C’è chi vuol salvare il mondo

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C’è chi vuol salvare il mondo – e magari pensa di riuscirci nel suo piccolo – e chi semplicemente vuole fare informazione. Il più possibile imparziale e corretta. I primi condannano senza processo, basta la parola; i secondi sentono tutte le campane prima di esprimere una pur discutibile valutazione caso per caso.

La vicenda del medico del Pronto soccorso è illuminante in questo senso: una paziente denuncia molestie; uno stimato medico in servizio da quarant’anni viene sospeso senza neanche essere ascoltato.

E i salvatori del mondo, sia pure nel loro piccolo, pensano di aver fatto oltre a uno scoop anche Giustizia con la G maiuscola.

Sostenuti in ciò da un Direttore generale la cui azione sul Mandic non ha bisogno di ulteriori commenti e da associazioni femminili che scendono in campo a prescindere.

Una lettrice acuta ha posto una domanda a queste signore: ma se il medico fosse stato vostro marito, vostro fratello o vostro figlio vi sareste comportate così o avreste preteso almeno un confronto?

Ecco, secondo me chi vuole fare solo informazione pretende un confronto. Perché se una tesi del genere dovesse passare ogni medico ospedaliero o di famiglia, ogni collega di lavoro, ogni vicino di casa potrebbe finire ai ceppi. Un po’ come a parti inverse le streghe del medioevo: bastava una denuncia anonima per finire prima nelle segrete e poi una volta torturata e strappata la falsa confessione, sul rogo.

Se è così che si vuole salvare il mondo beh, io personalmente non voglio essere salvato.
Alberico Chicco Fumagalli
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