Lomagna: rincari per mensa e trasporto scolastico
Con la riapertura degli istituti scolastici riprendono i servizi integrati dai Comuni, principalmente la mensa e lo scuolabus. A Lomagna le tariffe a carico delle famiglie saranno in aumento. Un’ipotesi che era stata ventilata in Consiglio comunale a luglio e che ha poi trovato riscontro effettivo negli atti della Giunta.
Gli scaglioni ISEE per la mensa del plesso della primaria “A. Volta” e lo scuolabus delle medie passano da quattro a cinque. In qualsiasi casella si trovi un nucleo famigliare si vedrà attribuito un incremento, fatta salva l’esenzione sino a un ISEE di 3 mila euro. Fino all’anno scorso dall’ISEE di 10 mila euro in su non c’erano più distinzioni. Col nuovo tariffario viene posta una soglia ulteriore allo scattare dei 15 mila euro.
Per la ristorazione alla scuola primaria, i nuclei con ISEE compreso tra i 3 mila e i 7 mila euro pagheranno il buono pasto 1,70 euro (erano 1,50 euro). Le famiglie con ISEE tra 7 mila e 10 mila euro sosteranno ogni pasto 4,10 euro (contro i 3,70 euro di prima). Fino a 15 mila euro di ISEE si pagherà la mensa 5,20 euro ogni volta e dai 15 mila euro di ISEE in su si arriverà a pagare il pasto 5,40 euro. L’anno scorso le famiglie con ISEE dai 10 mila euro in su ottenevano il ticket della mensa per 4,90 euro.
Per quanto riguarda il trasporto per la scuola primaria non c’è una distinzione in base all’ISEE. L’unica differenza è per chi usufruisce del servizio sia andata che ritorno e chi prende lo scuolabus solo al ritorno. Nella prima fattispecie il costo è di 39 euro mensili (contro i 34 dell’anno scorso), mentre nel secondo caso il prezzo è di 20 euro al mese (contro i 17 del precedente tariffario).
Per la scuola primaria ci sono altri due servizi facoltativi di mercoledì, giornata in cui non sono previste le lezioni pomeridiane. La sorveglianza mensa da parte di un operatore ASA per due ore (12.15-14.15) verrà a costare 110 euro annui (erano 85 euro). Il doposcuola con un educatore per fare i compiti si terrà dalle ore 14.15 alle 16.15 presso il centro polifunzionale di via Silvio Pellico, per una spesa annua di 115 euro (contro i 100 dell’anno scorso). Chi aderisce al doposcuola deve necessariamente iscriversi anche alla mensa con sorveglianza di quel giorno. Gli importi non sono riducibili e non variano in base alla frequenza. Entrambi i servizi sono attivabili qualora si raggiunga il numero minimo di 15 iscrizioni. Per erogare tali mansioni il Comune di Lomagna si è affidato all’azienda speciale Retesalute, che ha proposto un preventivo a carico dell’Ente locale di 1.884,50 euro ad anno scolastico per la mensa con sorveglianza del mercoledì e di 2.000,14 euro ad anno scolastico per il doposcuola.
Per quanto riguarda la scuola media, il buono pasto è fisso, non varia cioè in base all’ISEE del nucleo famigliare dello studente. Il ritocco del ticket per la refezione scolastica è minimale: dai 5,35 euro a pasto dell’anno scorso ai 5,40 di quest’anno. Da quest’anno i pasti che serviranno le elementari di Lomagna e la scuola media “G. Verga” di Cernusco Lombardone saranno cucinati alla mensa della scuola primaria di Osnago, complice il fatto che da quest’anno ci sarà la stessa ditta a gestire la refezione nei tre poli.
Infine il trasporto scolastico da e per la scuola media di Moscoro, le cui tariffe sono determinate in base ai 5 scaglioni ISEE sopracitati. Oltre alla soglia di esenzione per ISEE inferiore ai 3 mila euro, si riscontra una prima fascia fino ai 7 mila euro di ISEE che sosterrà lo scuolabus con 9 euro al mese (1 euro in più rispetto all’anno scorso). Dai 7 ai 10 mila euro di ISEE il mensile vale 19 euro (erano 16 euro fino al giugno scorso). Dai 10 ai 15 mila euro di ISEE si passa a 42 euro al mese, mentre dai 15 mila euro in su si raggiungono i 45 euro mensili per l’autobus scolastico. L’anno scorso c’era un unico scaglione dai 10 mila euro di ISEE in su che faceva pagare 40 euro per il trasporto mensile.
Gli incrementi delle tariffe scontano il fatto che gli appalti per i servizi sia della mensa che del trasporto erano scaduti e sono stati messi a gara. Le offerte ricevute hanno alzato il costo degli affidamenti (di 20 mila euro circa per il trasporto scolastico) e il Comune ha assorbito solo parzialmente l’aumento della spesa. Il resto è stato fatto gravare sulle famiglie che hanno iscritto i figli ai servizi scolastici.