Cernusco: in centro non c'è più nulla, a parte il frastuono

 Buongiorno,
mi associo all’intervento di Daniele. Ormai il centro del paese (definito così, ma dove non è possibile comperare nemmeno un pezzo di pane) è diventato acusticamente invivibile! Anche altre sono le situazioni, come ad esempio le prove dei cori per tre/quattro volte la settimana dalle 20 alle 23 circa nella sala mostre con finestre spalancate su ben tre complessi condominiali con la sensazione di assistere al concerto in prima fila o i numerosi eventi, anche privati, dell’ oratorio senza rispetto di decibel e orari, la rumorosa frequentazione del parco in avanzate ore notturne da parte di soggetti non ben identificati
Ben vengano certe iniziative per tenere “vivo” un paese, ma nel rispetto di ognuno e tutti.
Perché non proporre iniziative anche negli altri rioni? O insonorizzare locali dove vengono concessi particolari tipi di attività?
Ci si è mai chiesti quanto disturbo si può arrecare a chi magari dopo una settimana di lavoro vorrebbe starsene un po’ nella tranquillità della propria abitazione? O che magari esistono anche cittadini che non hanno particolare interesse per questi eventi?
Già, ma eccoci all’effetto NIMBY: partecipiamo agli eventi che ci interessano, facciamo festa e poi ognuno serenamente a casa, ovviamente fuori dal centro storico.
Ma noi “del centro” non abbiamo scelta, DOBBIAMO partecipare a tutte le iniziative. Aggiungo solo che quanto qui riportato è condiviso anche da altri residenti che come me subiscono la situazione con purtroppo una sorta di spiacevole e impotente rassegnazione.

Una cernuschese stanca
Benvenuto nel club. A quanto vedo tutto il mondo è paese. Ed è giusto così. Ma bisogna farlo capire a quanti pensano che si possano usare i centri per qualsiasi svago e mal incolga a chi ha deciso di abitare proprio lì. Anche se, proprio lì, era giunto ben prima che iniziasse la moda delle feste nella piazza. La verità è che si è perso del tutto il rispetto sia dell'altro, sia delle regole. E a perderlo, spesso, è proprio l'Istituzione che, al contrario, lo dovrebbe tutelare.
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