Merate: Casa di Comunità il 31 in Commissione ambiente
Si riunisce giovedì alle ore 18 a palazzo Tettamanti, la Commissione Ambiente e Territorio del comune di Merate. All’ordine del giorno tre punti interessanti: la Casa di comunità presso l’ospedale di Merate, il piano di recupero di una antica villa in viale Garibaldi e un aggiornamento sull’iter in vista dell’adozione del Piano di Governo del Territorio.
Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che fanno parte del Servizio Sanitario Regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. All’interno di queste strutture dovrebbero essere presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute (tecnici di laboratorio, ostetriche, psicologi, ecc.) che operano in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali. Alcune case analoghe sono già state aperte, come a Olgiate Molgora ma la loro funzionalità è ben lungi da riflettere il dettato legislativo che, ad esempio, vuole la presenza di personale sanitario H 24. L’investimento rientra tra quelli finanziati con i fondi del PNRR, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. L’Azienda Socio-Sanitaria territoriale lecchese è la titolare del progetto. L’Amministrazione comunale di Merate deve semplicemente approvarlo dal punto di vista urbanistico. Il progetto dopo la presentazione in Commissione andrà in Consiglio comunale. Di fatto si tratta di abbattere la palazzina in fregio a via Cerri e ricostruire su una superficie di circa 2mila metri quadrati, con un leggero arretramento stradale un manufatto a due piani. Al piano terra troveranno posto l’area prelievi e vaccinazioni, le cure primarie e continuità assistenziale, gli ambulatori specialistici, le attività consultoriali, la medicina preventiva e il Punto Unico di Accesso per indirizzare il paziente.
Al piano superiore invece avrà sede il cosiddetto ospedale di comunità, una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale, intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
Il piano di recupero, come detto, riguarda una bella villa posta sul lato nord di viale Garibaldi già parzialmente in fase di ristrutturazione. A opera ultimata si restituirà al viale un edificio di grande pregio a pochi passi da villa Confalonieri che, secondo molti, dovrebbe tornare a ospitare il Municipio.
Infine l’assessore Giuseppe Procopio illustrerà l’avanzamento dei lavori in vista dell’adozione del Piano di Governo del Territorio.
Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che fanno parte del Servizio Sanitario Regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. All’interno di queste strutture dovrebbero essere presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute (tecnici di laboratorio, ostetriche, psicologi, ecc.) che operano in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali. Alcune case analoghe sono già state aperte, come a Olgiate Molgora ma la loro funzionalità è ben lungi da riflettere il dettato legislativo che, ad esempio, vuole la presenza di personale sanitario H 24. L’investimento rientra tra quelli finanziati con i fondi del PNRR, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. L’Azienda Socio-Sanitaria territoriale lecchese è la titolare del progetto. L’Amministrazione comunale di Merate deve semplicemente approvarlo dal punto di vista urbanistico. Il progetto dopo la presentazione in Commissione andrà in Consiglio comunale. Di fatto si tratta di abbattere la palazzina in fregio a via Cerri e ricostruire su una superficie di circa 2mila metri quadrati, con un leggero arretramento stradale un manufatto a due piani. Al piano terra troveranno posto l’area prelievi e vaccinazioni, le cure primarie e continuità assistenziale, gli ambulatori specialistici, le attività consultoriali, la medicina preventiva e il Punto Unico di Accesso per indirizzare il paziente.
Al piano superiore invece avrà sede il cosiddetto ospedale di comunità, una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale, intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
Il piano di recupero, come detto, riguarda una bella villa posta sul lato nord di viale Garibaldi già parzialmente in fase di ristrutturazione. A opera ultimata si restituirà al viale un edificio di grande pregio a pochi passi da villa Confalonieri che, secondo molti, dovrebbe tornare a ospitare il Municipio.
Infine l’assessore Giuseppe Procopio illustrerà l’avanzamento dei lavori in vista dell’adozione del Piano di Governo del Territorio.