Lettera aperta ai Consiglieri Regionali eletti in Provincia
Leggo sulla stampa locale della presentazione di un progetto edilizio per l’ospedale di Comunità a Merate.
In questi ultimi anni si è molto parlato dell’ospedale Mandic, delle sue difficoltà, dei problemi di gestione anche nell’ordinario, del suo futuro.
Penso che invece ci si dovrebbe concentrare e rispondere ad alcune domande - al di là dei campanilismi Lecco-Merate- ma soprattutto ve le dovreste porre voi che rappresentate questo territorio in Regione e cioè:
1 - l’Ospedale di Lecco può esistere in futuro senza l’area meratese-casatese e quindi senza un ospedale a Merate che possa soddisfare la domanda sanitaria di ricovero e cura di questi comuni senza che i loro cittadini si vedano costretti (con il depotenziamento del Mandic) a scegliere il più vicino Ospedale di Vimercate?
2 - questo territorio è sufficientemente ampio per garantire economicità per la gestione “integrata” di 2 ospedali?
3 – esiste la volontà politica di trovare soluzioni compatibili economicamente e organizzativamente affinchè questa parte di Brianza non venga “accompagnata” verso la Provincia di Monza?
Ecco, mi piacerebbe che su queste domande ci fosse una seria riflessione da parte di voi eletti lecchesi al di là delle appartenenze politiche: proporre un progetto di sanità ospedaliera in grado di salvaguardare l’intera provincia senza contrapposizioni sterili e inutili (viste le scarse risorse).
In questi ultimi anni si è molto parlato dell’ospedale Mandic, delle sue difficoltà, dei problemi di gestione anche nell’ordinario, del suo futuro.
Penso che invece ci si dovrebbe concentrare e rispondere ad alcune domande - al di là dei campanilismi Lecco-Merate- ma soprattutto ve le dovreste porre voi che rappresentate questo territorio in Regione e cioè:
1 - l’Ospedale di Lecco può esistere in futuro senza l’area meratese-casatese e quindi senza un ospedale a Merate che possa soddisfare la domanda sanitaria di ricovero e cura di questi comuni senza che i loro cittadini si vedano costretti (con il depotenziamento del Mandic) a scegliere il più vicino Ospedale di Vimercate?
2 - questo territorio è sufficientemente ampio per garantire economicità per la gestione “integrata” di 2 ospedali?
3 – esiste la volontà politica di trovare soluzioni compatibili economicamente e organizzativamente affinchè questa parte di Brianza non venga “accompagnata” verso la Provincia di Monza?
Ecco, mi piacerebbe che su queste domande ci fosse una seria riflessione da parte di voi eletti lecchesi al di là delle appartenenze politiche: proporre un progetto di sanità ospedaliera in grado di salvaguardare l’intera provincia senza contrapposizioni sterili e inutili (viste le scarse risorse).
Oggi avete un assessore alla sanità che ha alle spalle una esperienza indiscutibile nell’affrontare temi difficili di sanità pubblica ed è una risorsa da utilizzare per questo progetto.
Vi dirò subito che non penso si possa tornare ai tempi splendidi del Mandich, non si tratta di avere tutte le specialità ma di avere quelle di base e soprattutto di avere un pronto soccorso efficiente, chirurgie e medicine stabilizzate, una vera integrazione con Lecco per cui se Merate può eccellere in una specialità la si potenzi qui, se a Lecco si concentra l’attività di alta specializzazione per le tecnologie possedute la si rafforzi.
Evitate di “far scappare” i migliori perché faticano a lavorare, non fate diventare i nostri ospedali un luogo di passaggio di primari, aiuti, assistenti, infermieri.
Soprattutto non dimenticate che le decisioni di questo tipo non sono mai solo tecniche ed è la Politica che se le deve assumere perché ha il compito di rappresentare i cittadini e le loro necessità.
Ricordo che nel 1993 quando l’Assessore Sereni propose nel suo piano ospedaliero la confluenza di Merate con Lecco, i consiglieri regionali lariani presentarono e fecero approvare un emendamento di modifica di quella proposta anche se erano su versanti politici diversi e contrapposti e di territori diversi.
Giliola Sironi