Merate, via Cazzaniga: piena solidarietà a Valeria
Piena solidarietà a Valeria circa l'area Cazzaniga. Come del resto la risposta della Redazione è più che pertinente.
Non vorrei che l'impunità fosse il pretesto per giustificare anche una sorta di "immunità acquisita” dovuta proprio all'incapacità di mettere in campo interventi efficaci.
Lo scorso anno avevo descritto la situazione del parchetto in via Ferrario a Cernusco sul confine con Merate. Da inizio pandemia (estate 2020) era diventato luogo di aggregazione molesta. Varie le segnalazioni dei residenti al 112, alla Polizia Municipale, all'Amministrazione Comunale. Un rimpallo continuo di responsabilità e mai nessuno è intervenuto, anzi si cercava di giustificare la situazione con la difficoltà del momento. Bastavano un paio di interventi da parte dei Carabinieri se non altro per identificare i presenti che nelle ore notturne erano in gran parte non italiani.
Il paradosso è che poi un problema di sicurezza è stato travisato e strumentalizzato a fini politici proprio durante la campagna elettorale. Ricordate la questione campo da basket? Più o meno a metà degli anni 90 si era presentato un caso analogo in un altro parchetto ed i Carabinieri di allora si erano presentati in borghese e chiesto i documenti a ciascuno. Senza nessuna ammenda dopo qualche giorno si era diffusa la voce tra i frequentatori e l'area era tornata alla sua tranquillità. Ecco, attualmente manca da parte delle autorità una presa di posizione netta.
Non vorrei che l'impunità fosse il pretesto per giustificare anche una sorta di "immunità acquisita” dovuta proprio all'incapacità di mettere in campo interventi efficaci.
Lo scorso anno avevo descritto la situazione del parchetto in via Ferrario a Cernusco sul confine con Merate. Da inizio pandemia (estate 2020) era diventato luogo di aggregazione molesta. Varie le segnalazioni dei residenti al 112, alla Polizia Municipale, all'Amministrazione Comunale. Un rimpallo continuo di responsabilità e mai nessuno è intervenuto, anzi si cercava di giustificare la situazione con la difficoltà del momento. Bastavano un paio di interventi da parte dei Carabinieri se non altro per identificare i presenti che nelle ore notturne erano in gran parte non italiani.
Il paradosso è che poi un problema di sicurezza è stato travisato e strumentalizzato a fini politici proprio durante la campagna elettorale. Ricordate la questione campo da basket? Più o meno a metà degli anni 90 si era presentato un caso analogo in un altro parchetto ed i Carabinieri di allora si erano presentati in borghese e chiesto i documenti a ciascuno. Senza nessuna ammenda dopo qualche giorno si era diffusa la voce tra i frequentatori e l'area era tornata alla sua tranquillità. Ecco, attualmente manca da parte delle autorità una presa di posizione netta.
P.C.