Sartirana: bonifica a rilento. Chiuso gran parte del sentiero
Le pur legittime, per quanto forse inopportune dato il ruolo e il momento, prolungate vacanze, hanno impedito all’assessore Fabio Tamandi di mantenere il polso della situazione alla Riserva lago di Sartirana. Interpellato giovedì assicurava che entro sabato, massimo domenica, l’impresa che si è aggiudicata il mini appalto di risanamento dell’area verde colpita dal nubifragio del 1° agosto, avrebbe terminato i lavori in modo da riaprire completamente il sentiero circumlacuale, oggi percorribile solo dalla foce, lato est, fino al Bagnolo, meno di un quarto del percorso complessivo.
Purtroppo la situazione invece è ben diversa, come documentato da queste immagini. L’opera di asportazione di piante e rami strappati dal fortissimo vento soffiato nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto scorsi si è limitata a una piccola parte della Riserva, in pratica all’area pic nic. Dal Bagnolo in avanti la situazione è sostanzialmente immutata rispetto a qualche settimana fa.
La Colombo Giardini
, che già gestisce la manutenzione del verde pubblico, è impegnata su tantissimi fronti, compreso il muro di via Cazzaniga, e, evidentemente, non è stata in grado di bonificare la zona pur nel lungo lasso di tempo di un mese.
Milano ha già riaperto gran parte dei 212 parchi e giardini pubblici devastati dal nubifragio. Il 26 agosto sono stati riaperti anche il parco Sempione e i Giardini Montanelli, particolarmente danneggiati dalla bufera di vento.
Sartirana, invece, nonostante i proclami degli uomini “del fare” resterà interdetta ancora e a subirne le conseguenze sono i tantissimi cittadini che ogni giorno e specialmente il fine settimana, lì trovavano un’oasi di fresco e tranquillità.
Purtroppo la situazione invece è ben diversa, come documentato da queste immagini. L’opera di asportazione di piante e rami strappati dal fortissimo vento soffiato nella notte tra il 31 luglio e il 1° agosto scorsi si è limitata a una piccola parte della Riserva, in pratica all’area pic nic. Dal Bagnolo in avanti la situazione è sostanzialmente immutata rispetto a qualche settimana fa.
La Colombo Giardini
, che già gestisce la manutenzione del verde pubblico, è impegnata su tantissimi fronti, compreso il muro di via Cazzaniga, e, evidentemente, non è stata in grado di bonificare la zona pur nel lungo lasso di tempo di un mese.
Milano ha già riaperto gran parte dei 212 parchi e giardini pubblici devastati dal nubifragio. Il 26 agosto sono stati riaperti anche il parco Sempione e i Giardini Montanelli, particolarmente danneggiati dalla bufera di vento.
Sartirana, invece, nonostante i proclami degli uomini “del fare” resterà interdetta ancora e a subirne le conseguenze sono i tantissimi cittadini che ogni giorno e specialmente il fine settimana, lì trovavano un’oasi di fresco e tranquillità.