Caro benzina. Che il governo si fermi
Secondo il ministero dell’Ambiente e sicurezza energetica, la benzina verde in modalità self è in media venduta a 1,946 euro (+0,37%) e il gasolio a 1,845 (+0,96%). In autostrada gli aumenti sono maggiori (1). Dati ufficiali che fanno chiarezza anche sulle indicazioni generiche dei giorni scorsi.
Aumento abituale, avvicinandosi il grande rientro dalle vacanze, ma che quest’anno è percepito in modo più pesante: l’andazzo generale dell’inflazione, nonostante sia in calo dopo i picchi di inizio anno, non corrisponde ad un diffuso calo del costo della vita. I prodotti energetici, dopo le vicende legate all’invasione russa dell’Ucraina, sono quelli che contribuiscono maggiormente a questo calo, ma il mercato si sta comportando in modo diverso, dovendo genericamente recuperare rispetto alla magra precedente.
Il governo ha deciso di contribuire a questa crescita con l’aumento dell’accise a inizio anno e rastrellare imposte per regalie di vario tipo per i meno abbienti (2). Scelta politica che porta a privilegiare la distribuzione di cerotti per emergenze continue su cui poter più facilmente lucrare a fini propagandistici. Una scelta che privilegia potere a governo.
L’intervento possibile sarebbe solo uno: diminuire il peso fiscale che oggi si aggira su 55/60%, ma il Governo ha deciso di campare alla giornata, con l’aggravante di dire e far credere il contrario nell’ambito di un progetto che, oltre ad essere diverso da quello per cui ha chiesto i voti alle elezioni, non è chiaro dove vasa: cioé togliere ai ricchi per dare ai poveri (chi consuma più benzina sono i ricchi che hanno macchinone, dicono al governo)… ma “dimenticandosi” che i carburanti sono acquistati da tutti, poveri inclusi e che su questi ultimi il costo maggiore della benzina pesa molto di più rispetto a chi è ricco.
Stiamo assistendo ad un governo che non vuole risolvere i problemi. Preferisce crearsi fiducia con regalie, cavalcando e aggravando emergenze che loro hanno storicamente ereditato (l’eccessivo carico fiscale sulla benzina è decenni che martirizza i consumatori). Non è sicuramente facile far fronte a questa situazione ma eluderla ed aggravarla non è certo opera meritoria. Siamo al paradosso che, per la benzina e non solo, sarebbe meglio che il governo oggi si fermasse, facendo il ragioniere del quotidiano senza nessun tipo di intervento. Ma, forse, pretendiamo troppo….
1 - https://www.aduc.it/notizia/prezzo+medio+della+benzina+crescita_139726.php
2 - https://www.aduc.it/editoriale/caro+benzina+reazione+italiani+governo+diabolico_36518.php
Aumento abituale, avvicinandosi il grande rientro dalle vacanze, ma che quest’anno è percepito in modo più pesante: l’andazzo generale dell’inflazione, nonostante sia in calo dopo i picchi di inizio anno, non corrisponde ad un diffuso calo del costo della vita. I prodotti energetici, dopo le vicende legate all’invasione russa dell’Ucraina, sono quelli che contribuiscono maggiormente a questo calo, ma il mercato si sta comportando in modo diverso, dovendo genericamente recuperare rispetto alla magra precedente.
Il governo ha deciso di contribuire a questa crescita con l’aumento dell’accise a inizio anno e rastrellare imposte per regalie di vario tipo per i meno abbienti (2). Scelta politica che porta a privilegiare la distribuzione di cerotti per emergenze continue su cui poter più facilmente lucrare a fini propagandistici. Una scelta che privilegia potere a governo.
L’intervento possibile sarebbe solo uno: diminuire il peso fiscale che oggi si aggira su 55/60%, ma il Governo ha deciso di campare alla giornata, con l’aggravante di dire e far credere il contrario nell’ambito di un progetto che, oltre ad essere diverso da quello per cui ha chiesto i voti alle elezioni, non è chiaro dove vasa: cioé togliere ai ricchi per dare ai poveri (chi consuma più benzina sono i ricchi che hanno macchinone, dicono al governo)… ma “dimenticandosi” che i carburanti sono acquistati da tutti, poveri inclusi e che su questi ultimi il costo maggiore della benzina pesa molto di più rispetto a chi è ricco.
Stiamo assistendo ad un governo che non vuole risolvere i problemi. Preferisce crearsi fiducia con regalie, cavalcando e aggravando emergenze che loro hanno storicamente ereditato (l’eccessivo carico fiscale sulla benzina è decenni che martirizza i consumatori). Non è sicuramente facile far fronte a questa situazione ma eluderla ed aggravarla non è certo opera meritoria. Siamo al paradosso che, per la benzina e non solo, sarebbe meglio che il governo oggi si fermasse, facendo il ragioniere del quotidiano senza nessun tipo di intervento. Ma, forse, pretendiamo troppo….
1 - https://www.aduc.it/notizia/prezzo+medio+della+benzina+crescita_139726.php
2 - https://www.aduc.it/editoriale/caro+benzina+reazione+italiani+governo+diabolico_36518.php
Vincenzo Donvito Maxia - presidente Aduc