Sull'Ostetricia del Mandic
Spettabile Merate On line,
volevo chiedervi in prosposito alla vostra frase " La perdita di capacità attrattiva del San Leopoldo Mandic non la vede solo chi è in malafede" quale pensate che sia il vostro ruolo?
Gli ultimi articoli che avete pubblicato relativamente al presidio del Mandic a proposito del reparto di ostetricia danno dal punto di vista del lettore (e possibile fruitore) un'accezzione nebulosa di gestione che lascia presagire una situazione non in controllo e quindi negativa.
In uno di questi vi siete addirittura, parole vostre, declinato per dignità di incontrare la citata dottoressa Dall'Anna per capire meglio il funzionamento del reparto. Qual è il ruolo del giornalista se non quello di comprendere e conoscere prima di divulgare? Bastano davvero le fonti di cui avete accesso per capire come funziona un reparto? senza visitarlo?
Non sono in grado e non mi permetto di giudicare le capacità tecniche e professionali di nessuno ma io al Mandic sono diventato papà e la mia compagnia si è trovata in una situazione di assistenza di altissimo livello in un reparto lindo con persone felici e sorridenti di cooperare tra di loro e con le pazienti. Il mix di professionalità era di esperienza ma anche di gioventù con alte competenze e nuove tecniche. Da qualsiasi persona è emersa la fine della frustrazione dovuta alla precedente gestione da voi tanto esaltata. Forse dipende da chi sono gli inserzionisti?
Se ci fossimo fidati soltanto dell'umore creato dai vostri articoli non avremmo mai pensato di fare l'assistenza preparto e il parto a Merate.
Se tra voi della redazione ci sono futuri genitori dubbiosi incontrate le ostetriche e le pediatre nei loro eventi che organizzano al di fuori dal reparto e vi renderete conto che a Merate le neo mamme vengono trattate come e anche meglio di altri ospedali della zona.
Per chiudere e rispondere al vosto articolo. Se un concorso va "deserto" non è forse a causa delle informazioni che gravitano attorno alla struttura? Quali possono essere le fonti di queste informazioni per una persona non del luogo o senza conoscenze al suo interno? Credo che una possibile risposta sia la stampa locale.
Il declino demografico è chiaro a tutti e facili sono da prevedere le sue conseguenze a voi la scelta di accellerare la riduzione dei servizi locali.
volevo chiedervi in prosposito alla vostra frase " La perdita di capacità attrattiva del San Leopoldo Mandic non la vede solo chi è in malafede" quale pensate che sia il vostro ruolo?
Gli ultimi articoli che avete pubblicato relativamente al presidio del Mandic a proposito del reparto di ostetricia danno dal punto di vista del lettore (e possibile fruitore) un'accezzione nebulosa di gestione che lascia presagire una situazione non in controllo e quindi negativa.
In uno di questi vi siete addirittura, parole vostre, declinato per dignità di incontrare la citata dottoressa Dall'Anna per capire meglio il funzionamento del reparto. Qual è il ruolo del giornalista se non quello di comprendere e conoscere prima di divulgare? Bastano davvero le fonti di cui avete accesso per capire come funziona un reparto? senza visitarlo?
Non sono in grado e non mi permetto di giudicare le capacità tecniche e professionali di nessuno ma io al Mandic sono diventato papà e la mia compagnia si è trovata in una situazione di assistenza di altissimo livello in un reparto lindo con persone felici e sorridenti di cooperare tra di loro e con le pazienti. Il mix di professionalità era di esperienza ma anche di gioventù con alte competenze e nuove tecniche. Da qualsiasi persona è emersa la fine della frustrazione dovuta alla precedente gestione da voi tanto esaltata. Forse dipende da chi sono gli inserzionisti?
Se ci fossimo fidati soltanto dell'umore creato dai vostri articoli non avremmo mai pensato di fare l'assistenza preparto e il parto a Merate.
Se tra voi della redazione ci sono futuri genitori dubbiosi incontrate le ostetriche e le pediatre nei loro eventi che organizzano al di fuori dal reparto e vi renderete conto che a Merate le neo mamme vengono trattate come e anche meglio di altri ospedali della zona.
Per chiudere e rispondere al vosto articolo. Se un concorso va "deserto" non è forse a causa delle informazioni che gravitano attorno alla struttura? Quali possono essere le fonti di queste informazioni per una persona non del luogo o senza conoscenze al suo interno? Credo che una possibile risposta sia la stampa locale.
Il declino demografico è chiaro a tutti e facili sono da prevedere le sue conseguenze a voi la scelta di accellerare la riduzione dei servizi locali.
Andrea Di Liberto
Guardi nessuno mette in dubbio la bontà del servizio prestato dal personale di Ostetricia-Ginecologia del Mandic. Ma siccome seguiamo non da ieri ma da molti anni l'evolversi della situazione non temiamo nel ribadire che se dovessero chiudere il punto nascite il prossimo anno non ne saremmo sorpresi. Nonostante le rassicurazioni del dottor Roberto Bellù, direttore del dipartimento materno infantile, che il trend negativo di calo delle nascite sarebbe stato invertito dobbiamo purtroppo rilevare che così non è. E non per gli articoli di stampa ma perchè molte hanno scelto di seguire chi ha gestito il reparto per venticinque anni. Quanto alla dottoressa Dell'Anna, posto che è stata in passato da noi intervistata in almeno due occasioni, nel 2017 e nel 2019 non abbiamo alcun pregiudizio solo che non sottostiamo ai "ricatti": vi diamo i numeri dei parti solo a condizione che intervistiate la dottoressa Dell'Anna. E no, così forse funziona da altre parti, qui no. Infine, perchè le insinuazioni sono odiose se non supportate, quali sarebbero gli inserzionisti che ci inducono a "parlare" bene del dottor Del Boca? Ce lo dica. Le ricordo soltanto che all'epoca della sospensione - mai confermata - dell'ex primario il nostro gazebo online ricevette oltre 1.500 lettere di sostegno a Del Boca. Forse non dall'interno ma dalle pazienti. Qualcosa vorrà pur dire, le pare?C.B.