Montevecchia: sul Municipio pannelli fotovoltaici "rossi"
Il Comune di Montevecchia punta al risparmio energetico per l’utenza elettrica del Municipio. È questione di qualche mese e il tetto del palazzo comunale sarà coperto dai pannelli fotovoltaici. Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone ha rilasciato in data 6 settembre il relativo permesso paesaggistico al Comune. Tra le clausole, la caratteristica che i pannelli debbano essere di colore rosso, un elemento che renderà però meno performante l’impianto.
L’amministrazione comunale utilizzerà in questo modo i 50 mila euro che annualmente arrivano dallo Stato per interventi che possono servire per la manutenzione delle strade (come è stato fatto negli ultimi anni) o per l’efficientamento energetico. Anche a fronte dei rincari sulle bollette che hanno colpito anche l’Ente locale il Comune ha deciso di impiegare così le risorse. I 50 mila euro statali non basteranno a sostenere la spesa necessaria per la realizzazione dell’impianto. La restante quota sarà a carico delle casse comunale, utilizzando l’avanzo di amministrazione.
Nei prossimi giorni la Giunta stabilirà quanto corposo sarà l’intervento. Due sostanzialmente le opzioni sul tavolo: coprire una sola falda del tetto, raggiungendo una potenza di 10 kwh, oltre alla dotazione di una batteria di accumulo per le ore serali di altrettanti 10kwh, per un costo di 80 mila euro. Oppure coprire due falde del tetto, raddoppiare la potenza (19,6 kwh), oltre alla batteria di accumulo di 10kwh, per un costo che si aggirerebbe intorno ai 110-120 mila euro. Se si scegliesse questa seconda opzione il Comune dovrebbe chiedere un’autorizzazione integrativa al Parco.
Il progetto punta all’autoconsumo, ma nulla vieta in futuro di immettere l’impianto all’interno di una potenziale Comunità Energetica Rinnovabile, un tema che però a Montevecchia non è al momento all’ordine del giorno.
L’amministrazione comunale utilizzerà in questo modo i 50 mila euro che annualmente arrivano dallo Stato per interventi che possono servire per la manutenzione delle strade (come è stato fatto negli ultimi anni) o per l’efficientamento energetico. Anche a fronte dei rincari sulle bollette che hanno colpito anche l’Ente locale il Comune ha deciso di impiegare così le risorse. I 50 mila euro statali non basteranno a sostenere la spesa necessaria per la realizzazione dell’impianto. La restante quota sarà a carico delle casse comunale, utilizzando l’avanzo di amministrazione.
Nei prossimi giorni la Giunta stabilirà quanto corposo sarà l’intervento. Due sostanzialmente le opzioni sul tavolo: coprire una sola falda del tetto, raggiungendo una potenza di 10 kwh, oltre alla dotazione di una batteria di accumulo per le ore serali di altrettanti 10kwh, per un costo di 80 mila euro. Oppure coprire due falde del tetto, raddoppiare la potenza (19,6 kwh), oltre alla batteria di accumulo di 10kwh, per un costo che si aggirerebbe intorno ai 110-120 mila euro. Se si scegliesse questa seconda opzione il Comune dovrebbe chiedere un’autorizzazione integrativa al Parco.
Il progetto punta all’autoconsumo, ma nulla vieta in futuro di immettere l’impianto all’interno di una potenziale Comunità Energetica Rinnovabile, un tema che però a Montevecchia non è al momento all’ordine del giorno.
M.P.