S. Maria: chiocciole africane giganti. La passione di Martina

È una passione insolita quella della 20enne Martina Trabucchi. Studentessa di Scienze della Formazione Primaria all’Università Bicocca di Milano, Martina è residente a Santa Maria Hoé e alleva farfalle, falene e chiocciole africane giganti. 

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“Fin da piccola sono stata abituata a giocare all’aperto, a correre nei campi pieni di fiori, a costruire casette con la legna e a saltare nei mucchi di fieno e foglie” racconta la giovane, la cui aspirazione è quella di diventare un giorno un’insegnante e poter trasmettere non solo conoscenze, ma anche amore verso gli animali e la natura. “Al giorno d’oggi noto con dispiacere che i bambini sono spesso tenuti in casa, incollati alla televisione e ai videogiochi fin da piccoli. Mi piacerebbe cambiare, nel mio piccolo, questo aspetto della società e insegnare ai più piccoli quanto sono belle le piccole grandi cose che la natura ci offre”. 

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Il suo hobby è incentrato proprio su questo, su ciò che la natura ha da offrire, ed è iniziato osservando i piccoli insetti e arrivando a 6 anni a portare a casa un bruco. “ Si trattava di una larva di Papilio machaon. Lo tenni con me qualche giorno e gli diedi da mangiare foglie di finocchio fino a quando, un giorno, non lo trovai appeso a un bastoncino chiuso un una crisalide verde. Due settimane dopo tenevo tra le mani la mia primissima farfalla. Da quel giorno ogni bruco che trovavo lo portavo a casa e con l’aiuto dei miei genitori mi informavo su ciò che mangiavano”. Col tempo, Martina ha iniziato a studiare i nomi scientifici delle diverse specie e ad approfondire le differenze tra farfalle e falene. “Nonostante siano anni che allevo farfalle e falene, sia autoctone che tropicali, non mi definisco una esperta: ho molto da imparare e ogni giorno mi piace scoprire nuove informazioni su questi insetti”.

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Parallelamente a questo, Martina ha sviluppato ultimamente anche la passione per le chiocciole giganti, un interesse che le è nato a Entomodena, fiera dedicata a insetti e invertebrati. “È lì che mi sono state regalate le mie prime due chiocciole africane. Ho cominciato ad informarmi sempre di più, giorno per giorno, e oggi ho in allevamento tantissime specie di colorazioni differenti. Le chiocciole africane sono animali un po’ insoliti. A molti fanno schifo per via del loro aspetto, ma in realtà fanno delle espressioni buffissime e simpatiche che strappano sempre un sorriso a chi le guarda. Studiando Scienze della Formazione Primaria ho avuto modo di avvicinarmi al mondo dei bambini in diverse occasioni e con loro ho fatto diversi laboratori e esperienze.  Ho presentato loro le mie chiocciole, una a una, e si sono entusiasmati parecchio”.

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Martina Trabucchi ha una pagina Instagram intitolata “perchinongiudica”. “Il nome racchiude il mio messaggio per le altre persone: mai giudicare il prossimo.  Spesso sono stata derisa ed esclusa dai miei coetanei per via delle mie passioni. Sono e sarò la pecora nera in mezzo ad un gregge di pecore bianche, ma oggi mi occupo di allevare e riprodurre animali esotici e sono felice. Gli animali per me rappresentano tutto, sono in grado di darti molto anche senza dire niente” ha detto Martina, spiegando come solo la natura sia in grado di spiegare alcune sensazioni. “Ho avuto modo di incontrare diversi genitori con dei bambini, anche molto piccoli, per farli avvicinare a questo mondo. «Delicatezza» è un termine troppo astratto che secondo me non può essere insegnato a parole, ma sono riuscita con un gesto a farla apprendere a bambini di due anni posando alcune farfalle sulle loro manine. Sono rimasti fermi, immobili a guardare le loro ali percependo la loro leggerezza. Mi piacerebbe portare nelle scuole un’iniziativa simile, allevando piccoli insetti in  classe, che siano fasmidi, farfalle o altri piccoli animali come chiocciole. Un vero e proprio esercizio sociale per apprendere concetti cui responsabilità e cura”.
E.Ma.
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