Cernusco: Cc movimentato per il caso ''Fiocchi''. Seduta sospesa, interviene anche il cons. provinciale Mastroberardino

La carica di consigliera comunale nel comune di Cernusco Lombardone dell’avvocato Daniela Fiocchi è cessata. La seduta di giovedì 31 agosto ha visto come secondo punto all’ordine del giorno la decadenza della consigliera eletta nell’ottobre del 2021 insieme al gruppo di maggioranza e nel corso della riunione – che non è nemmeno durata molto – è accaduto di tutto, offrendo ai numerosi spettatori uno spettacolo insolito, quantomeno decisamente movimentato. 
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Vista la presenza della consigliera Fiocchi, che dallo scorso 24 aprile è presidente del circolo Fratelli d’Italia di Osnago, e che si è presentata in sala consiliare con una delegazione del partito al seguito – tra cui il consigliere provinciale Fabio Pio Mastroberardino e il presidente del circolo meratese Valter Cogliati – il sindaco Gennaro Toto ha chiesto all'aula di poter invertire i punti all’ordine del giorno e affrontare subito la decadenza. Accolta la proposta, il primo cittadino ha ricordato le quattro assenze consecutive in aula della Fiocchi (28 aprile, 16 giugno, 30 giugno e 26 luglio) e il fatto che gli amministratori che non intervengono a tre sedute consecutive senza giustificati motivi sono dichiarati decaduti con deliberazione del consiglio. Toto ha inoltre menzionato la giustificazione inoltrata dalla consigliera per l’assenza al consiglio del 28 aprile scorso, ovvero un certificato medico datato 30 marzo 2023 che ordinava “riposo assoluto”. “Tale giustificazione non è stata ritenuta meritevole di accoglimento – ha detto il sindaco – poiché la certificazione risulta caratterizzata da estrema genericità, non recando alcuna tempistica in riferimento all'ivi asserita esigenza di ‘assoluto riposo’, dovendosene evincere al più che tale esigenza fosse riferita al solo giorno in cui tale certificazione sarebbe stata formata, né peraltro indicando neanche l’orario del rilascio”. 
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Gennaro Toto

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Daniela Fiocchi


Terminata l’illustrazione del punto, il sindaco ha tentato di tirar dritto verso la votazione, ma la consigliera Fiocchi l’ha interrotto annunciando di avere qualcosa da dire. Con quattro fogli alla mano (CLICCA QUI per il documento), che ha voluto mettere agli atti, la consigliera ha richiesto che la mozione di pronuncia di decadenza venisse discussa solo dopo aver modificato e corretto l’ordine del giorno e aver convocato nuovamente il consiglio, ai sensi del Regolamento del consiglio. “L’argomento posto all’ordine del giorno è palesemente errato e illegittimo” ha dichiarato, riprendendo l’articolo dello Statuo Comunale secondo cui il consiglio è tenuto prima a esaminare e infine deliberare sulla decadenza della carica di un consigliere. Da qui la proposta di avere un futuro punto all’OdG riguardo le determinazioni di merito sulla procedura di decadenza. “Ritengo del tutto irrilevante la specificazione richiesta, posto che la proposta di deliberazione ha evidentemente all’oggetto l’ipotesi di decadenza” ha risposto il segretario reggente, il dottor Claudio Giuseppe Ministeri

Procedendo, la consigliera ha scoperchiato un’altra questione, chiedendo al sindaco conferma che in data 8 luglio ci fosse stata la presentazione di Alberto Gatti (candidato alle elezioni con il gruppo di maggioranza, nonché primo dei non eletti e dunque chiamato a prendere il posto della consigliera decaduta) in tutti gli uffici con la sua investitura di assessore alla protezione civile. 

Venendo alle assenze invece, Fiocchi ha ribadito di aver giustificato quella del 28 aprile con il certificato del medico datato 30 marzo. “Il certificato in oggetto non aveva scadenza ed era ampiamente assorbente per quel consiglio comunale” ha detto, commentando poi la seduta del 26 luglio, quando si trovava in un altra regione per “affari indilazionabili”, e quella del 16 giugno, quando è stata nominata, a sua insaputa, componente della maggioranza in Commissione bilancio. 
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 Il segretario comunale, il dottor Claudio Giuseppe Ministeri


Dichiarando che l'assenza non ha impedito il buon andamento del consiglio, ha proseguito: “È evidente la negligenza, incompetenza amministrativa, l’abuso di atti d’ufficio e l’eccesso di potere. Invito i consiglieri a formulare un’attenta riflessione sulle risultanze che deriveranno dal loro diritto di voto, a cui dovranno dare adeguata ed idonea motivazione”. E ancora: “In particolare invito tutti a saper cogliere l’occasione di respingere la decadenza sancita dal sindaco, in quanto palesemente illegittima e immotivata, giusti i motivi sopra espressi, considerando che un voto favorevole darebbe immediato impulso a una azione giudiziaria con aggravio di danno erariale in capo al Comune, per lesione di un diritto costituzionalmente protetto in spregio alle più basilari norme di diritto già indicate. Basterebbe la sola errata indicazione dell’ordine del giorno punto 2 della predetta seduta per invalidare l'intera votazione”. 

Ma non è finita. La consigliera Fiocchi, che aveva in capo la delega al Bilancio, alle Società partecipate e al Personale, ha concluso con una considerazione pungente: “Ricordo infine quale inciso, che a seguito della mia revoca quale assessore al bilancio, assorbita pro tempore dal sindaco, motivata a seguito della mia presunta negligenza nello svolgere questo incarico, 40 giorni dopo è arrivato un richiamo dalla Prefettura che censurava l'ufficio finanziario per il mancato deposito del rendiconto per l'esercizio finanziario 2022. Nella comunicazione della Prefettura veniva già espressa la possibilità di nominare un commissario ad acta. Da quando il sindaco ha trattenuto a sé la delega al bilancio, la situazione è precipitata, utile ricordare che durante il mandato da me onorato, nulla di tutto questo è mai successo. Ora sorge spontaneo interrogarsi non tanto sulle mie assenze giustificate, ma sulle capacità di amministrare di questo sindaco”. 
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 I consiglieri di minoranza Gabriele Gavazzi, Valeria Pirovano e Simona Limonta

La consigliera ha terminato chiedendo l’archiviazione del provvedimento di decadenza. “Devo dire che almeno per una volta abbiamo avuto il piacere di vedere una seduta preparata dalla consigliera” si è limitato a commentare Toto. È questo punto che è intervenuta la minoranza. La consigliera Simona Limonta ha fatto una dichiarazione di voto a nome di UPAI. “Ci dichiariamo contrari. Non vogliamo entrare nelle vostre questioni, che evidentemente non siete stati in grado di gestire al vostro interno. Noi non vogliamo avere assolutamente responsabilità di quelle che saranno le ripercussioni che avremo sul nostro Comune a livello erariale o economico da parte della consigliera Fiocchi”. 
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“Non le dovrà avere neanche il Comune, perché una cosa così è illegittima…” ha esordito il consigliere provinciale Fabio Mastroberardino dalle ultime file del pubblico. Inutile il tentativo del sindaco di ricordare che il pubblico non può intervenire. L’esponente di Fratelli d’Italia ha proseguito parlando sopra al primo cittadino e mettendo in guardia i consiglieri: “Sappiate cosa state votando. Ogni avvocato che pagherete per questa cosa verrà segnalato ai giornali ogni giorno”. “Mi dispiace che un rappresentante delle istituzioni abbia un atteggiamento così” ha replicato Toto. “I soldi che spendere di avvocati li pagherete con i soldi dei cittadini, ma chiederemo che vengano pagati di tasca vostre” ha insistito Mastroberardino, ponendo l’attenzione su un’altra questione: “Il giudizio sul certificato medico è stato dato da lei senza neanche una discussione in consiglio”. Ciò ha fornito spunto alla consigliera di minoranza Simona Limonta per intervenire: “Nessuno qui ha le competenze per valutare un certificato medico”. Dal pubblico è intervenuto anche un'altra persona, definito poi dalla consigliera Fiocchi quale suo legale, che ha domandato a Toto: “Lei è medico?”. 
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Il consigliere Provinciale Fabio Pio Mastroberardino 

Vista la confusione creatasi, il sindaco ha ritenuto di sospendere la seduta per cinque minuti, ma appena riaperta la situazione non è cambiata. Infatti, nonostante la dichiarazione di voto della minoranza, Toto ha proposto la votazione a scrutino segreto e ciò ha acceso gli animi, in primis della consigliera Fiocchi, che ha tentato di opporsi. “Cacciate una persona eletta dal popolo a scrutinio segreto? Ma voi davvero state facendo un aberrazione del diritto. È una follia, rendetevi conto. Anche se fosse (la Fiocchi ndr) di Rifondazione Comunista farei questa scena” ha detto ancora Mastroberardino, ignorando nuovamente i rimproveri del sindaco, che ha anche intimato di chiamare i Carabinieri. Dopo attimi di caos, alla fine la scelta di votare a scrutino segreto è stata messa ai voti e ha visto contrari i tre consiglieri di minoranza e la consigliera Fiocchi. Sette invece i voti favorevoli. La seduta però è stata sospesa nuovamente poiché il capogruppo di minoranza Gabriele Gavazzi ha chiesto che venisse utilizzato qualcosa di meglio che una scatola di cartone qualunque per effettuare la votazione segreta. 

Reperita un’urna di legno, il sindaco ha fatto notare al segretario che la consigliera Fiocchi non avrebbe dovuto votare la propria decadenza, così come peraltro previsto in delibera. “Non dovrebbe” ha risposto il segretario, accendendo però la consigliera: “Devo o non devo? A mio avviso, devo votare”. “Se lo ritiene, voti” ha risposto Ministeri. Votata segretamente la decadenza della consigliera, l’esito ha visto sette voti a favore e quattro contro. Votata poi l’immediata eseguibilità dell’atto, Toto ha concluso: “Da questo momento la consigliera Fiocchi è pregata di lasciare l’aula”. “Ringrazio molto, ci sentiremo a breve” ha risposto la consigliera abbandonando l’aula insieme a chi l’aveva accompagnata.
E.Ma.
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