da Ugo Gasparoni si ferma al 29.6%; la Lista Civica per Montevecchia di Margaret Licini ottiene un onorevole 21.6%.
ROVAGNATE: la Dc vince ancora ma rispetto alla tornata precedente perde il 20% dei voti. Mario Villa, 45 anni, è il nuovo sindaco. Sotto il simbolo dello scudocrociato ottiene ancora il 56.3% dei voti. Contro ha una futura sindaca, Paola Panzeri (eletta nel 2010) che con la lista “progettare Insieme” conquista il 43.7%.
PEREGO: entrambi i comuni oggi non esistono più, si sono unificati sotto il più complicato nome La Valletta Brianza. Allora invece era un altro comune a solida guida democristiana. E difatti Giampaolo Panzeri, 32 anni, candidato sindaco della Dc vince col 38.8% dei voti, battendo Angelo Panzeri sul filo di lana (37.9%) della Lega Nord. Più staccata Antonella Ghezzi di “Progetto XXI D.C. che ottiene il 23.2% dei consensi. Ma Angelo Panzeri non si rassegna alla sconfitta per quei 9 voti in più assegnati a Giampaolo Panzeri e accusa il presidente del seggio 1, Fausto Crippa, di irregolarità. A sua volta la risposta di Crippa è piccata e documentata. E al titolare della Tipes non resta che sedersi al banco della minoranza.
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SANTA MARIA HOE’: anche qui la Democrazia Cristiana perde voti, quasi il 10% rispetto alla tornata precedente, ma si riconferma primo partito con Gilberto Tavola nuovo sindaco i cui consensi arrivano al 58%. La Lista Civica di Vittorio Colombo è al 42%. Tavola dice basta alle logiche di partito e inaugura la nuova figura dell’assessore esterno chiamando Roberto Corbetta, allora praticante avvocato di 26 anni, a guidare i Lavori pubblici.
Per concludere un’occhiata alle consuete tabelle dei più votati.
Nonostante la presa di posizione unitaria dei sindaci l’Ussl 14 di Merate viene soppressa e finisce con Bellano e Lecco a costituire l’Ussl 7. La disfatta inizia qui. Progressivamente i centri di governo di trasferiscono nel capoluogo e la rappresentanza politica locale sparisce. In altre parti di Lombardia gli accorpamenti subiscono battute d’arresto grazie a cordate di politici locali. Ma Lecco già si presenta come la maglia nera, la “zona morta” indifesa politicamente all’interno della quale è possibile sperimentare se e come funzionano grandi aggregazioni. In Consiglio regionale del resto ci sono solo Giliola Sironi della Dc e Stefano Galli della Lega. La loro battaglia è persa in partenza.
A Lecco si vota per il ballottaggio. Vince Giuseppe Pogliani della Lega Nord con il 56.31% dei voti contro Rosi Granata di “Insieme per Lecco” che ottiene il 43.69%.
Il 23 giugno si scatena sul meratese un temporale violentissimo con fulmini che saettano per il cielo. L’area più colpita è la frazione di Cassina fra’ Martino. Attorno alle 15 uno di questi colpisce un pino dell’ex scuola elementare decapitandolo. Pochi minuti dopo un altro fulmine si abbatte sul negozio di alimentari Mandelli, per fortuna chiuso, che provoca un corto circuito e notevoli danni.
Mario Gallina, sindaco di Merate, è decisissimo: se nella prima seduta di Consiglio comunale di luglio non si approverà il progetto di costruzione della Compagnia Carabinieri, lancerà una campagna popolare di raccolta fondi. Il Ministero tentenna, anzi ha più o meno fatto sapere di non volersi sobbarcare la spesa.
Che è ingente: un primo preventivo parla di 4.3 miliardi per il corpo principale e altri 2 miliardi per gli alloggi. Insomma non basteranno 7 miliardi per completare l’opera. Merate tratta con i nove comuni che fanno capo alla stazione e con i comuni delle altre stazioni: Casatenovo, Brivio, Cremella, Oggiono e Olginate. L’obiettivo è concludere la consigliatura (1995) con il progetto approvato e finanziato.
E per concludere la consueta classifica dei 45 e 33 giri più venduti nell’ultima settimana di giugno 1993.
Alcune foto scattate nel 1993 per ricordare come eravamo.
1) Le foto delle feste di fine anno a Merate, Robbiate, Brivio e Airuno.
2) All’oratorio maschile e femminile di Merate tante squadre si contendono il premio di “la città ritrovata” slogan degli oratori estivi. Ecco tante belle foto dei partecipanti.
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