Risposta a Lorena sulla ciclopedonale
Cara Lorena, mi spiace solo che non hai capito la cosa fondamentale cioè che sono dalla tua parte. Io ho fatto una distinzione tra ciclabile e pedonabile. In italia si fanno le pedonali spacciandole per ciclabili ossia senza i canoni di sicurezza che tutelano i ciclisti. Conosco persone che sono state investite sulle strisce pedonali ed oltre a brutte fratture (nei casi migliori) hanno rimediato anche una multa perché non conducevano la bici a piedi. In Italia non si ha la cultura ed il rispetto delle due ruote come l'Olanda ma nello stesso tempo si rubano molte ma molte più bici. Cosa succede se poi esiste la ciclopedonale che porta a scuola ma non è stato previsto un ampio deposito al coperto e CUSTODITO? Un ragazzo e relativa famiglia che ogni mese deve ricomprarsi una bici, magari al mercato dell'usato che a sua volta rivende bici rubate, forse è, per la tua tesi, costretto a rimanere grasso. O forse no. Io sono sempre andato a scuola a piedi dalle elementari, al liceo e poi università. Più o meno 8 Km al giorno. Su come siamo messi a Milano ma in generale in Italia puoi leggere un articolo di questi giorni: https://www.fanpage.it/milano/il-dj-linus-milano-non-e-una-citta-per-bici-i-ciclisti-pedalano-nel-far-west/https://www.fanpage.it/milano/il-dj-linus-milano-non-e-una-citta-per-bici-i-ciclisti-pedalano-nel-far-west/ Linus frequenta spesso le strade della Brianza in particolare zona Lissolo e Colle Brianza e, a ragione, sostiene che gli automobilisti brianzoli sono tra i peggiori d'Italia quanto insensibilità verso i ciclisti. Molti "stradisti", come il sottoscritto, si sono convertiti alla Gravel o alla MTB. Anche se la politica è sensibile cioè percepisce l'anima green quasi sempre poi non riesce a mettere in atto un progetto valido a 360°. Non basta tracciare qualche riga di ciclopedonale ma affronatre il problema sicurezza che ha molte implicazioni. Quindi OK per le ciclopedonali ma dove il contesto ambientale ed urbano lo consentono. Un solo esempio. Nel 2014 un comitato di quartiere di Cernusco di cui faccio parte ha raccolto centinaia di firme per la realizzazione del campo da basket in via Ferrario (poco distante da via Verdi). Campo ben realizzato ma nel progetto non era stata prevista una recinzione e qualche pannello fonoassorbente. Durante la pandemia era diventato luogo di aggregazione diurna ma in particolare notturna molesta. Consumo di alcolici e musica ad alto volume. Mai un intervento mirato ad identificare i diturbatori. Inoltre l'amministrazione comunale invece che assumersi la responsabilità e correggere gli errori ha scaricato la responsabilità sul comitato di quartiere che ha voluto il campo... Tuttora il problema è irrisolto per di più se si rompe un canestro non viene sostituto, anzi si rimuove anche il secondo..
Paolo C.