La sanita' e la petizione, anche una questione glocale

Come uomo e come cittadino sono rimasto scioccato dalla lettura dell'articolo sulla petizione dalla “grande valenza morale” in favore dei 2 ex medici del reparto Ostetricia del Mandic.

https://www.merateonline.it/notizie/129542/gi-a-centinaia-le-firme-per-gregorio-del-boca-e-anna-biffi-una-petizione-simbolica-ma-di-grande-valenza-quot-morale-quot

Ho intenzione quindi di firmare la petizione anche se non appartengo al territorio meratese ma vorrei comprendere meglio gli elementi di tale vicenda.

Per non girargli troppo attorno mi sembra di coglierne il cuore (ma chiedo conferma) sia in alcuni aspetti della descrizione di questa coraggiosa signora Sarah sia in questo passaggio dell'articolo : “Che ogni caso è un caso a sé e che la donna rimane la protagonista della propria avventura di mamma. Che non possono prevalere i dogmi, le statistiche, persino il credo in senso religioso. Il "partorirai con dolore" è un concetto biblico che secondo alcuni studiosi è stato volutamente forzato in chiave maschilistica nella logica - sempre presuntivamente biblica - che il marito ti dominerà.”.

Mi sembra di intravvedere, ne chiedo conferma, una “cultura sanitaria” che pretende, in nome anche di una mal interpretato senso religioso ( e di quant'altro), di applicare presunte rigide “leggi naturali” a scapito di vari rischi per la salute delle partorienti.

Ne parlo da maschio ( e da marito che non vuole affatto dominare la moglie) perché già in un lontano passato ho potuto assistere e in qualche modo collaborare a due parti “indolore” di mia moglie che mi hanno indotto a meglio valutare quel "partorirai con dolore", non certamente riducibile ad una ottusa e sacrificale autoflagellazione.

Proprio per questo come uomo mi sento di condividere il disagio, per non dire peggio, di tante donne ingiustamente sottoposte a forzature tipo quelle che mi sembra abbia subito non solo la signora Sarah, viste le moltissime adesioni registrate dalla petizione, peraltro in costante aumento.

Chiedo quindi, se possibile, altri ragguagli che possano convincere meglio altre persone (donne ma anche soprattutto uomini, che riterrei giustamente cointeressati) a sottoscrivere la petizione. In particolare coloro che come me sono in ricerca, anche religiosa, del Giusto e del Vero, ma che non si riconoscono per nulla in quella “cultura” dogmatica ed in definitiva disumana, che sembra emergere dalle vicende descritte.

Aggiungo solo questi link che consentono di inquadrare meglio certi aspetti privatistici, spesso moraleggianti, e soprattutto economicamente utilitaristici che rischiano sempre più di condizionare la gestione pubblica della Sanità a tutti livelli.

https://sbilanciamoci.info/chiamiamola-privatocrazia-sanitaria-una-cancrena/

https://espresso.repubblica.it/inchieste/2023/03/09/news/sanita_pubblica_non_e_piu_per_tutti-390376088/

Nelle vicende glocali, tutto si tiene : il locale e il globale s'intrecciano costantemente.

Germano Bosisio
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