PMI in Brianza. in aumento le iniziative per la digitalizzazione ma ancora manca una cultura della crescita e dello sviluppo

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In Brianza, la crisi energetica, il protrarsi del conflitto russo/ucraino e i problemi di approvvigionamento   hanno messo a dura prova le PMI, ma non hanno bloccato  gli investimenti destinati alla transizione tecnologica anche se sulle aspettative future pesa  la scarsità di competenze. Nello specifico solo il 15% delle piccole e medie imprese ritiene di non essere in grado di fronteggiare il rincaro dell'energia adottando azioni idonee e solamente il 10% non ha potuto affrontare le difficoltà di fornitura. La buona notizia è che il 35% delle nostre aziende ha incrementato gli investimenti nel digitale rispetto al 2022 mentre un buon 30% è attualmente concentrato a ripensare, ridisegnare tutti i processi aziendali avvalendosi dei moduli di automazione delle moderne piattaforme tecnologiche. Nonostante ciò  ci sono ancora imprese che non si impegnano a sviluppare e potenziare competenze, abilità  digitali e sono ancora poche quelle che puntano a integrare nell'organico profili professionali con specifiche competenze riferibili alla tecnologia ed alla digitalizzazione. L'analisi del grado di maturità digitale delle PMI sulla base del loro accostamento alla trasformazione digitale, della fase di trasformazione digitale dei processi e del livello di collaborazione con operatori esterni ha consentito di individuare diversi profili: oltre il 50% ha un approccio esitante nei confronti della digitalizzazione; il 15% non ha una visione globale del fenomeno e nemmeno una strategia a medio-lungo termine. Parallelamente ci sono aziende che procedono con tenacia in questa direzione (oltre il 35%) e altre che sono oramai nella fase più avanzata. Tra le filiere più interessate da questa evoluzione ci sono le pmi di  meccanica e  meccatronica,  dei veicoli a motore su gomma e di Architettura, Ingegneria e Costruzioni. Una grande disomogeneità che aiuta a capire il diverso grado di maturità digitale raggiunto. Infatti oltre il 30% delle nostre PMi ancora oggi non riconosce alla digitalizzazione una funzione centrale nell'ambito del loro settore economico. Nell'ambito della cultura digitale la strada da percorrere è ancora lunga visto che molte PMI tuttora non promuovono attività in azienda per sviluppare le competenze digitali. Solo il 15% circa delle imprese è attiva nella formazione ai propri dipendenti nelle materie riferibili alla tecnologia dell'informazione e  sono ancora pochi gli specialisti ICT attivi in azienda. L'analisi riferibile alla digitalizzazione dei processi evidenzia come le aziende utilizzino ancora strumenti non certo all'avanguardia. Nello specifico, il sistema CRM (Customer Relationship Management), utile per automatizzare e integrare i dati dei clienti e le attività a loro rivolte, dalle vendite al marketing , dall'assistenza all'e-commerce, è  introdotto da meno  della metà delle aziende .  Inoltre il 45% delle PMI ha implementato  un software ERP (Enterprise Resource Planning) che integra tutti i processi aziendali e tutte le funzioni aziendali rilevanti (come per esempio vendite, acquisti, gestione magazzino, finanza o contabilità) ma resta elevato il numero di quelle che ad oggi non sono interessate a questa evoluzione. 
Francesco Megna Referente Commerciale in Banca
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