P.S. Mandic: sui "gettonisti" serve trasparenza, a rischio la qualità del servizio.
Nel ritrovarmi a pieno nelle considerazioni messe nero su bianco da Giliola Sironi e nella convinzione che, a tutela della salute dei cittadini, la qualità dei nostri servizi ospedalieri e quindi del Mandic di Merate debba essere una battaglia comune a tutti i consiglieri regionali, maggioranza e opposizione, ho presentato un'interrogazione all'Assessore competente per capire come funziona la complessa gestione a livello di personale del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero San Leopoldo Mandic di Merate. Consapevole delle criticità in cui versa la struttura, con una cronica carenza di medici costretti a gestire turni massacranti, credo però sia opportuno approfondire come sta funzionando il massiccio ricorso ai medici gettonisti.
Queste figure, infatti, nate per rispondere alle carenze di organico delle strutture sanitarie, hanno cambiato fisionomia nel corso del tempo. Al contrario di quanto avviene per le aziende ospedaliere, infatti, i medici a gettone sono selezionati e gestiti da cooperative che fanno una valutazione dei curricula meno stringente e che non tiene conto dei requisiti richiesti per la medicina d’urgenza. Il ricorso a figure prive della necessaria specializzazione in pronto soccorso-terapia d’urgenza e medicina d’urgenza può quindi avere ricadute drammatiche per la salute dei pazienti. Serve fare chiarezza, avere un quadro di quanto accade nel Pronto Soccorso e poi valutare come arginare queste chiamate straordinarie da tempo diventate ordinarie.
Queste figure, infatti, nate per rispondere alle carenze di organico delle strutture sanitarie, hanno cambiato fisionomia nel corso del tempo. Al contrario di quanto avviene per le aziende ospedaliere, infatti, i medici a gettone sono selezionati e gestiti da cooperative che fanno una valutazione dei curricula meno stringente e che non tiene conto dei requisiti richiesti per la medicina d’urgenza. Il ricorso a figure prive della necessaria specializzazione in pronto soccorso-terapia d’urgenza e medicina d’urgenza può quindi avere ricadute drammatiche per la salute dei pazienti. Serve fare chiarezza, avere un quadro di quanto accade nel Pronto Soccorso e poi valutare come arginare queste chiamate straordinarie da tempo diventate ordinarie.
Gian Mario Fragomeli Consigliere regionale PD