Cernusco: sui cani nei cimiteri

A volte mi sembra che l’amore per l gli animali faccia perdere il senso della prospettiva a molti. È vero che i Cristiani sono nel mondo, ma non del mondo. Chiese e Cimiteri sono luoghi di culto, luoghi sacri, dove bisogna entrare con grande rispetto, che si deve mostrare con l’abbigliamento, il comportamento, l’osservanza di regole ben precise. Io questo lo sto insegnando ai miei due bambini. Se c’è chi addirittura dorme con i cani, non c’è nessun problema fino a che non si pretende di imporlo anche a chi non desidera farlo. Ho sempre avuto animali: tre gatti ed un cane, compagni fedeli e affettuosi in ogni circostanza della vita, ma non mi sognerei mai di andare al Cimitero o a Messa con il cane, e di imporre la sua presenza agli altri fedeli. Non mi sembra quello il luogo per rafforzare quel prezioso legame che lega il mondo degli uomini a quello degli animali, meglio per entrambi una passeggiata al parco. Al Cimitero penso si cerchi raccoglimento per pregare per i nostri cari, non per far felice il nostro amico a 4 zampe che, per 10 minuti, ci può aspettare pazientemente in auto. Per carità, è vero che i cani sono meglio di alcune persone, ma questo è un altro discorso. Le religioni (in generale) sono scelte di vita individuali e strettamente personali, hanno dele “regole” ben precise, e a chi non stanno bene, beh, è libero di cambiare. Gli animali in tutto ciò a mio avviso non c’entrano. Quando nella sala d’attesa del veterinario si incrociano diversi animali si possono creare situazioni difficili da gestire, figurarsi se ciò avvenisse al Cimitero! E questo non è sempre da imputare a come sono stati educati i cani. Fa parte del loro istinto e del loro modo di socializzare. L’educazione dei padroni dovrebbe piuttosto consistere nel capire che non è sempre opportuno portarli con sé.
Angela
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